Kyle Kuzma, LA risposta Lakers a Sweet Lou Williams

Kyle Kuzma sta dimostrando in queste partite quanto sia importate per i Lakers, soprattutto nella sfida a distanza con i cugini oggi i migliori dalla panchina.

Scritto da FMB  | 

Siamo solo ad inizio stagione ma i Los Angeles Lakers stanno già facendo vedere ottime cose, sono 9-2, il duo LeBron James-Anthony Davis sta girando molto bene e la squadra mostra buoni segnali in difesa, la strada è ancora lunga perché le lacune ci sono e molto dipenderà da Kyle Kuzma (24 anni).

Quando il 6 luglio 2019 Kawhi Leonard fece sapere al mondoc he avrebbe vestito l'uniforme dei Los Angeles Clippers sull'altra sponda ci fu una crisi isterica, i tifosi giallo-viola (come da prassi) cominciarono con i soliti piagnistei di come la squadra fosse mal assortita e di come senza l'ex Raptors non avrebbero potuto competere perché mancava la proverbiale "terza testa dell'Hydra", in tutto questo si stavano dimenticando di quel Kyle Kuzma tanto difeso con i denti durante la Dead-Line 2019 ma poi finito nel dimenticatoio.

Kuzma è LA chiave di tutta la stagione Giallo-Viola.

La sfortuna ha voluto che l'ex prodotto di Utah saltasse Training-Camp, Pre-Season e le prime 4 partite di Regular-Season per l'infortunio alla caviglia rimediato durante la seconda esibizione asutraliana di Team USA prima dei Mondiali, dopo un avvio stentato ha iniziato ad ingranare e nelle ultime 3 spartite, specialmente le ultime 2, ha mandato un forte messaggio facendo capire perché lui più Davis o è il giocatore chiave di questa annata giallo-viola.
A Phoenix, uscendo dalla panchina, dicasi 23 punti (9/16 dal campo) in 25' comprese le due triple consecutive nel finale concitato per risolvere la parita memtre stanotte conto i Warriors, partendo titolare per l'assenza di Davis, ha chiuso con 22 punti (7/12 dal campo) in 30'. Dicasi 13,7 punti in 23' di utilizzo.

Offensivamente Kuzma è un giocatore completo, raggio e sicurezza di tiro in qualunque zona del campo, verticalità, dinamismo nell'attaccare il ferro con anche un notevole tocco, molto dipenderà da come coach Vogel vorrà amministrare la Second Unit specialmente in regia.

Con Rajon Rondo (33 anni) in fase di rodaggio in quintetto i Lakers usano Avery Bradley (28 anni) come PG cammuffato perché di fatto lo fa James, nella secondaria si alternano Quinn Cook (26 anni) ed Alex Caruso (25 anni) due che prediligono più il tiro che l'assist.

Il tema del regista ai Lakers è un argomento delicato ed enigamtico, Rondo partirà dalla Panchina per mantenere l'equilibrio attuale? Fosse così per Kuzma sarebbe un ottimo vantaggio visto le doti di assist.man dell'ex Celtics.

Ad oggi la Western Conference è un affare tra gli Houston Rockets e le due di L.A con i Clippers che a breve potranno giocare con la squadra al completo, proprio i Clips sono avvantaggiati sulle altre due grazie ad un fattore su tutti: la panchina!
Il lusso di poter avere Lou Williams (33 anni, 22.2 punti) e Montrezl Harrell (25 anni, 18.4 punti e 7.3 rimbalzi) in uscita dalla panchina in tutta la Lega ce l'ha solo Doc Rivers (oltre ai preziosi contributi di McGruder e Green), sistematicamente quei due spaccano la partita o ti girano l'inerzia, "Sweet Lou" inoltre gioca anche i momenti caldi e spesso e volentieri è lui il "Closer" per vincerla il chè è un dramma se in campo ci sono anche Kawhi & PG13, Rockets e Lakers questo asso nella manica ancora oggi non ce l'hanno.

I texani contano sempre su Eric Gordon (oggi infortunato) ma nel reparto lunghi sono carenti in quanto non c'è più Kenneth Faried, i Lakers invece anche con un briciolo di fortuna (infortunio di Cousins) si sono trovati un Dwight Howard (33 anni) in gran spolvero e proprio in Kuz sperano di avere la risposta a Lou Williams.
L'Opening dice tutto e niente allo stesso tempo ma ha fatto capire quale è oggi la vera differenza tra Clippers e Lakers, le stelle si equivalgono ma è dalla panchina che i cugini meno blasonati possono fare male e proprio con Lou Williams e stato il carnefice della prima sfida con 21 punti in 37'.

Non è il segreto di Pulcinella, la stagione dei Lakers prenderà una netta piega alla Dead-Line 2020 perché serve come il pane Andre Iguodala (35 anni) oggi parcheggiato ai Grizzlies che di Buyout non ne vogliono sentire, il problema per la compagine di coach Frank Vogel è che Iggy sarà conteso anche dai Rockets quindi sarà una vera e propria corsa all'oro dove la miglior offerente se lo aggiudicherà. Iguodala serve per la difesa, per l'esperienza e perché puà garantire un valido cambio a LeBron, una delle lacune dei giallo-viola è l'alto minutaggio delle sue due stelle.

I Lakers non devono farsi ingolosire e mettere Kuzma sul piatto perché è vero che Iguodala può garantire un pacchetto più compelto ed equilibrato ma: fisicamente si porta dietro diversi acciacchi, non ha più lil dinamismo di anni fa, offensivamente non ha un vasto arsenale/pericolosità a 360° e quello che oggi ai Lakers manca sono i punti dalla panchina ed uno che possa essere un vero 3° violino offensivo quando la posta in plaio sarà alta e bisognerà schierare le armi pesanti.

Usando un paragone col Wrestling quello tra Lakers e Clippers è un "4 Men Tag-team Match", James/Davis - Leonard/George iniziano ma poi il contributo chiave arriverà da Kuzma/Howard - Williams/Harrell, mai come quest'anno le panchine decideranno la stagione.

Con Houston alla porta pronta ad approfittare.

 


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