Barcellona, che delusione: “zero tituli” e fuori anche dalla Supercoppa
Stagione da dimenticare per gli azulgrana che non potranno lottare neanche per il titolo Nazionale. L'analisi

Stagione da dimenticare per gli azulgrana che non potranno lottare neanche per il titolo Nazionale. L'analisi
Domenica 8 giugno, con la sconfitta per 97-95 all’overtime di Gara 3 dei quarti di finale dei playoff ACB contro l’Unicaja Málaga, si è ufficialmente conclusa la stagione 2024-25 del Barça di pallacanestro, la seconda consecutiva senza alzare neanche un titolo.
Se nella stagione scorsa il segnalato era stato l’allenatore Roger Grimau, poi allontanato dal club, per quanto riguarda il campionato appena concluso, il lavoro di Joan Penñarroya alla guida della squadra è stato applaudito, tanto che il coach catalano è stato rinnovato per la prossima campagna. Nonostante i risultati non certo positivi per una società come quella blaugrana, l’attitudine in campo, a parte in Gara 2 dei quarti playoff contro il proprio Unicaja, è stata valutata positivamente.
Troppi infortuni e nessun intervento valido sul mercato
Che la stagione sarebbe stata complicata per i culé si era visto presto. Un roster corto rispetto ad altre squadre con il doppio (spesso triplo) impegno settimanale si è visto menomato dagli infortuni. Nicolás Laprovittola si era rotto il legamento crociato anteriore lo scorso 20 ottobre, e da lì in poi sono caduti altri effettivi, come Jan Vesely, Chimezie Metu e Juan Núñez. La squadra ha dovuto fare a meno anche di Kevin Punter, infortunato in occasione della Copa del Rey, per un mese.
Per supplire le defezioni in posizione di playmaker era stato acquistato in corsa Raul Neto, a sua volta infortunatosi due volte senza poter debuttare; e va citato anche il caso di Dame Sarr: l’azzurrino “tagliato” perché volato negli States senza permesso del club proprio quando era entrato come fisso nelle rotazioni di Peñarroya. A parte Neto, non è arrivato nessun altro rinforzo in corsa, e il Barça ha chiuso il 2024-25 con una rotazione di 8 giocatori.
Fino all’ultimo overtime, con più grinta che fisico
Nel corso della stagione, e soprattutto mentre continuavano a “cadere” pedine che non venivano rimpiazzate, si prevedeva una catastrofe per i blaugrana, che hanno rischiato di non qualificarsi per i playoff ACB. Soprattutto in Eurolega, con un bilancio di 20-14 e sconfitta in Gara 5 dei playoff in trasferta dal Monaco per 85-84 dopo aver ribaltato uno 0-2 sfavorevole, la squadra ha ben figurato, vedendosi eliminata alle porte della Final Four. In ACB, con la squadra 5ª come in Europa, il Barça aveva vinto Gara 1 dei quarti di finale in trasferta a Málaga, venendo poi superata dalla compagine di Ibon Navarro al termine di un overtime in Gara 3.
I culé non ne avevano proprio più, né fisicamente né mentalmente. L’Eurolega è una competizione che consuma, soprattutto se disputata con rotazioni corte.
La squadra, per mezzo delle sue due stelle Kevin Punter (37 punti domenica in Andalusia) e Jabari Parker, ha retto oltre le attese. In ogni caso, il rendimento di alcuni giocatori come Willy Hernangómez o Tomas Satoransky è stato spesso sotto processo, e sono previsti cambiamenti in vista della prossima stagione.
Nonostante il budget ridotto dovuto ai debiti societari, ci si attende che una squadra come il Barça sia sempre combattiva in tutte le competizioni che disputa. E nel 2025-26 ce ne sarà una meno: per la prima volta dal 2017, infatti, i culé non sono neanche qualificati per la Supercopa Endesa, il primo titolo della stagione che si giocherà a fine settembre a Málaga.
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