Eurolega 2023/24, i 5 candidati MVP dopo 10 round

Andiamo ad analizzare quali sono i 5 giocatori che grazie alle proprie prestazioni possono ambire a diventare MVP della stagione regolare

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Andiamo ad analizzare quali sono i 5 giocatori che grazie alle proprie prestazioni possono ambire a diventare MVP della stagione regolare

Top 5 MVP Primi 10 Round

5) Konstantinos Mitoglou (Panathinaikos)

Partiamo dal giocatore che maggiormente ha influenzato il miglioramento nelle prestazioni del Panathinaikos in questo avvio di stagione. Mitoglou è arrivato in punta di piedi alla corte di Ataman visti gli altri nomi ben più altisonanti del mercato estivo messo in atto dai greens. Il suo esordio stagionale, avvenuto nel Round 4 contro il Maccabi (11 punti) , è stato solo il preludio ad una serie di prestazioni da vero trascinatore. Da quella serata Dinos ha garantito ottime prestazioni riuscendo a trascinare la squadra di Atene a 5 vittorie nelle ultime 6 sfide. In questo intervallo di tempo, il lungo greco ha siglato tre prestazioni sopra i 20 punti contro Baskonia, Alba e Virtus raggiungendo 2 volte un season high di 24. Ciò che sorprende maggiormente del suo gioco non è la media punti (17.3 a partita), ma l'efficacia e la varietà dei suoi tiri.
Riesce, infatti, ad essere pericoloso sia dal perimetro, da dove tira col 50%, sia da 2 dove risulta ancora più efficace (69%) grazie ad un arsenale offensivo che gli permette di variare nelle soluzioni alternando a conclusioni dal perimetro, tiri dalla media, tagli in back door e schiacciate. È probabilmente il giocatore più paragonabile a Sasha Vezenkov come stile di gioco e se a questo aggiungiamo la capacità di andare a rimbalzo (6 a serata) si ha un quadro complessivo del perché questo giocatore sia in questa classifica. A confermarne il valore sono le parole del suo allenatore Ataman che lo ha definito il miglior 4 dell'intera Eurolega dopo la vittoria contro la Virtus. Non è più avanti in questa nostra classifica solo perché ha giocato meno degli altri e perché il Pana non ha ancora un record tale da supportare la sua candidatura

4) Nicolas Laprovittola (Barcellona)

Quello che doveva essere un anno di assestamento vista la partenza di Jasikevicius e Mirotic si è presto trasformato in una conferma delle ambizioni blaugrana in territorio europeo grazie ad un attuale secondo posto in classifica meritato. Con l'arrivo di Grimau è stata spezzata l'aria di disciplina e rigore che imponeva la mentalità di Sarunas e a Barcellona si è dato spazio all'estro e alla creatività. Chi meglio di Laprovittola incarna questo spirito? 
Il giocatore argentino è alla sua migliore stagione realizzativa con 12.9 punti di media ai quali aggiunge 5.4 assist. Entrambi questi dati sono migliori rispetto alla media in carriera dell'argentino. Migliorarsi per un trentatreenne non è cosa né facile né scontata.
Questo giocatore è l'emblema del basket che si gioca ora in Catalogna e il suo talento trae vantaggio da un sistema più creativo e simile al suo modo di concepire la palla a spicchi. Ora non esiste in squadra un solo accentratore come ai tempi di Mirotic, ma piuttosto un arsenale vario con più bocche di fuoco pronte ad essere innescate in base alle necessità di serata. Quando poi il pallone pesa si sa che Nicolas è un opzione più che valida per le conclusioni in crunch time e contando che le sue percentuali da 2 sono ad un massimo storico (67%) e quelle da 3 sono altrettanto valide (40%) non esiste motivo per il quale questo ragazzo non meriti di essere considerato tra i 5 candidati per l'MVP visto che è il motore di un nuovo progetto che sta già ottenendo risultati

3) Mike James (Monaco)

Mai come quest'anno il numero 55 della Roca si meriterebbe questo premio. Mike non solo è il migliore realizzatore dell'intera competizione con 18.3 punti a partita, non solo tira con il 43% da 3 in stagione, ma è anche l'unico a tenere a galla una squadra che senza di lui sarebbe da considerare da mezza classifica se non peggio.  Mike sta facendo tutto il possibile per mantenere a galla i suoi. Troppo spesso è stato criticato per non essere abbastanza leader ed ora ,invece, sta dimostrando di poter essere in grado di prendere tutta la squadra sulle sue spalle e giocare sopra ai problemi di un gruppo che se riuscisse ad aiutarlo sarebbe probabilmente a giocarsela lassù con Real e Barcellona. Questo è il miglior Mike James che abbiate visto in carriera e a dimostrarlo c'è l'ultima partita a Vitoria dove ha sfornato una prestazione da 28 punti in uno dei campi più difficili da espugnare in tutto il torneo, il tutto in una serata dove i suoi compagni l'hanno abbandonato senza dargli supporto. 
L'avete visto sbuffare per questo? No. L'avete visto frustrato? No. Mike è rimasto sul pezzo, come era già successo nei finali con la Stella Rossa o con l'Olimpia. L'americano sta dimostrando di aver alzato l'asticella della maturità perché la cosa più facile sarebbe stata sprofondare nell'emotività dopo il 0-2 della sconfitta rovinosa con la Virtus o dopo il -30 dopo tre quarti contro il Real, forse in passato lo avrebbe fatto, ma non quest'anno perché questa volta sa che se la squadra inizia a supportarlo, il Monaco diventa la terza sfidante al titolo. Se ciò accadrà le sue quotazioni per il premio MVP potrebbero salire ulteriormente.

2) Toko Shengelia (Virtus Bologna)

La Virtus doveva essere in piena ricostruzione visto un budget limitato e l'arrivo di un nuovo allenatore con l'addio di Scariolo e l'arrivo di Banchi. Invece, grazie alle idee di gioco del coach della Lettonia l'ambiente Virtus ha trovato entusiasmo ed un giocatore in formato MVP in Shengelia. Il georgiano non solo ha migliorato tutte le statistiche personali in carriera diventando il migliore della competizione per Performance Index (22,6), ma è riuscito ad essere nominato giocatore del mese in ottobre elevandosi a primo violino di una squadra che è passata dalla stagione anonima dell'anno scorso all'entusiasmo per un terzo posto in Eurolega che nemmeno i più ottimisti a Bologna avrebbero creduto possibile a inizio stagione. 
16,9 punti 6 rimbalzi e 4,2 assist sono medie da giocatore globale che riesce ad essere determinante in tutte le aree del campo. Anche l'arsenale offensivo è devastante grazie alla sua capacità di segnare dal post, in penetrazione o dall'arco alle quali si aggiunge anche la capacità nel servire i compagni nel caso si presenti un opportunità migliore per la squadra. Se la Virtus continuerà con gli ottimi risultati di squadra Toko rimarrà di diritto uno dei candidati per questo premio.

1) Facundo Campazzo (Real Madrid)

Solo un giocatore in grado di migliorare una squadra già vincente rendendola attualmente imbattibile può meritare il titolo di MVP più di Toko Shengelia ed è ciò che è riuscito a fare Facundo Campazzo tornando nella tana dei campioni d'Europa. Gli  8.3 assist a serata non mentono, Facu crea gioco per i compagni come forse nessun play ha mai fatto in Europa. Il Real è riuscito con un solo acquisto ad ingrandire la forbice che lo divide dalla rivali e questo acquisto è stato il play argentino. Probabilmente il suo successo risiede nell'essere uno dei pochi playmaker puri in un mondo cestistico devoto ormai all'utilizzo delle point guard. Campazzo preferisce l'assist al tiro e sinceramente al Real non serviva un altro realizzatore in una squadra con Musa, Llull, Deck, Tavares, Yabusele.
Serviva solo un altruista, il migliore che ci fosse sul mercato con la rapidità di pensiero di chi vive la pallacanestro in anticipo rispetto agli umani non solo in attacco, ma anche in difesa vista la capacità di rubare palla e di avviare il contropiede in maniera maestrale. Se poi proprio deve segnare lo fa e anche bene visti gli 11.7 punti a serata con il 51% da 2 e il 34% da 3, ma quella capacità è solo un accessorio. All' argentino basta avere dei giocatori di talento intorno per fare la differenza ed è questo il motivo per cui a Belgrado non raggiunse i playoff, ma qui a Madrid diventa un bug irrisolvibile per le difese avversarie. Se il Real continua a giocare così grazie alla regia di Facu, sarà difficilissimo non considerarlo il favorito per il premio di MVP stagionale

 

 

 

 

 


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