Brevi considerazioni sulle squadre eliminate: Venezia

Venezia non riesce nell'impresa di pareggiare i conti contro la Virtus e rimandare l'esito a gara 5 salutando i Playoffs

Scritto da Raffaele Fioretti  | 
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Venezia non riesce nell'impresa di pareggiare i conti contro la Virtus e rimandare l'esito a gara 5 salutando i Playoffs 

Si chiude anche la seconda semifinale: dopo la vittoria di ieri in gara 3 di Milano contro Brescia, stacca il biglietto per la finale scudetto anche la Virtus Bologna che, fedele al pronostico, supera la Reyer Venezia vincendo al Taliercio gara 4. 

Considerazioni

  • Rispetto alla serie tra Milano e Brescia, quella tra Virtus e Venezia si è rivelata ben più equilibrata. Gara 1, infatti, si chiude solamente dopo un overtime (103-89): la vittoria arriva grazie a uno strepitoso Marco Belinelli (26 punti). La Virtus soffre anche in gara 2 (79-78), rischiando di perdere nel finale il vantaggio accumulato nei precedenti minuti. La risposta di Venezia, dopo aver sfiorato due volte la vittoria, arriva al Taliercio (78-73): colpevole è anche Bologna che non riesce a sfruttare a dovere gli ultimi possessi. Equilibrio che, però, non è mai esistito in gara 4 (79-96): guidata da un super Shengelia (29 punti) e ancora dal capitano Belinelli (22 punti), Bologna annichilisce la Reyer e vola in finale.
  • Grande colpa di Venezia è non aver sfruttato meglio le occasioni avute nelle prime due gare per mettere a segno almeno una vittoria. Gli orogranata, nonostante il grande atletismo a disposizione (come dimostrato dalle ottime statistiche a rimbalzo, che si equivalgono a quelle della Virtus), non tengono in difesa e spesso si rendono vulnerabili ai break positivi degli avversari. In gara 1 il parziale dell'overtime dice 17-3 Virtus; in gara 2 il primo quarto termina 28-15 per i bolognesi, vantaggio che costringerà gli ospiti a una continua rincorsa; in gara 4 il terzo quarto si chiude 18-34 per la Virtus. Solo in gara 3, quella della vittoria Reyer, Tucker e compagni erano riusciti a riprendersi dal break 16-29 del primo quarto Virtus.
  • Il grande punto di forza della Virtus, condiviso con Milano, è la profondità del roster: basti pensare che tutti i presenti a referto e in panchina durante la serie almeno una volta timbrano il cartellino. I conti dicono 12 uomini su cui contare. Venezia, invece, oltre ad essere oggettivamente una spanna sotto il livello tecnico degli avversari, è stata ancor più penalizzata dall'assenza di uno dei suoi uomini migliori. All'appello manca, infatti, Kabengele, fermato da un infortunio al ginocchio. Grande assente, seppur in campo, della serie è Marco Spissu. Dopo i 19 punti della prima gara, il rendimento cala drasticamente: 6 punti in gara 2, 0 in gara 3, solo 4 nell'ultima gara.
  • Non scompaiono, invece, Belinelli e Shengelia che si dividono la cima dei tabellini della Virtus in perfetta parità: il migliore delle prime due gare è Belinelli (22 punti e 14 punti), delle ultime due invece Shengelia (17 punti e 29 punti). Il sigillo della serie porta la loro firma.

Conclusioni

Venezia saluta così i playoff, rimpiangendo forse i risultati dei primi due incontri. Una vittoria nelle prime due avrebbe probabilmente complicato, e non poco, gli sviluppi della serie per la Virtus, nettamente favorita. Alla fine, a vincere è comunque la squadra più forte e anche quella evidentemente più in grado di sostenere la pressione da playoff, come hanno mostrato i virtussini nei momenti decisivi. Muscoli, fisicità, energia e determinazione sono elementi che servono ma senza ordine, organizzazione e lucidità possono essere un punto debole che la Virtus ha sfruttato ed in G4 punito nell'arco dei 40 minuti. Tucker è il simbolo di questa Reyer: talento puro ma grezzo ed anarchico.
Termina la serie e anche la stagione, con l'annata 2024/2025 che già ha l'aria di essere una grande incognita per i veneti. La prima domanda da porsi è se sarà o meno Spahija ancora l'allenatore della Reyer: un fattore negativo della stagione è stato per certi versi il rapporto conflittuale con alcuni giocatori e il suo carattere un po' turbolento. 
Nonostante la sconfitta in semifinale, però, Venezia sembra comunque concludere nei ranghi la sua stagione: sia ai playoff sia in Coppa Italia si arrende solo a Virtus e Olimpia, troppo più forti. 

 


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