Round Olimpia: il gelo di San Pietroburgo si abbatte su Milano

Nulla è perduto ma l'Olimpia Milano torna da San Pietroburgo con le ossa rotte e alcuni tarli nella testa, le condizioni di Delaney in primis.

Scritto da FMB  | 

Nulla è perduto ma l'Olimpia Milano torna da San Pietroburgo con le ossa rotte e alcuni tarli nella testa, le condizioni di Delaney in primis.

Per 36 minuti è stata la partita che ci si aspettava, due squadre con due difese solide, aggressive e attacchi congestionati, proprio come all'andata ed infatti come nel match del Forum la partita è stata segnata in volata...per sfortuna di Milano questa volta a ridere è stato lo Zenit.

In questo momento i russi hanno un Kevin Pangos formato MVP dell'Eurolega da 16 punti di cui 10 nel 4° periodo comprese le 2 triple per ammazzare la partita, il tutto condito da 10 assist. Milano non ha avuto una singola contromisura contro il canadese e questa volta la banda di Messina non è riuscita a dare il proverbiale "colpo di reni". Lo Zenit ha somministrato all'Olimpia la medicina che lei stessa ha somministrato a tante squadre: fiammate offensive dei singoli nei momenti chiave e dietro un muro contro il quale gli avversari si schiantano. L'Olimpia negli ultimi 3'30" di partita ha faticato ad eseguire offensivamente senza trovare soluzioni comode e quando le ha trovate le ha fallite, c'è stato il fuoco d'artificio di Punter (3+1) ma appunto...un fuoco d'artificio. 

A tutto questo aggiungiamoci 3000 persone alla Sibur Arena, prima volta che Milano quest'anno giocava col pubblico e numeroso, un arbitraggio un po' "distratto" per non aggiungere altro, le assenze pesanti sotto canestro (Gudaitis ieri non lo ha tenuto nessuno) ed il KO è stato servito. Malgrado tutto però la squadra ha dimostrato di esserci...a parte un giocatore.

Delaney, punto di non ritorno

LeDay e Brooks si riuniranno in settimana, Evans ha avuto luce verde, Micov sta recuperando bene di nuovo, ma Delaney è IL problema. Se il tuo PG titolare gioca su una gamba non vai lontano in Europa. A Delaney va riconosciuto l'impegno e la dedizione che mette in difesa visto che davanti non può fare nulla se non tirare da fermo, però giocare su una gamba a questi livelli diventa una zavorra. 

Che fare? Lo fai operare e tanti cari saluti alla prossima stagione con Rodriguez-Moraschini e Hines in regia per tutto il proseguo della stagione? NO. Lo metti fuori 2/3 settimane sottoponendolo a trattamenti? Fossimo a novembre ancora ancora ma siamo nel rush finale quindi non è una decisione semplice. Un'idea potrebbe essere quella di non farlo più giocare in campionato, quindi evitare di sovraccaricare il ginocchio, e poi gestirlo in Eurolega. Andare sul mercato in extremis è un rischio perché chi ci sarebbe libero?

Questa è in assoluto la peggior grana che Messina potesse avere soprattutto perché non è facile da gestire e arriva nel momento sbagliato.

COMMENTO

Giovedì si torna in campo e per l'Olimpia arriva il match perfetto per questo momento, il desolamte Khimki Mosca! I russi sono in sciopero contro la società, gente che si è stufata (Timma), gente che se ne è andata (Jovic) e Shved che può dedicarsi al suo sport preferito: tiro al piccione. I gialloblu di Mosca non vincono da 16 partite consecutive, per Milano è l'occasione di poter giocare più serenamente, poter lanciare e testare Jeremy Evans e magari tenere fuori Malcolm Delaney dando minuti a Moraschini o, perché no, a Davide Moretti visto il livello degli avversari.

Come scritto nel Round Olimpia precedente questa gara non decide nulla ma è come quel colpo di freddo che ti colpisce nel cuore della notte e non hai le coperte a portata di mano: sconfitti, sotto nell scontro diretto in una classifica cortissima col tuo PG zoppo. Il tutto con 9 partite da giocare di cui 4 in casa contro Khimki, Fenerbahce, Barcellona ed Efes all'ultima.

È arrivato quel momento in cui coach Messina ha bisogno di sfruttare tutta la rotazione a disposizione specie in campionato: Biligha, Cinciarini, Moretti, Moraschini tutti più responsabilizzati per consentire ai vari LeDay, Hines, Delaney, Micov, Sheilds di preservarsi per il rush finale di Eurolega. Milano oggi rimane la 2^ o 3^ forza della stagione europea ma biosgna concretizzare questo status e per farlo deve essere al meglio perché ogni minimo errore può essere paghato caro.

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