Verso il Draft: Caleb Williams, cosa vuoi fare? La possibile telenovela

Il fenomenale QB in uscita da USC sembra destinato ai Bears, ma lui non sembra convinto e un clamoroso scenario si fa avanti

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Il fenomenale QB in uscita da USC sembra destinato ai Bears, ma lui non sembra convinto e un clamoroso scenario si fa avanti

Come sapete dalla fine del Superbowl all'inizio della prossima stagione passano sette lunghissimi mesi. Mesi che la NFL prova a riempire con la Free Agency (13 marzo), il Draft (25 aprile) e poco alto. A questo si aggiungono le peripezie dei giocatori che, complice appunto la lunga vacanza, trovano sempre il modo per mettersi nei guai. Caleb Williams non si è (ancora) messo nei guai ma ha fatto partire la più classica telenovela "riempi talk show". Andiamo con ordine 

CHI È CALEB WILLIAMS

Da tutti considerato come il nuovo QB fenomeno in uscita dal College, il talento di USC ha effettivamente impressionato le platee mediatiche negli ultimi due anni mostrando tutte le caratteristiche che un grande regista deve avere: leadership, braccio, fisico, corsa. Un pacchetto completo, vincitore dell'Heisman Trophy del 2022 che è stato paragonato, per talento, ai vari Andrew Luck, Peyton Manning e Trevor Lawrence (per quanto quest'ultimo sia un po' in difficoltà di recente). I fortunati a poter scegliere per primi al prossimo Draft sono i Chicago Bears grazie alla trade con i Panthers dello scorso anno. E qui viene il "problema".

L'ALLERGIA AI QB DEI BEARS

Storicamente i Bears non hanno un QB decente o decisivo da almeno 80 anni, dai tempi in cui Sid Luckman guidava i Bears a quattro titoli NFL a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Da quella volta Chicago è riuscita nell'impresa di non avere mai alla guida un QB di livello e anche nell'anno del Superbowl vinto nel 1985, i Bears potevano contare su una delle più feroci difese della storia della NFL e su un running back eccelso come Walter Payton (cosa che rese quasi ininfluente la presenza del QB Jim Mc Mahon in cabina di regia). I Bears sono la stessa franchigia che ha preferito al draft Mitch Trubisky a Patrick Mahomes o che, restando proprio allo scorso anno, ha dato il pick ai Panthers quando, a posteriori, avrebbe potuto prendere un super talento come CJ Stroud e sistemarsi per i prossimi quindici anni. Il perchè di questa idiosincrasia verso i QB è in parte "volontaria" (sulle rive del Lago Michigan si è sempre puntato sull'avere grandi difese) e in parte no (nel senso che le scelte sopra citate sono semplicemente andate nelle direzioni sbagliate). 

UN CLAMOROSO SCAMBIO

L' "aura" di negatività in tema di QB, il fatto che l'HC dei Bears sia di "provenienza" difensiva e il fatto che giocare a Chicago sia difficile anche dal punto di vista metereologico (vento, stadio outdoor, freddo etc etc) stanno facendo vacillare Caleb Williams che potrebbe far capire ai Bears di non avere intenzione di giocare per loro forzando una trade verso altri lidi. La cosa è storicamente rara (mi vengono in mente i casi di Eli Manning e John Elway ma finisco lì...) e ci vorrebbe, pronta, una soluzione che accontenti sia i Bears che il giocatore

Si dà il caso che Williams sia originario di Washington, DC,si dà il caso che proprio i Commanders abbiano una nuova proprietà ultra ambiziosa (dentro c'è anche Magic Johnson), si dà il caso che gli stessi ex Redskins abbiano il pick # 2 immediatamente successivo a quello dei Bears, si dà il caso che, in riva al Potomac, sia stato ingaggiato come OC quel Kliff Kingsbury  che con Williams ha lavorato con ottimi risultati proprio a USC. E, infine, si dà il caso che ci siano altri QB validi in uscita dal College con i Bears che, in una trade, potrebbero uscirne con tanti pick in più da qui in avanti e con un'altra opzione valida in termini di rookie QB (sempre che non si decida di dare fiducia a Justin Fields).

Williams e il suo clan han subito smentito le voci di un "no" ai Bears e anche di recente hanno manifestato buone intenzioni verso Chicago. Lo stesso ex-USC ha però apprezzato sui social l'ingaggio di Kingsbury da parte dei Commanders dando il là a tutta una serie di illazioni e rilanciando quella che, fino al giorno del draft, sarà la vera telenovela della primavera NFL


 


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