NBA, i 10 punti del mese di febbraio (2023)

Colpi di scena, All Star Weekend e altri record frantumati. Andiamo a vedere quel che è successo a febbraio in NBA.

Scritto da Giovanni Marino  | 

Colpi di scena, All Star Weekend e altri record frantumati. Andiamo a vedere quel che è successo a febbraio in NBA.

I 10 PUNTI DEL MESE (GENNAIO)

1) LBJ diventa il miglior realizzatore NBA.  

King James lo ha fatto.
Nella notte tra martedì 7 e mercoledì 8 febbraio, King James è diventato il miglior marcatore di tutti i tempi della National Basketball Association, superando i 38.387 punti totali realizzati in carriera da Kareem Abdul-Jabbar. Il punto decisivo è giunto a 10.9 secondi dalla fine del terzo quarto nella partita dei Los Angeles Lakers contro gli Oklahoma City Thunder, quando James ha realizzato un jumper in step-back per il suo punto numero 36 della serata. Il 38.888° della sua carriera. Il 38enne LeBron ha raggiunto questo traguardo nella sua ventesima stagione in NBA. Il record di Abdul-Jabbar è rimasto imbattuto per quasi 40 anni, avendo raggiunto il precedente primato il 5 aprile 1984, nove mesi prima della nascita di James. Il cestista di Akron ha concluso con 38 punti, sette rimbalzi, tre assist e tre palle rubate nella sconfitta per 133-130 dei Lakers, aggiornando il totale di punti realizzati in carriera a 38.390.
La partita, al superamento del record, è stata brevemente interrotta per celebrare il giocatore nativo di Akron.

2) DAME Lillard dice 71

E dopo Donovan Mitchell, anche Damian Lillard tocca quota 71 punti, riprendendo così il giocatore dei Cavs nel firmare la miglior prestazione singola individuale della stagione. Contro gli Houston Rockets la PG dei Blazers si è regalata il suo massimo in carriera con una prestazione da 22/38 al tiro (con 13/22 da tre punti), un perfetto 14/14 dalla lunetta e anche 6 assist e 6 rimbalzi, trascinando i suoi alla vittoria per 131-114. Lillard, fresco vincitore del three point contest all’All-Star Weekend di Salt Lake City diventa così solo l'ottavo giocatore nella storia della NBA a segnare 70 o più punti e l'unico a far registrare almeno 60 punti e 10 triple in una gara (e lui ci è riuscito due volte, non una). Solo Kobe Bryant (6) e Wilt Chamberlain (32) hanno segnato almeno 60 punti più volte di Lillard (5).

3) De’Aaron Fox formato MVP

Se il premio MVP venisse assegnato durante il mese di febbraio, quest’anno lo avrebbe ricevuto sicuramente lui, De’Aaron Fox, dei Sacramento Kings.
Il giocatore che indossa la maglia grigio-viola ha dominato i parquet NBA in tutti i sensi: nel mese di febbraio l’ex Kentucky ha girato a 32 punti di media a partita, 7 assist e 4 rimbalzi. 
Sacramento è saldamente al terzo posto della Western Conference, dietro solo a Denver e Memphis. Il merito è di tutti, da coach Brown a Sabonis fino all'ultimo giocatore del roster, ma De'Aaron Fox, già consacrato All-Star a Salt Lake City, a febbraio ha alzato ulteriormente il livello del suo gioco. Come testimoniano le statistiche citate in precedenza.

4) Il periodo no di Miami

Per tutta la stagione, molti hanno aspettato che i Miami Heat accendessero i motori e iniziassero a somigliare di più al loro gruppo che ha conquistato la testa di serie dell'Est e ha raggiunto Gara 7 delle finali della conference la scorsa stagione. Ma ad oggi la squadra di Suoth Bay sembra non avere ancora ingranato dato che per tutta la stagione sono stati sempre discontinui, non affermandosi mai. Nel mese di febbraio i ragazzi di Coach Spolestra sono riusciti a vincere solamente 4 partite delle 10 giocate, e questo purtroppo fa solo sperare per un posto ai play-in.

5) Julius Randle e Jalen Brunson

Le due stelle di NYC stanno vivendo un periodo di forma straordinario. 
Randle, che in quest’ultimo mese ha giocato per la seconda volta l’All Star Game, e Jalen Brunson, quest’ultimo alla prima chiamata per la partita delle stelle, si sono messi i New York Knicks in spalla e li stanno portando nelle zone alte della classifica.
Il primo, Julius Randle, nel mese di febbraio è riuscito a mantenere una media di 28 punti, 9 rimbalzi e 4.4 assists a partita, il secondo invece 27 punti, 4 rimbalzi e 6 assist a partita.
Ora non resta che migliorare il proprio percorso ai playoff, che ricordiamo l’anno scorso è finito alla prima serie. 

6) Mac McClung vince lo Slam Dunk Contest

La storia più bella non poteva non essere che la sua. Mac McClung ha infatti vinto la gara delle schiacciate anche se alto 1,88 m. 
È riuscito a vincere andando a siglare 999 punti su 1000, una prestazione sbalorditiva. 
Ora il giovane è stato firmato dai 76ers con un two-way contract, vedremo se farà il suo debutto stagionale nelle prossime partite.

7) Disastro Ja Morant

In termini cestistici non possiamo lamentarci, lo sottolineano anche le statistiche del giovane: nel solo febbraio è riuscito a mantenere una media di 27 punti, 7 rimbalzi e 8 assist a partita.
Al di fuori dei parquet NBA invece, il prodotto di Murray State si è reso protagonista di azioni che hanno fatto parlare di sé per giorni e giorni…
Ora la star dei Grizzlies è sospesa e resterà fuori per minimo due partite, dopo essere stato accusato di aver puntato una pistola a un ragazzo di 17 anni. La sua intelligenza poi ha deciso di sorprenderci un’altra volta andando a mostrare un’arma durante una delle sue dirette Instagram.
Insomma il giovane sta rischiando grosso, speriamo soltanto che non ne combini delle altre.

8) La striscia di vittorie dei Bucks

La squadra del Wisconsin continua ad affermarsi come una delle potenze di questa lega. 
Nel mese di Febbraio la franchigia allenata da Coach Budenholzer è riuscita a continuare la propria striscia di vittorie, arrivando ad avere un record di 10 partite vinte su 10 giocate, il che gli ha portati ad avere una striscia di vittorie lunga 16 partite.
Ovviamente il giocatore chiave che ha portato a questo traguardo è stato “The Greek Freak”, Giannis Antetokounmpo. Nel mese di febbraio ha registrato 29 punti, 11 rimbalzi e 6 assist di media a partita.

9) NBA Trade Dead-Line. 

Il 9 febbraio è stato il giorno decisivo, il mercato si è chiuso. Tanti gli scambi fatti, ma i più importanti sappiamo bene quali sono stati.
La prima trade che ha fatto scalpore all’interno della lega è stato il trasferimento di Kyrie Irving a Dallas, alla corte di Luka Doncic; Poi quella più importante di tutti, Kevin Durant ai Suns. Una NBA trade Dead-Line degna di essere chiamata tale, speriamo di vederne altre così.

10) Nikola Jokic.

Jokic diventa il primo giocatore nella storia dei Nuggets a vincere il premio in due mesi consecutivi. Il back-to-back Kia Most Valuable Player della NBA ha registrato 22.6 punti di media, 14.2 rimbalzi e 10.2 assist a partita, tirando con il 64% dal campo e il 50% da tre in 11 partite nel mese di febbraio. Ha contribuito a portare i Nuggets a un record di 9-2 e attualmente siedono in cima alla Western Conference con un record di 44-19. Jokić, 28 anni, ha registrato otto triple-doppie a febbraio, che lo hanno portato ad essere uno dei pochi giocatori ad averne più di 100.


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