LBA Playoffs (QF), Sassari domina a Venezia per l'1-1. Olimpia e Virtus 2-0

La Dinamo gioca un superbo 2° tempo e sbanca il Taliercio, Milano domina, Virtus sulla distanza

Scritto da FMB  | 
L.Canu

La Dinamo gioca un superbo 2° tempo e sbanca il Taliercio, Milano domina, Virtus sulla distanza

LBA PLAYOFFS (QF)

Reyer Venezia (#4) - Dinamo Sassari (#5) 55-81 [1-1]

È una Reyer Venezia assolutamente irriconoscibile quella vista in Gara2 al PalaSport Taliercio. Gli oro-granata spengono la luce dopo 20' di partita in attacco, concedendo qualsiasi cosa ad una Dinamo Sassari assolutamente ingiocabile nella metà campo offensiva. La serie si sposta quindi al PalaSerradimigni in perfetta parità, con Venezia che deve rialzare la testa dopo il 55-81 subito. Iniziano a presentarsi gli spettri della scorsa stagione per la Reyer: la vittoria in Gara1 a Tortona ha visto una sconfitta pesante in Gara2, per poi perdere la serie in quattro partite. 

La Dinamo ha vinto la partita dominando sotto ogni punto di vista, soprattutto quello dell'energia. Sassari ha giocato un basket frizzante per 40', tutta un'altra velocità rispetto a Venezia. Sono solo 19 i punti segnati dai padroni di casa nella ripresa. Emblematico è il confronto a rimbalzo: è un rotondo 24-42 per gli isolani, un numero che racconta la partita meglio di ogni altra parola. Ousmane Diop si conferma dominatore della serie con 20 punti e 7 rimbalzi a referto. Chris Dowe (14 punti e 8 assist) e Gerald Robinson (12 punti e 5 assist) fanno girare perfettamente l'ingranaggio Dinamo. 

Un primo tempo all'insegna dell'equilibrio quello di Gara 2 tra Reyer Venezia e Dinamo Sassari. I padroni di casa partono forte con molta energia da entrambe le parti del campo, portando il vantaggio sul 9-4. Da lì in poi è una partita che si gioca punto a punto. Sassari si affida principalmente a Ousmane Diop e Jamal Jones. Il lungo della Dinamo, entrato dalla panchina per favorire il posto nel quintetto a DeShawn Stephens (4 rimbalzi). Una volta entrato, il #25 ha spaccato la partita in attacco: prima il centro segna 4 punti consecutivi per chiudere il primo quarto, poi ne segna ben 8 consecutivi a metà del secondo periodo. Entrambe le squadre hanno tirato a salve nei primi 20': solo 1 4 per gli ospiti e 4/11 per gli oro-granata. Sassari ha letteralmente dominato lo scontro a rimbalzo catturando 23 rimbalzi, ben 10 in più dei lagunari. Venezia è più attenta sulle linee di passaggio, come dimostrano le 4 palle rubate a discapito dei 6 palloni persi dagli isolani. I due piccoli Spissu e Granger guidano le marcature con 7 punti a testa. La prima frazione di gioco si chiude sul 36-37 per Sassari.

Il terzo quarto rappresenta quello della fuga per Sassari: i ragazzi di coach Bucchi sono più concreti ed aggressivi, mentre la compagine di Spahija non trova alcuna idea in attacco, subendo la fisicità degli avversari. Sono solo 10 i punti segnati dalla squadra di casa che, da quando è andata sotto in doppia cifra (40-50), non ha dato alcun lampo di competitività. La partita è salita di colpi nella ripresa, con un PalaSport Taliercio davvero caldo. Sono molti i falli fischiati, che non hanno di certo permesso ad entrambe le squadre di prendere ritmo nella metà campo offensiva. Si è passati dai soli 10 tiri liberi complessivi dei primi 10' ai 19 del solo terzo periodo: è 46-57 dopo 30'. Sassari ammazza definitivamente la partita all'inizio dell'ultimo periodo: se la Reyer aveva già poche speranze di riprendere il match all'inizio degli ultimi 10', le due triple di Robinson e Dowe zittiscono il PalaSport Taliercio. Gli isolani continuano a demolire Venezia nell'orgoglio, segnando qualsiasi cosa passi per le mani. L'ultimo a mollare è Parks, che continua a mettere tanta energia e altrettanto atletismo in difesa. Gli ultimi 5' sono una passerella per Sassari, che riesce a conquistare una vittoria in laguna per pareggiare la serie 1-1.

Virtus Bologna (#2) - Happy Casa Brindisi (#7) 109-95 [VBO 2-0]

I padroni di casa hanno la meglio su Brindisi in un match nuovamente ad alto punteggio e in cui Brindisi ha sicuramente il merito di aver messo un’altra aggressività rispetto a gara 1. Ma la lunghezza della Virtus, che porta quattro giocatori vicino a quota 20, guidati dai 18 di Belinelli e dai 17 a testa di Teodosic e Mickey, porta la serie sul 2-0. Brindisi, comunque, ci prova fino alla fine con i 21 di Harrison e i 16 di Bowman. 

La Virtus inizia con lo stesso atteggiamento di gara 1 e crea un parziale di 11-2 che stordisce Brindisi, la squadra di coach Vitucci però oggi non molla: contro break di 6-15, guidato da già 10 punti con due triple di Marquise Reed e 18-17. Il match si mantiene divertente e ad alto punteggio fino al 28-21 che chiude il primo quarto.
I pugliesi dimostrano di avere una concentrazione e un’intensità diverse rispetto a sabato, dopo la rubata di Harrison coach Scariolo è costretto al time-out sul 35-32. Sale in cattedra Teodosic con due canestri di fila per riportare il +8 Virtus, ma D’Angelo Harrison si carica la squadra sulle spalle e con 9 punti riaggancia il  -1, sul 47-46, ben aiutato dai canestri di un ottimo Reed. I liberi di un costante Shengelia mandano le due squadre all’intervallo sul 53-48, ma da segnalare i tre falli di Reed(12 punti fin qui) che preoccupano gli ospiti. 

Il terzo periodo inizia con 10 punti in un amen di Marco Belinelli, che segna tre triple di cui una con il fallo per scavare il +15, mentre dall’altra parte Reed commette il suo quarto fallo. Brindisi ora fa fatica in attacco e la Virtus ne approfitta, altra tripla di Belinelli e +23, 71-48. Due triple di un positivo Mezzanotte e di Lamb tengono a galla gli ospiti per il -16, il break si allarga fino al 14-2 e i punti di distanza sono ora 11, dopo 5 punti in fila del solito Harrison. I bianconeri continuano a far vedere i soliti problemi a rimbalzo, sono infatti già 12 le carambole offensive concesse, ma Brindisi ha invece lo svantaggio dei falli: sono 4 anche per Bowman. Harrison però continua a macinare canestri e all’ultimo mini intervallo i pugliesi sono ancora a contatto sul 87-75, nonostante le percentuali ancora stellari della Virtus.

Il 5-0 firmato Ky Bowman porta coach Scariolo al time-out per fermare e ribaltare l’inerzia del match, che sembra aver cambiato padrone. Ci pensa quindi Abass che spara due triple in fila per provare a chiudere definitivamente il match, ma altre due triple degli ospiti riportano il -9. Coach Vitucci si lamenta un po’ troppo per un non fischio su una presunta infrazione di campo e, dopo il tecnico di inizio partita, viene espulso dalla terna arbitrale. L’intensità si alza notevolmente per questi 5’ finali e si riducono i canestri segnati, forse anche per un po’ di stanchezza delle due squadre dopo un match ad altissimo punteggio. Questo favorisce le Vnere che, grazie alla classe dei suoi singoli, trova le giocate per chiudere definitivamente la contesa e andare in Puglia sopra 2-0. Teodosic è l’emblema con i suoi canestri silenziosi ma comunque letali. Belinelli si concede un’altra tripla per fissare definitivamente il punteggio sul 109-95.

Olimpia Milano (#1) - VL Pesaro (#8) 86-57 [MIL 2-0]

L'Olimpia Milano domina in scioltezza anche G2 e si porta sul 2-0 contro Pesaro nel giorno in cui Ettore Messina raggiunge Charlie Recalcati al 1° posto all-time per panchine ai Playoff (119), questa volta solida prestazione di Devon Hall (13 punti).
Come in G1 Milano non perde tempo e alla prima sirena ha già il pallino del gioco avanti 7-15 con l'83% da 2 per un totale di 8/13 dal campo, 6 punti a testa per Hall e Napier e 30 di valutazione di squadra. A metà del 2° periodo i biancorossi di Messina arrivano fino al +22 (42-20) prima di chiudere al riposo lungo sul 44-26 con Hall miglio realizzatore a quota 10 punti. 
Sostanzialmente lo stesso copione di G1 con unica differenza la percentuale da 3 dei padroni di casa che hanno sbagliato diversi buoni tiri (4/15). Nella ripresa Shields sigla il +30 (59-29) mandando i titoli di cosa. 

 


💬 Commenti