Eurolega 2022/23, i 5 punti del Round #22 e #23

Il doppio turno conferma Olympiacos, Real e Barcellona in testa al carrozzone, il Valencia sogna in grande mentre Belgrado si divide tra chi ride e chi piange

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 
Round 22

Il doppio turno conferma Olympiacos, Real e Barcellona in testa al carrozzone, il Valencia sogna in grande mentre Belgrado si divide tra chi ride e chi piange. 

I 5 PUNTI DEL ROUND #22 e #23

📝Round Olimpia (#22) 🎥 Commento Milano-Stella Rossa

🎥 Commento Virtus-Stella Rossa 📝 Round Virtus (#23) 

L’Olympiacos demolisce le turche e mantiene la vetta

Nonostante il calendario proibitivo la squadra greca esce imbattuta nel doppio scontro contro le potenze turche. L'Olympiacos è una di quelle squadre che impone il proprio ritmo alla partita già dalla palla a 2 e questo doppio turno con le turche ne è la prova maestra. Contro il Fener la squadra di Atene uccide la partita con un parziale iniziale di 16-45(si giocava in Turchia) in cui rende completamente inefficace Motley che segna solo 6 punti e annulla completamente Wilbekin facendogli perdere le staffe. Il turco finisce l'incontro con 0 punti e 2 tecnici mentre i biancorossi tirano col 58% da 3 segnando tutto ciò che gli passa tra le mani. Piano di gioco diverso ma intensità e soprattutto efficacia intatta contro l'Efes.
In difesa zona aggressiva sul pallone (spesso in mano ai giocatori perimetrali dei turchi) e in attacco azioni per sfruttare i centimetri di Fall e Black per poi allargare il campo dove Vezenkhov su tutti punisce dalla distanza nonostante anche lui sfrutti la limitata protezione dell'area di una squadra turca che ci aveva abituato in passato a ben altri livelli per andare a segno. La partita è inquadrata sulla doppia cifra già dopo i primi 10 minuti. In entrambi i casi dopo la sgasata iniziale Walkup e compagni sono bravi a non perdere la concentrazione e a portare il risultato a casa nonostante l'Efes opponga comunque più resistenza rispetto cugini gialloblù regalandoci almeno una partita che è restata in ballo fino alla fine. Consolidare il gruppo dell'anno scorso mantenendo sia coach che gran parte della rosa sta pagando dividendi nella Atene biancorossa. Walkup è il leader difensivo e Vezenkhov è il candidato numero uno all'MVP visto che Motley sta perdendo colpi e Clyburn giochi in una squadra che chiamarla altalenante sarebbe farle un complimento.

Il Real tiene il passo dimostrando la solita maturità

In difesa o in attacco il Real le partite che deve vincere le vince ed è per questo che condivide la testa della classifica con quelli del Pireo. Contro il Pana la difesa svolge il grosso del lavoro limitando a 30 punti gli avversari che finiscono il match con un modesto 34% dal campo. Contro il Monaco invece sono due gli aspetti da analizzare. Il primo è la prestazione offensiva di Mario Hezonja che guida i Blancos come un faro in tutti i momenti difficili con 30 punti pesanti conditi da un notevole 6/10 da 3. Il secondo aspetto ben più importante è la capacità di mantenere il sangue freddo nei finali riuscendo a dimostrare una maturità di squadra che il Monaco ancora non ha.
Okobo che sull'ultima azione del primo quarto commette fallo, Mike che prima manca sia il tecnico che il lay up sull’ 84-87 e poi nel finale al posto di tirare una tripla wide open passa la palla in faccia a Blossomgame che neanche lo guardava. Il Real si conferma il solito gruppo coeso di sempre, mentre il Monaco è la solita squadra in balia delle lune di Mike James che nonostante un’ottima partita trova sempre il modo di complicarsi la vita. La Roca ha fatto un grosso step con l'acquisto di Elie Okobo, ma deve trovare la soluzione adatta per mettere in fiducia James che per il talento smisurato che ha meriterebbe di vincere prossimamente, altrimenti ogni anno sarà sempre il solito discorso e ad alzare i trofei saranno sempre gli altri. Per quanto riguarda invece Madrid Laso si sta dimostrando sul lungo andare la scelta giusta perché uscire con un 3-0 nel trittico Barca-Pana-Monaco è un obiettivo raggiunto per cui essere felici. Da sottolineare, infine, il lavoro sotto i radar di un immenso Yabusele vero coltello svizzero degli spagnoli

Il Barca risponde positivamente al KO nel Clasico

Il Barcellona allaccia le scarpe nei momenti conclusivi di partita rigettando le pretese di rimonta sia del Maccabi che del Bayern con personalità e intensità mostrando una reazione di gruppo nell'atteggiamento rispetto al finale del Clasico in cui si sono sciolti come la neve sul più bello. Col Maccabi sono decisivi i 7 minuti senza subire canestro nell'ultimo quarto, con il Bayern è sia il canestro di Higgins, ma soprattutto la difesa mostruosa di Kalinic sull'ultima azione di un Jaramaz a fare la differenza.
Il Barca ha saputo mostrare alle concorrenti che sa restare sul pezzo anche quando la palla scotta e questo è un segnale positivo per Jasikevicius che ha sempre rimproverato in più occasioni ai suoi uomini di essere poco lucidi. In vista degli scontri più importanti che verranno più avanti i blaugrana dovranno confermare la solidità vista in questa settimana. Arrivano quindi due vittorie fondamentali che restituiscono entusiasmo che è sempre necessario dopo la sconfitta in un derby. Il Barcellona è ora la terza forza della regular season il che le eviterebbe quel turno playoff complicato che ad oggi vedrebbe scontrarsi Fenerbahce e Monaco.

Valencia finisce la serie di vittorie consecutive, ma il sogno playoff è sempre più vivo

Dopo la vittoria contro il Bayern si ferma contro il Maccabi la 5 la striscia positiva di un Valencia che è riuscito nella missione di risollevare la propria stagione. Senza la penetrazione di Baldwin staremmo parlando di una squadra con 6 vittorie consecutive, ma anche nella partita di giovedì il Valencia ha dato dimostrazione di avere una circolazione palla di altissimo livello il che rende gli spagnoli una squadra pericolosa per chiunque e una valida candidata ai playoff. Le soluzioni offensive non mancano e già nel periodo iniziale in cui erano 7-10 erano arrivate ottime prestazioni come la vittoria col Barcellona o il doppio turno in Turchia ad ottobre.
Jones, Prepelic, Webb, Ravanaugh sono tutti ottimi realizzatori dall'arco il che unito al già menzionato giro palla e alla leadership di capitan Dubljevic stanno dando i propri frutti in queste settimane. La squadra è terza sia per tentativi che per realizzazioni dall’arco e ottava negli assist il che la porta ad un record di 12-11 tenendo il sogno playoff più vivo che mai. Se si pensa che in giro per l’Europa ci sono squadre ben più blasonate (penso a Olimpia e Panathinaikos) che non stanno rendendo viene da pensare che questo sia l’anno buono in cui le squadre di secondo piano possono togliersi molte soddisfazioni che in altri anni non sarebbero state possibili ed il Valencia rientra in questa categoria.

Umore opposto nelle due squadre di Belgrado: A sorridere ora è il Partizan

Ad inizio stagione il Partizan era partito bene mentre la Stella Rossa iniziò disastrosamente. Poi con l'arrivo di Ivanovic i biancorossi iniziarono a vincere talmente tanto da avere un record di 8-2 nelle prime 10 in panchina dell'ex coach del Baskonia mentre i bianconeri faticavano. Ora, invece, sembra che le cose siano di nuovo a favore degli uomini di Obradovic che non riuscirà mai a rendere questa squadra una cortina difensiva, ma dargli atto del miglioramento rispetto a quel disastroso quarto difensivo contro il Real a inizio stagione è doveroso. La Zvezda invece fino a quando non si risolverà la questione Campazzo ha estremo bisogno di avere tutti e tre i suoi giocatori cardine (Vildoza, Nedovic e Petrusev) sul pezzo. Se ciò non accade i risultati non arrivano e difatti sono 4 le sconfitte consecutive (record 10-13) che portano il sogno playoff distante dalla Belgrado biancorossa.
I bianconeri invece hanno vinto 8 delle ultime 10 portandosi nel gruppetto di squadre che hanno 12 vittorie. Lessort sta prendendo sempre di più in mano il pitturato mentre Exum sta continuando in un progresso offensivo sempre più interessante. Ovviamente i terminali offensivi principali restano Leday e capitan Punter mentre Avramovic è il vero jolly nelle mani di Zeljko. In questo doppio turno oltre alla vittoria con l'Asvel è arrivata per il Partizan la vittoria fondamentale nello scontro diretto con lo Zalgiris in cui i serbi hanno tirato col 59% da 3 e hanno limitato lo Zalgiris a 30 punti in un tempo. La Zvezda invece ha perso entrambe le sfide della tournée italiana in cui ha palesato i suoi problemi nel segnare con costanza dall'arco e se Dusko non troverà soluzioni nel breve termine, lo sblocco della situazione Campazzo previsto per inizio marzo servirà a ben poco.


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