Round Olimpia: Milano è tornata sulla mappa, adesso il difficile!

I biancorossi chiudono al 3° posto una formidabile stagione di Eurolega che l'ha rimessa sulla mappa, adesso l'obiettivo è restarci.

Scritto da FMB  | 
Marco Brondi / Ciamillo-Castoria

I biancorossi chiudono al 3° posto una formidabile stagione di Eurolega che l'ha rimessa sulla mappa, adesso l'obiettivo è restarci.

Nello sport non esiste l'accontentarsi, non esiste il “ma si dai, va bene così” soprattutto se sei agonista fino al midollo o, come nel caso di Milano alle recenti Final Four, entri da “underdog” e te la giochi fino alla sirena. L'Olimpia è stata fantastica ed il 3° posto, per quanto onorevole a premiare una grande campagna europea, va stretto soprattutto per una semifinale da applausi a scena aperta.

Milano ha giocato alla pari col Barcellona spaventandolo, ha giocato un 2° tempo a livello difensivo scientifico e, come spesso accade in questo sport, una giocata ha fatto la differenza: Messina aveva l'uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto perché Kevin Punter in quel momento era “on fire”. Ha sbagliato la tripla e Cory Higgins ha ricordato a tutti di essere ancora LA migliore guardia d'Europa. Bravo lui. Nulla da recriminare. 
Milano è arrivata a giocarsi la finale malgrado un Malcolm Delaney stordito (sentiva troppo la partita e ha giocato col freno a mano tirato) e un Sergio Rodriguez sottotono.

La finale 3°/4° posto trova il tempo che trova ma fa onore all'Olimpia l'averla giocata e l'averla voluta vincere. Un segnale importante per il futuro che, come detto da coach Messina alla mia domanda, incoraggia e fa ben sperare.

L'Olimpia è una SQUADRA con idee, gioco, identità, personalità e CARATTERE da grande.

Il futuro 

Messina lo ha detto fino allo sfinimento, questo non deve essere il traguardo di un percorso ma la partenza per affermare un progetto che al 1° VERO anno ha portato per ora 2 trofei ed una medaglia di bronzo in attesa di capire come si evolverà la situazione nei Playoffs LBA. 

L'Efes perderà per l'NBA l'eroe di questi due anni, Vasa Micic, lo Zenit San Pietroburgo, capito che può stare ad alto livello, vuole fare sul serio (sembra molto vicino l'accordo con Jordan Loyd), i catalani grandi sconfitti domenica faranno i loro conti e cercheranno innesti mirati (Jokubaitis?), il CSKA qualcosa farà come sempre e Milano, dopo il forte messaggio mandato questa stagione, DEVE fare la differenza perché è IL MOMENTO.

I nodi da sciogliere ed IL pericolo NBA

Kevin Punter. L'ex Virtus Bologna si è rivelata una scommessa vinta alla grande entrando con merito nella Top 5 guardi d'Europa, un Punter che adesso (avendo contratto triennale) vuole battere cassa e attende risposte da una Milano che ha già messo le mani su Thomas Walkup. Roll molto probabilmente saluterà (ecco perché Walkup), Jeff Brooks sembrerebbe già indirizzato verso la Laguna e, forse l'addio più sanguinoso, Vlado Micov è ai saluti. 

Anche i muri sanno che Nicolò Melli e Stefano Tonut sono gli obiettivi primari di Messina ma attenzione al pericolo NBA che aleggia attorno al miglior giocatore dei biancorossi: Shavon Shields!
Le gesta del danese sono ben conosciute dall'altra parte dell'oceano con alcune squadre che hanno il nome ben scritto in cima alla loro lista dei desideri, il fascino NBA è irresistibile ma Shields e Milano hanno una missione da compiere e, come nel caso di Micic, si spera possa rinviare un appuntamento che ha dimostrato di meritare

COMMENTO

Il primo passo è stato fatto, gli elementi e le condizioni per rinnovare e migliorare quello fatto in Europa ci sono tutti, spetta al P.O.B.O fare le mosse giuste con la speranza tra un anno di ritrovare Milano al grande ballo e non chiedergli cosa si prova da “Underdog” ma cosa si prova a tornare ad essere i “New York Yankees” (espressione usata negli States per indicare il favorito per antonomasia, riferita alla "Murderers Row" di fine anni 20)

 

 


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