Eurolega 2020/21 (R12): Baskonia corsaro ad Istanbul, Jasi vince a Kaunas. Ok Bayern e Real!

Venerdì del 12° round di Eurolega che si apre con la vittoria, netta e a sorpresa del Baskonia sull'Efes. Ritorno a casa vincente per il Barça di Jasikeviciusa Kaunas. Trinchieri butta fuori anche Kurtinaitis. Il Real ferma l'Asvel di rimonta.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Alius Koroliovas / Getty Images

Venerdì del 12° round di Eurolega che si apre con la vittoria, netta e a sorpresa del Baskonia sull'Efes. Ritorno a casa vincente per il Barça di Jasikeviciusa Kaunas. Trinchieri butta fuori anche Kurtinaitis. Il Real ferma l'Asvel di rimonta.

ROUND #12
(4/12/2020)

Super Polonara e Peters col dente avvelenato
Quarta vittoria consecutiva, escludendo il recupero contro lo Zenit, del Baskonia di coach Dusko Ivanovic. Totamente annullato l'Efes di Ataman, per una vittoria a Istanbul (59-77) che per i baschi non arrivava dal Dicembre 2017. I padroni di casa, che sono potenzialmente il migliore attacco del campionato, si fermano a soli 59 punti. Nessuno in doppia cifra e nessuno da salvare, Shane Larkin compreso, tenuto a bada dalla difesa basca, lui come gli altri giocatori chiave dei turchi. D'altra parte il Baskonia rispolvera il Polonara di inizio stagione, ma a far più male è stato l'ex della partita, Alec Peters. Uno dei pochi a lasciare Istanbul in estate, sta trovando sempre più costanza nelle sue prestazioni, con quella di stasera da 18 punti e 7 rimbalzi a dimostrarlo.

Quando arriverà la partita, sicuramente proverò molte emozioni

Così coach Saras Jasikevicius prima della gara tra il suo Barcellona e quello che è stato la sua vita negli ultimi 7 anni, lo Zalgiris Kaunas, tra l'ultimo da giocatore, passando dai 2 come vice, fino ai 4 chiusi l'anno scorso arrivando in estate a Barcellona, proprio la squadra in cui giocò prima di andare in Lituania. La gara non ha mai avuto un padrone diverso dai blaugrana. Schiller ha comunque tentato di metter paura al suo predecessore nel primo tempo, chiudendo sotto di 6. Rientro dagli spogliatoi con la solita reazione (e parziale) di carattere del Barça. Macchia sulla prestazione catalana le 24 palle perse. D'altra parte i lituani, migliori tiratori da 3 dell'intera lega, non possono sperare di vincerla con un imbarazzante 2/18 da dietro l'arco. Arriva così la sesta sconfitta in fila. Per i biancoverdi l'unico a spiccare è Rokas Jokubaitis che eguaglia il massimo in carriera (15 punti) messo a segno contro Milano, quasi a voler dar da pensare al suo ex coach, che gli dava spazio solo in campionato. L'altro ex della partita, Brandon Davies, domina come mai fatto in questa stagione e si prende il titolo di Mvp, mentre continuano le solide prestazioni entrando dalla panchina di Kyle Kuric

Dopo 40 minuti di apnea, si torna a Trincare

Potrebbe essere una delle ultime partite di Rimas Kurtinaitis sulla panchina del Khimki, viste le indiscrezioni settimanale. I russi continuano ad occupare il fondo della classifica con sole 2 vittorie e 9 sconfitte. Ultima di queste quella contro il Bayern di Trinchieri, che al contrario è in pianta stabile nei piani alti della classifica. Inizio di partita che divide i due parziali tra il primo Khimki e il secondo di rimonta per il Bayern. 3o quarto che si chiude a pari 64, ma sono gli ultimi a possessi a deciderla, in cui i padroni del gioco sono i bavaresi. Troppi canestri della vittoria mancati da parte del Khimki, tanta difesa e il solito glaciale Vlado Lucic portano il Bayern alla vittoria per 80-77. Protagonisti un sempre più continuo Zipser e Wade Baldwin che si ferma solo per falli nei minuti cruciali. Il Khimki non può continuare a giocare intorno a 2 giocatori, quindi perdendo sempre di squadra. Questa volta Shved sfiora anche la tripla doppia, mentre Monroe fa una gran prova da ex, così come da notare il rientro di Stevan Jovic dopo 2 mesi out, anche lui ex della sfida.

Al Real basta il barbiere per ritrovare un super Sergio Llull

6 vittorie nelle ultime 7. Non fosse stato per il buzzer beater di Mike James a Mosca, si potrebbe parlare di un Real slanciato anche senza Campazzo. L'avversario è ben più modesto, ma i blancos riescono a rimontare nonostante percentuali surreali al tiro da 3 da parte dell'Asvel. 75% di squadra fino al 3° quarto, a confermare le doti balistiche dei ragazzi di coach Parker mostrate contro Barça e Panathinaikos. Proprio un triplista madrileno è il protagonista della rimonta Real. Uno sbarbato e ringiovanito Sergio Llull mette a segno 19 punti di cui 15 arrivati con i tiri da fuori. Altro leader, e da questi 2 deve ripartire Laso per il post Campazzo, è Edy Tavares. 19 punti, 6 rimbalzi e 4 stoppate per il centro capoverdiano costante presenza sotto canestro.


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