Gallinari avanti così ma che succede a Belinelli?

La stagione NBA è iniziata da neanche un mese ma abbiamo voluto dare un'occhiata al rendimento degli azzurri reduci dal Mondiale in Cina con Danilo Gallinari (31 anni) che brilla ad Oklahoma City e un Marco Belinelli (33 anni) che fatica a trovare il ritmo.

GALLINARI

Estate turbolenta per il Gallo dopo l'ottima annata con i Clippers, la trade shock del 6 luglio che lo ha visto fare i bagali per Oklahoma City, la travagliata preparazione per il Mondiale giocato poi molto bene malgrado la delusione.
Danilo ha iniziato questa stagione NBA proprio da dove aveva lasciato la scorsa, 19.0 punti di media (45% dal campo) in queste prime 10 partite col Season-High di 28 nel successo contro Philadelphia dopo un tempo supplementare dove l'ex Knicks ha lasciato il segno.

I Thunder non sono più la "squadra di" con un giocatore di riferimento su tutti ma, malgrado l'assenza di vere superstars, coach Billy Donovan sta tirando fuori il meglio da un gruppo di qualità che ha molta voglia di farsi vedere e dimostrare quel valore; Shai-Gilgeous Alexander (21 anni) sta confermando e miglorando quello visto di buono nella sua annata rookie, sorprende l'attitudi con cui Chris Paul (34 anni) ha iniziato questa stagione dopo esser stato scaricato dai Rockets, Steven Adams (26 anni) è semre la solita certezza e per Danilo è l'ambienet giusto per potersi ritaliare il suo spazio. Di fatto gli ex Clippers sono i traino di questi Thunder.

Ricordando che sia il Gallo che CP3 potrebbero non finire la stagione nell'Oklahoma, Danilo è all'ultimo anno di contratto ($22 milioni) mentre il PG di Wake Forest ha $38 milioni in questa, $41 milioni nella prossima garantiti e poi $44 milioni di "Player Option", troppo per una franchigia come OKC che vuole sgonfiare il salary cap e ripartire.
Spesso chiedete quale sia l'opzione igliore per il Gallo e la risposta è OKC, ha iniziato bene, è in fiducia, son pur sempre $22 milioni e l'opportunità di entrare in Free-Agency con un signor biglietto da visita magari per qualche contender.

BELINELLI

Col Beli è sempre prendere o lasciare, ha faticato con la maglia azzurra ai Mondiali colpa anche un sistema che non lo ha mai premiato o sfruttato al meglio le sue qualità, lui ci ha messo anche del suo ma (come scritto più e più volte) non merita la crocefissione per quello accaduto in Cina specie contro la Spagna.
Inizio di stagione NBA non semplice per l'ex Kings, Marco sta faticando a trovare ritmo e anche i numeri parlano chiaro: 4.5 punti di media in 17' di utilizzo, 23% dal campo con una media di 6.0 tiri presi, 28% da 3 (10/39) ed il season-high dopo 10 partite recita 9 punti...se andiamo a rapportare questi numeri con le prime 10 della passata stagione si nota che il Beli era andato in doppia-cifra a referto ben 6 volte tirando un totale di 15/47 da 3.

Beli paga anche una squadra che oggi sta confermando i timori della vigilia, il duo DeRozan-Aldridge è quello che è nel bene e nel male, il resto arranca aspettando che Dejounte Murray (23 anni) possa trovare continuità, soprattutto il reparto guardie è molto affollato e quindi per Belinelli, rispetto l'anno scorso dove Murray era KO, quei minuti a disposizione sono fondamentali per massimizzare il suo contributo visto la concorrenza (Mills, Forbes, White, Murray).

Non stiamo parlando di un giocatore totalmente fuori forma e preoccupante come lo è il povero Gigi Datome al Fener, ectoplasma del giocatore di qualche anno fa, lo stesso Marco ha confermato di stare bene però contando i fattori citati pima non è una situazione idilliaca per un giocatore come lui che ha bisogno minuti e possessi per accendersi.

Ricordiamoci che si trova nell'ultimo anno del suo contratto con i nero-argento ($5 milioni), non ha opzioni per la prossima stagione e le sirene dell'Europa, soprattutto nostrane (Olimpia & Virtus Bologna), timidamente si fanno sentire ed attenzione alla Dead-Line se gli speroni non dovessero cambiare spartito...