Round Olimpia: Milano, la squadra di Gemini

Rocambolesca vittoria di Milano a Tel Aviv dopo più di 30 anni, una partita a più facce ma alla fine c'è quella che sorride.

Scritto da FMB  | 

Rocambolesca vittoria di Milano a Tel Aviv dopo più di 30 anni, una partita a più facce ma alla fine c'è quella che sorride.

I Cavalieri dello Zodiaco hanno fatto parte della mia infanzia, non come "Ken il Guerriero" o "Holly & Benji" o "L'Uomo Tigre", ma anche io li guardavo e tra i Cavalieri D'Oro il più stronzo era senza dubbio Gemini un po'come l'Olimpia Milano ieri a Tel Aviv: 45 minuti a mostrare tanti volti ma, quando contava, ha mostrato quello giusto!

Milano aveva perso. Perché Milano nel 3° quarto mostra il volto agguerrito, quello che le piace, quello della difesa asfissiante e ripartenze, break di 17-1 per il +12 all'intervallo. Milano che nella ripresa mostra il volto della confusione, sul +13 si fa riprendere con Messina che esclamerà in un time-out: "Se giochiamo da stupidi perdiamo da stupidi". Milano che mostra il volto dell'orgoglio, reagisce alla rimonta del Maccabi, riprende le redini del match...Milano che poi mostrerà il volto della paura non punendo i migliai di regali cooncessi dal Maccabi (comodi canestri sbagliati da sotto, triple aperte piedi per terra) e a 20" dalla sirena finale dei regolamentari è sotto di 4 (70-66). Hai perso. 
Il Maccabi quest'anno ha 5 referti gialli per un possesso o meno, vedi la tragica a Valencia settimana scorsa, non è un caso perché hanno il cervello stronzo, tipo gli Atlanta Falcons in NFL! Sul +4 a 20" non ci provi neanche a difendere, fai il manichino mani in alto e vedi cosa succede, mal che vada te la giochi ai liberi invece no: fallo su tiro da 3 a segno di Kevin Punter (LA giocata della serata). Overtime, così, senza un senso logico Milano, che ha comandato per tutta la partita, che è stata ad un passo dal baratro, va ai supplementari.

C'è M-A-L-C-O-L-M

Saltano gli schemi, sembra un match di pugilato dove i due pugili smettono di difendere e si attaccano come se fosse una rissa a bar, tripla di Delaney, tripla di DiBartolomeo, Punter porta sul +2 i suoi ma tripla del Chacho. Wilbekin è un campione, è uno che questi momenti li sa vivere e riesce per l'ennesima volta a bucare la prima linea difensiva ed andare in lunetta, 85-84 Maccabi a 18". Milano sta perdendo, in una partita che l'ha vista comandare sempre, è sotto e ha un solo colpo. Quel colpo lo deve sparare Malcolm Delaney, non stava bene prima della palla a due, ha giocato a lampi, incostante e a tratti un po' fuori dalla partita, ma è a Milano per questi momenti e, proprio come contro lo Zalgiris, non ha fallito. Fade-Away da campione, da uno che "Sono qui per questo!" o citando un calciatore portoghese "Yo estoy aquì". Milano vince e mostra i volti del sollievo e della malizia.

COMMENTO

Una sconfitta ieri sarebbe stata, specie per l'andamento della partita, devastante. Non solo per il record ma psicologicamente per come è stata giocata, invece questo referto rosa tuona nell'Eurolega e mette in ombra quello giallo contro la Stella Rossa: Milano non scherza. L'Olimpia torna a vincere su un campo ostico dopo 33 anni, lo fa nella maniera più rocambolesca, e a tratti surreale possibile, lo fa di carattere, di grinta e di quel talento che aveva tanto bisogno. Non l'ho citato prima ma la prestazion di Kyle Hines messa in scena ieri deve essere il simbolo di questa squadra con 
Adesso arrivano al Forum Alba Berlino e Panathinaikos, non sono amessi errori dopo questa vittoria che ha dato a Milano quel soffio di vento per tornare a navigare nell'Europega che conta e, si spera, con un volto solo: quello della DESIDERIO lo stesso che spingeva Gemini ad usurpare il trono di Atene e governare sulla Terra.

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