Allen Iverson: "Titolo? Non era nei piani di Dio. Lillard è un serial killer"

L'ex leggenda di Philadelphia si è aperto in un'intervista a Bleacher Report parlando del passato e delle stelle del presente

Scritto da FMB  | 
Tim Nwachukwu / Getty Images

L'ex leggenda di Philadelphia si è aperto in un'intervista a Bleacher Report parlando del passato e delle stelle del presente.

Come sta Allen Iverson?

Bene! La leggende dei Philadelphia 76ers ed Hall Of Fame non appare spesso in pubblico o in tv a fare l'opinionista di turno ma, recentemente, si è dato al business…della cannabis!
Infatti A.I è diventato partner di VIOLA, l'azienda fondata da Al Harrington per offrire opportunità sia di benessere che di emancipazione economica per i trascurati e gli emarginati.

Iverson e Harrington sono stati ospiti di Taylor Rooks di Bleacher Report la quale ha chiesto ad Iverson se gli capita di pensare al fatto che non ha mai vinto l'anello:

Non ci penso mai. Mai. Fino a quando non sento una domanda del genere. Ci sono andato vicino. Ci ho provato. Ma non è successo. Non voleva (Dio) questo per me

Tra i giocatori in attività che ricordano vagamente l'estro di "The Answer" c'è Ja Morant, proprio sul giovane talento di Memphis Iverson ha speso belle parole mettendo in allerta l'NBA:

Una volta che il suo tiro diventerà automatico, saranno problemi per tutti. Lui è già adesso un problema, ha il pacchetto completo.

Durante l'intervista Taylor Rooks, oltre Morant, ha chiesto dei commenti sulle giovani superstar della Lega, questi i giudizi di Iverson:
- Jaysom Tatum: “É nella categoria killer, concordo con Al Harrington, più leadership ma ha tutto
- Trae Young: “È un leader, non vedo alcun difetto nel suo gioco

Mentre, alla domanda sui Top 5 nella Lega, Iverson l'ha rigirata stilando la sua "Top 5 Certified Killers":

Steph Curry, Kevin Durant, James Harden, Bradley Beal, Damian Lillard…lui non è solo un killer, è un serial killer! Steph è diabolico ma Dame è brutale, passa la metà campo e spara la bomba sulla sirena, non ha paura, è irrispettoso.

Durante un'intervista del 2007 Iverson disse che non aveva intenzione di allenare giocatori che guadagnassero più di lui, la Rooks gli ripropone la domanda ma chiedendogli se gli piacerebbe allenare part-time i giovani:

Lo adorerei! Sento che posso aiutare le franchigie, conosco cose dentro la pallacanestro che molte persone forse non sanno grazie alle mie esperienze dentro e fuori dal campo. So molte cose come funzionano fuori dal campo, dentro lo spogliatoio, come relazionarsi con i compagni di squadra, come gestire le situazione quando la pala scotta. Non voglio essere l'uomo di punta ma dietro le quinte so che posso aiutare.

Qui tutta l'intervista completa

 


💬 Commenti