Eurolega 2024-25: Dove ci eravamo lasciati?
L' Eurolega torna domani sera dopo la pausa coppe e nazionali. Ricapitoliamo la situazione in vista degli ultimi 8 round

L' Eurolega torna domani sera dopo la pausa riservate alle coppe nazionali e la finestra FIBA. Ricapitoliamo la situazione in vista degli ultimi 8 round
Mancano 8 turni per completare la stagione regolare ed arriviamo a quel punto della stagione dove veramente il motto “Every Game Matters” assume valore. Ci sono squadre che lottano per la vetta della classifica, altre che vogliono staccare un pass diretto ai playoff e alcune che cercano di aggrapparsi al treno del play-in, ciò che accomuna tutte è l'importanza di questi ultimi round.
EL: Dove ci eravamo lasciati?
La vetta: Una questione tra Olympiacos e Fenerbahce
Le prime della classe sia per ciò che mostra la classifica, sia per la qualità di gioco espresso in questa stagione dalle due squadre. I biancorossi hanno riabbracciato Sasha Vezenkov (top scorer del torneo a 20.6 punti a serata) dopo la sua breve esperienza in NBA e hanno convinto Fournier (16,8 punti a serata) a tornare in Europa dopo una carriera da gregario oltreoceano. Con queste mosse i greci hanno aggiunto talento offensivo ad una difesa che si era dimostrata solidissima già lo scorso anno raggiungendo le Final Four. Gli uomini di Bartzokas possiedono il miglior record con 19 vittorie e 7 sconfitte hanno il miglior attacco sia a livello realizzativo (87.9 punti a serata) sia a livello di gioco corale (20.7 assist), inoltre, la difesa non ha subito grandi contraccolpi rispetto alla passata stagione restando in top 5 per punti concessi agli avversari.
I gialloblu dal canto loro hanno superato la burrasca degli infortuni di Wilbekin (out per la stagione) e Baldwin (out dal round 16) riuscendo a garantirsi il secondo posto in classifica con 17 vittorie e 8 sconfitte grazie soprattutto alla difesa, la terza migliore finora (soli 79.9 punti concessi a partita) mentre offensivamente ci hanno pensato Hayes Davis (17,4 punti a serata) e Guduric a tenere in piedi baracca e burattini col serbo che si è preso le responsabilità offensive lasciate vacanti dagli infortunati. Erick Mccollum si è rivelato, infine, un ottimo rinforzo a stagione in corso con 12,6 punti di media in 6 presenze. La squadra di Jasikevicius deve recuperare ancora la partita col Paris rinviata per un virus che ha colpito molti giocatori della squadra francese. In caso di vittoria i turchi saranno ad una sola partita di distanza dai greci ed avendo vinto entrambi gli scontri diretti basterebbe poi vincere una partita in più rispetto ai biancorossi nelle ultime 8 partite per chiudere al primo posto
Zona playoff: 4 pass diretti per 5 squadre?
Dal terzo al settimo posto troviamo un gruppone di squadre che hanno in comune lo stesso numero di sconfitte:10. Escluso il Paris che come spiegato pocanzi ha una partita da recuperare, troviamo Panathinaikos, Monaco, Stella Rossa e Bayern con un record di 16-10. Per i nomi in rosa e per quanto dimostrato negli ultimi anni ci sono due squadre favorite a conquistare il fattore campo tra queste e sono Panathinaikos e Monaco.
I campioni d'Europa hanno in rosa l'avversario legittimo di Vezenkov per l'MVP, Kendrick Nunn che con i suoi 20,5 punti a serata sta trascinando la sua squadra verso i playoff. I greens hanno il terzo miglior attacco, ma solo la nona difesa del torneo. Inoltre, il difficile inserimento di Lorenzo Brown all'interno del gruppo e l'involuzione offensiva di Mitoglou potrebbero creare qualche dubbio una volta iniziata la post season, ma lo spot tra le migliori 6 non dovrebbe essere in dubbio vista la profondità della rosa.
Discorso simile è quello che può essere fatto per il Monaco. Il Roca Team ha adottato la nuova filosofia del nuovo coach Spanoulis far circolare maggiormente il pallone rispetto al recente passato costellato dagli isolamenti e le due point guard Calathes (il miglior assistman della storia della competizione) e Mike James (il miglior realizzatore della stessa) sembrano aver accettato le nuove direttive di buon grado aumentando il volume di assist. Se offensivamente la squadra gira abbastanza, difensivamente non mancano problemi con i monegaschi che possiedono l'ottava difesa su diciotto squadre forse proprio a causa della mancanza di centimetri tra le guardie considerando anche la presenza di Okobo nelle rotazioni.
Dietro alle migliori 4 troviamo due sorprese. La prima è la Stella Rossa di Belgrado che trova in Bolomboy (miglior rimbalzista del torneo con 8,1 palloni raccolti a partita) ed in Petrusev (13,6 punti a partita) la chiave del proprio successo. I serbi hanno la quarta miglior difesa, 8 vittorie nelle ultime 10, ma il loro limite risiede nel focalizzare la manovra offensiva principalmente sui due lunghi, limitando l'attacco delle guardie alle soluzioni individuali di McIntyre e Canaan. L'altra sorpresa è il Bayern Monaco che a lunghi tratti era stata seconda in classifica, ma l' 1-4 nelle prime 5 partite del girone di ritorno ha limitato la rincorsa di Carsen Edwards (19,2 piunti a serata) e compagni. I tedeschi focalizzano il proprio gioco sui tiri da 3 con ben 315 triple tentate (la seconda è a quota 283). Il problema dei tedeschi risiede nella difesa, la terzultima del torneo, con ben 86,2 punti concessi. Infine, il Paris di TJ Shorts dopo essere stata la miglior squadra fino al giro di boa, ha subito la capacità di adattarsi al loro gioco degli avversari ed ora con un record di 4-5 nei round di ritorno, si ritrova a dover rincorrere per poter recuperare un pass diretto per i playoff. La stagione di TJ Shorts resta da incorniciare (18 punti, 53% da 2 e 43% da 3), ma con la quattordicesima difesa sarà difficile restare agganciati alla zona playoff diretti.
Zona Play-in: Bagarre a 6 squadre per gli ultimi 3 posti
La zona play-in è la solita tonnara che sarebbe sempre meglio evitare, ma quest'anno il livello è talmente alto che rischiano di restare inghiottite in questa zona due superpotenze storiche come Barcellona e Real Madrid. La classifica vede il Partizan, il Barcellona e l'Olimpia avvantaggiate sulle inseguitrici sul 14-12 a condividere le piazze dalla 8 alla 10. Dietro di loro si trova il Real Madrid a 13 vittorie e sconfitte con Efes a Zalgiris sul 12-14 a sperare in passi falsi altrui per tornare in corsa.
La banda di Obradovic è la squadra più in forma del gruppo con i bianconeri in grado di vincere 7 delle ultime 10 partite e di diventare la seconda miglior difesa del torneo con soli 79,4 punti subiti a partita mentre in attacco Sterling Brown e Carlik Jones stanno alzando il livello con 13 punti a partita a testa. Il Barcellona perso Laprovittola ha perso il suo motore creativo ed i soli Punter e Parker non possono tenere a galla un gruppo che difensivamente è fragile per restare tra le top 6. L'Olimpia è riuscita a sfruttare quella serie di 6 vittorie consecutive nate dall'arrivo di Mannion per recuperare dalle difficoltà di inizio anno ed ora trascinata dai canestri di Mirotic (18,3 punti a serata), Leday e dalla regia di Nico si gode il sesto miglior attacco della competizione (85,5 punti a serata) e proverà a centrare la post season dopo due anni. Per farlo sarà vitale limitare i danni in difesa dove l'EA7 ha ancora ampi margini di miglioramento.
Il Real Madrid ad oggi sarebbe la prima esclusa e visti i problemi di mancanza di leadership che sovrastano i blancos non c'è da sorprendersi troppo. Hezonja è un ottimo realizzatore, ma a leadership fa storicamente ridere come dimostrato dall'espulsione stupida ricevuta contro il Monaco, Llull e Campazzo stanno invecchiando e Tavares va troppo spesso in problemi con i falli personali. Se a ciò si aggiunge che Musa ha la stessa carenza di leadership del compagno balcanico e che Feliz e Rathan Mayes siano stati due buchi nell'acqua, l'undicesima piazza in classifica dei blancos non sorprende, per talento i play-in sono comunque alla portata, ma l'anno 0 post Rudy & Chacho è già un mezzo disastro. Restano Efes e Zalgiris. Sui turchi c'è poco da dire Larkin predica nel deserto da quando Clyburn e Micic lo hanno lasciato solo, mentre sullo Zalgiris purtroppo va appurato come la frase: “la difesa vince i titoli” sia una balla filosofica, senza sostanza offensiva, non imputabile a Trinchieri ma all'addio di Loonie Walker e dal fatto che Kaunas non sia certamente il mercato più ambito d'Europa, puoi avere il miglior allenatore difensivo d'Europa (lo Zalgiris ha la miglior difesa con 77,5 punti concessi a serata), ma a questi livelli fai fatica a competere.
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