Hard Drive Team 2019/20: San Antonio Spurs

La squadra che da più stagioni consecutive arriva alla post season, anche contro i pronostici, come riuscirà a stupirci quest’anno? Ci occupiamo oggi dei San Antonio Spurs. E’ dalla stagione 1997/98, fate voi i conti, che nella Western Conference i posti per i playoffs sono praticamente sette già da inizio anno. Perchè uno sembra essere riservato ai San Antonio Spurs, praticamente d’ufficio. E, possiamo dire senza alcun dubbio, anche in stagioni in cui la franchigia del Texas non sembrerebbe avere le risorse per ambire a tale risultato. Compresa la scorsa. Con un roster da costruire, con all’interno giocatori criticati da più parti, se non addirittura non considerati, gli Spurs hanno chiuso con un record di 48-34, ed hanno giocato un primo turno con grande carattere contro i Nuggets, perso a gara 7. Che cosa ci si deve aspettare da San Antonio questa stagione è il solito mistero. Come ogni anno ci sono gli scettici pronti a celebrare l’esclusione dei neroargento dalla post season con bottiglie di champagne, ed il perché è misterioso. Ma sappiamo bene scommettere contro il binomio Spurs/playoffs è parecchio rischioso. Di sicuro si sta pensando al futuro della franchigia, con giocatori giovani, che vengono fatti crescere alla loro maniera, e che tendono a salire di colpi stagione dopo stagione. Poi su punta su veterani che hanno un determinato status per aiutare i giovani, e per essere comunque competitivi. Questo mix sta funzionando ma fino ad un certo punto. Perchè i giovani per poter ambire a giocare quando farà più caldo, dovranno crescere parecchio, diventando sempre più protagonisti. Questa è la nuova missione della squadra della città di Forte Alamo. COACH: Io dovrei scrivere qualcosa di nuovo e intelligente su Gregg Popovich. Quell’uomo che è da più di un ventennio, altro calcolo che lascio a voi che leggete, su questa panchina. Ha un roster che dovrebbe piacergli allenare. Vediamo chi sarà il prossimo a maturare cestisticamente. CONFERMATI: Iniziamo da LaMarcus Aldridge, che ha giocato una stagione meno voluminosa da un punto di vista delle statistiche, ma più sicura come leadership e determinazione in campo. Ci sarebbe bisogno del giocatore visto a Portland qualche stagione fa. DeMar DeRozan ha giocato una prima stagione sotto coach Popovich sopra le aspettative. Meno realizzatore, più presente in altre fasi del gioco. E’ chiaro cosa si vuole da lui in questa organizzazione, spetta a lui continuare in tal senso. Rudy Gay da quando è arrivato agli Spurs, sembra aver ritrovato verve e voglia di giocare con impegno. Sta praticamente diventando un pretoriano del coach, ripagandone la fiducia. Patty Mills invece è un pretoriano del coach. Giocatore di una continuità incredibile, ogni gioca per come ci si aspetta, sempre con elevato rendimento. Da Jakob Poeltl ci si aspettava qualcosa di più. Ha pagato lo scotto dell’arrivare in un sistema che non ti perdona niente. Ma attenzione alle risorse dell’austriaco, ed al fatto che piace tanto al coaching staff. Risorse che Bryn Forbes ha tirato fuori la scorsa stagione. Starting five fisso, affidabilità in campo notevole, si è guadagnato ogni minuto giocato. Può solo continuare su questa strada. Marco Belinelli è tornato in Texas Veterano con punti nelle mani, tiro per aprire le difese, voce nello spogliatoio ed in campo. Può ancora dare e ricevere tanto qui. Derrick White è un altro di quei giocatori che hanno saputo aspettare, ascoltando i consigli, e che hanno avuto spazio e minuti per emergere. E in questa stagione non potrà che migliorare. Lonnie Walker IV viene da una stagione, da rookie, giocata poco causa anche problema fisico occorsogli durante la pre season. Talentuosa guardia, se capace di attendere il suo turno potrebbe rivelarsi un giocatore da rotazione. E sono curioso di vedere che lavoro è stato fatto su Chimezie Metu, lungo con grande fisico, che è quello che un po' manca in questo roster, e che potrebbe tornare utile per volontà e cattiveria. NUOVI ARRIVI: DeMarre Carroll trova una nuova squadra, ma, se possibile, ritrova un coach di sistema, il maestro di quello che lo ha fatto emergere nella lega. Sono curioso di vedere che tipo di apporto porterà a questa squadra. Trey Lyles è un giocatore che sembra aver già dato il meglio in questa lega. Ma attenzione alla capacità di coach Popovich di rigenerare chi sembra in caduta verticale. E Lyles è un giocatore che ha fisico e tiro interessante, se dovesse ritrovarsi. Dal draft arrivano in maglia Spurs nell’ordine: #19 Luka Samanic, #29 Keldon Johnson, #49 Quinndary Weatherspoon. La gavetta sarà lunga e piena di fatiche, Samanic e Johnson potrebbero anche trovare qualche minuto in campo, se gli infortuni dovessero metterci lo zampino. Ma per diventare giocatori da Spurs arrivando dal draft, devi dimostrare determinate cose, che non sembrano essere, per ora, nelle loro corde. DUE PAROLE SU: Le spendiamo su Dejounte Murray. Giusto un anno fa un terribile infortunio gli ha fatto perdere quella che doveva essere la stagione della consacrazione, dopo che si era guadagnato i galloni di starter sul finire dell’annata 2017/18. Aveva la fiducia di tutti, soprattutto del suo coach. Deve ripartire da quel momento, e riprendersi gli Spurs. In tanti in questa squadra credono sia l’uomo giusto al posto giusto. PCT. PLAYOFFS: 55%- Io appartengo a quelli che contro gli Spurs non scommette. Poi chiaro che potrebbe essere una stagione molto difficile. Oppure, se tutto dovesse funzionare alla maniera Popovichiana, potrebbe essere una stagione bellissima.

Arrivederci a domani con gli Indiana Pacers


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