ESCLUSIVO Matteo Comellini: "Procida? Stiamo valutando"

Abbiamo colto l'occasione di intervistare il presidente di Sigma Sports per parlare di alcuni suoi clienti come l'asso di Cantù e Nick Melli.

Scritto da FMB  | 

Abbiamo colto l'occasione di intervistare il presidente di Sigma Sports per parlare di alcuni suoi clienti come l'asso di Cantù e Nick Melli.

Dopo la retrocessione (per ora) della Pallacanestro Cantù le domande sul futuro del giovane Gabriele Procida si sono moltiplicate, per rispondere ai vari dubbi/rumors abbiamo contattato il presidente della Sigma Sports Matteo Comellini proprio per parlarci di Gabriele e non solo. 

Cantù oggi è ufficialmente retrocessa in A2 ma la partita è ancora lunga per via della questione “Wild Card" ideata dal presidente della Lega Basket Umberto Gandini nel suo piano Licenze. In attesa di capire come si evolverà la questione della permanenza o meno di Cantù in A1, questo è punto della situazione di Gabriele:

Gabriele è un classe 2002 e di conseguenza ha la possibilità di dichiararsi eleggibile per il Draft Nba 2021. In questo suo primo anno vero nelle rotazioni si è fatto trovare pronto in maniera importante più di una volta per cui su di lui si è creato un forte interesse da parte di diverse franchigie Nba. In conseguenza di questo manifestato interesse stiamo perciò valutando se dichiararlo eleggibile già in questa stagione. Non abbiamo tuttavia alcuna fretta o frenesia nel fare le cose prima del tempo. Nelle prossime 3/4 settimane avremo un’idea più precisa. In merito al futuro abbiamo programmato un percorso insieme a Pallacanestro Cantù che prevedeva una crescita continua e progressiva del suo ruolo in campo e nella nostra visione condivisa la prossima stagione sarebbe stata la stagione chiave. Siamo pertanto in attesa di capire se sarà possibile continuare questa esperienza come programmato. Ovviamente ciò potrà avvenire solo se Pallacanestro Cantù sarà in Serie A anche la prossima stagione.

Tra i clienti Sigma Sport spicca anche l'ala dei Dallas Mavericks Nicolò Melli. Dopo un inizio complicato a New Orleans l'ex Fenerbahce è approdato (via trade alla Dead-Line) alla corte di Luka Doncic in Texas dove si sta giocando le sue carte:

Stagione un po' complicata per l'arrivo di coach Van Gundy ai Pelicans, a Nicolò era stato prefigurato un ruolo che poi alla fine non gli è mai stato dato, però questo è il mondo NBA, totalmente diverso da quello Europeo. Bisogna entrare in un ordine di idee completamente diverso: quando sei un giocatore NBA l'unica cosa che puoi fare è farti trovare pronto nel momento in cui ti si dà l'opportunità di stare in campo. Tutti i discorsi che si fanno qui in Europa a livello di progettualità in NBA hanno poco significato o, per lo meno, lo hanno principalmente con giocatori molto giovani e di grande prospettiva che vengono tenuti in campo a prescindere da quello che fanno per il loro sviluppo.

Quando parliamo di un giocatore “veterano” e con esperienza l'unica cosa che questo può fare è lavorare per farsi trovare pronto.

Sicuramente quindi prima parte di stagione deludente per le promesse di utilizzo non mantenute. Dopo la trading deadline invece è arrivata questa bella occasione a Dallas, in una franchigia che negli anni si è dimostrata molto aperta con i giocatori europei e Nicolò farà il massimo per aiutare la squadra. Ovviamente ci sono altri giocatori davanti a lui, sia contrattualmente che per il vissuto che hanno all'interno della squadra (Kleber), ma penso possa essere un buon posto dove poter fare bene. Speriamo possano andare ai Playoffs e che a Nicolò venga data l'opportunità di giocare e far vedere il suo valore.

Infine abbiamo chiesto del momento di Riccardo Moraschini all'Olimpia Milano ultimamente bersagliato di qualche critica:

Da parte dell'allenatore e della società c'è sempre stata chiarezza nel ruolo dato a Riccardo, loro hanno un roster molto ampio, hanno molte partite, bisogna cercare di essere molto bravi mentalmente ed essere pronti quando ti viene data l’opportunità di stare in campo anche solo per pochi minuti. Credo che Riccardo stia cercando di fare del suo meglio. Penso anche abbia dato un contributo concreto che ovviamente diventa più facile e importante quando per motivi di infortuni altrui ha la possibilità di stare in campo con maggiore continuità come per esempio a gennaio quando partì titolare in 5/6 partite consecutive in Euroleague e la squadra le vinse tutte. La stagione è ancora molto lunga, ci sono ancora tante partite da giocare e titoli in palio, per cui spero che anche lui potrà rendersi utile e aiutare la squadra. In un grande Club come Milano non conta il singolo giocatore ma il collettivo e la possibilità di essere utili per vincere.

 

 


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