Mirotic-Partizan, la verità di Zoran Savic sul rifiuto del giocatore

Il GM della compagine campione ABA in carica ha raccontato tutta la storia della trattativa poi sfumata con il montenegrino

Scritto da FMB  | 

Il GM della compagine campione ABA in carica ha raccontato tutta la storia della trattativa poi sfumata con il montenegrino.

Il futuro di Nikola Mirotic, ovvero la telenovela che ha accompagnato il mercato Eurolega, potrebbe chiudersi in settimana intanto dal Belgrado ha parlato il GM del Partizan Belgrado Zoran Savic.

I serbi campioni ABA in carica sono stati i grandi beffati vista la decisione dello stesso giocatore di non aggregarsi dopo settiomane di “accordo certo”, tramite il portale Mozzart (che è anche main sponsor della squadra) Savic ha voluto raccontare tutta la storia partendo dal primo contatto: "Il primo contatto lo abbiamo avuto prima delle Final Four di Kaunas, sapevo che il Barcellona voleva interrompere il contratto. Nessuno si è mosso prima di noi in Europa - aggiunge - Ci facciamo avanti anche con il suo agente, Igor Crespo. I colloqui sono proseguiti per tutto il mese di giugno, quando la risoluzione con il Barcellona era ancora lontana. Quindi emergono le voci: Olympiacos, Olimpia Milano, nessuno parlava di noi. E questo per lui è stato un segnale di grande serietà da parte nostra".

Mirotic-Partizan, la trattativa ed il contratto

Dopo i primi contatti con il giocatore Savic racconta la fase calda, la trattativa: "Trattiamo con calma. Poi, un giorno, davanti a me, a Obradovic e al presidente lui rompe gli indugi “Ho deciso, vengo da voi, e di questo informerò gli altri club”. Quando la notizia è uscita, sono iniziate le pressioni".

Il contratto: "Un triennale con clausola d’uscita al primo anno. Poteva facilmente risolversi se lo avesse voluto. Quello che gli abbiamo promesso è stato garantito. E ha avuto modo anche di confrontarsi con Kevin Punter. Lui ha fatto subito capire che voleva dare l’assalto all’EuroLeague. Ha lasciato il numero 33 a Andjusic per giocare con il 3. Era al centro di un grande progetto, sarebbe diventato l’idolo del 25% dei serbi. L’unica cosa su cui non potevamo competere con altri club era l’ingaggio".

Mirotic-Partizan, la trattativa naufragata

Sembrava tutto fatto ma poi tutto è naufragato: "Sono iniziate forti pressioni, ma tutti noi dobbiamo affrontarle. Io, Zeljko… alla fine abbiamo dato un’immagine negativa, come se uno che non ha mai giocato in Serbia non possa scegliere tra Partizan e Stella Rossa. Personalmente, mi ha infastidito quella frase sulle divisioni - aggiunge - Le divisioni sono sempre esistite, lui non può dividerne nessuna. Le divisioni nello sport non sono una novità. Ognuno tifa per la propria squadra, le persone sono sempre divise per appartenenza di tifo. Non è qualcosa di specifico della Serbia. Con noi, scherzando, aveva fatto riferimento alle esperienze con Real Madrid e Barcellona, però poi avete visto tutti cosa è successo alla fine. Non avrebbe diviso nulla qui".

Mirotic-Partizan, l'amarezza di Savic

Il GM dei bianconeri ha poi espresso la sua amarezza per un colpo di mercato che avrebbe radicalmente cambiato le ambizioni europpe del Partizan: "Mi dispiace solo che tutto sia stato presentato come una questione di vita o morte. Non è normale. Questo non è vita o morte, questo è sport e dovrebbe rimanere entro i limiti dello sport. Non si dovrebbe parlare del primo ministro che tifa per qualcuno, che altri ottengono più soldi dallo stato… I giocatori dovrebbero uscire sul parquet e mostrare chi è il migliore. Questa è l’unica misura. Ripeto, è stata una brutta immagine".

 


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