NFL Friday Night Lights #11: Tom Brady contro il Football moderno!

In un'intervista televisiva, l'ex leggenda Pats&Bucs spara a zero contro lo stato attuale della Lega e del Football Americano

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

In un'intervista televisiva, l'ex leggenda di New England e Tampa spara a zero contro lo stato attuale della Lega e del Football Americano

Nella settimana di Thanksgiving (ieri W comode per Niners e Cowboys contro Seahawks e Commanders e sorprendente crollo interno dei Lions contro i Packers), han fatto rumore le dichiarazioni di un grande ex del gioco come Tom Brady. Intervistato da Stephen A Smith nel corso del suo Show, l'ex Fenomeno californiano ha sparato a zero contro lo stato attuale del gioco. 

Credo ci sia molta mediocrità nella NFL odierna. Non vedo l'eccellenza che era presente in passato. Non credo che il livello di coaching sia lo stesso di anni fa, che lo sviluppo dei giovani giocatori sia sullo stesso piano di in una volta e che gli schemi siano così buoni come quelli passati (...). Non credo che il prodotto offerto attualmente sia a livello generale migliore di quanto in passato

Ma a cosa si riferisce l'ex QB dei Patriots e Bucs con dichiarazioni simili? Il riferimento è, in particolare, a come le regole del gioco siano state adattate a parametri diversi rispetto al passato, proponendo quindi schemi di gioco e preparazioni differenti rispetto ad una visione più tradizionale del gioco. 

Con le regole attuali, ogni placcaggio di Ray Lewis, Ronnie Lott o Rodney Harrison (tre Hall of Famer ma allo stesso tempo tre dei più temibili difensori degli anni 80-90-00, ndF) sarebbe una penalità e invece che insegnare a proteggere i giocatori dai placcaggi si vietano quelli pericolosi

Analisi dei fattori

Al di là del discorso "Good old days/Si stava meglio prima" sempre in canna a chi ha fatto parte del gioco una volta e ora è magari a fare il commentatore sportivo (e infatti tutti gli opinionisti ex giocatori si sono schierati dalla parte del #12), la NFL ha adottato modifiche alle regole del gioco per cercare di venire incontro a quella che è la realtà attuale.

Il gioco più fisico, meno spettacolare, ground&pound (difesa e corse), con meno punti di una volta, andava forse bene anni fa ma è meno proponibile per la società moderna. 

In particolare:

  • Fattore "Fisico". La NFL ha capito che il fattore "violenza" in un gioco è qualcosa che viene MOLTO più considerato, al giorno d'oggi, dai genitori che devono scegliere quale sport far fare ai loro figli. Sono sostanzialmente più consapevoli dei rischi che si corrono a giocare a Football (rispetto agli “innocui” Basket o Baseball). Di qui la necessità di proporre una versione "meno pericolosa" del gioco prevedendo penalità per placcaggi di un certo tipo che, una volta, erano invece permessi.
     
  • Fattore "Spettacolo". Come dice un vecchio detto “l'attacco fa vendere i biglietti e la difesa fa vincere i campionati”. Alla NFL interessa la prima parte della frase. Quindi tutte le modifiche del gioco vanno nella direzione di garantire partite con più touchdown e con punteggi alti. Di qui tutta una serie di accorgimenti che hanno reso la vita ai difensori ancora più difficile (si pensi ai defensive back che devono difendere sui ricevitori con la tagliola della "passing interference" molto più presente di una volta).
     
  • Fattore "Quarterback". I Quarterback sono le stelle, i registi, i leader, i più pagati giocatori della squadra. Nessuno vuole che un Mahomes o un Lamar Jackson si faccia male perchè il pubblico vuole vedere giocare loro. E quindi, sulla falsa riga di quanto detto sopra, gli stessi sono praticamente intoccabili (rispetto agli standard precedenti).

Quello che la MLB ha fatto nel Baseball accorciando le partite (riducendo i tempi fra lancio e lancio e limitando i cambi di giocatori) per venire incontro ad un pubblico meno voglioso di stare più di due e ore e mezzo a vedere il match (con ottimi risultati in quest'ultima stagione 2023) o quello che ha fatto la NHL in fase di sicurezza per un gioco altrettanto violento come l'Hockey è stato preso come spunto dalla NFL che, quindi, si è semplicemente adattata ai tempi.

Seguo personalmente il football da quasi vent'anni e il giudizio di Brady sulla questione è, seppur corretto nel merito, un filo ipocrita. Se è pur vero quello che dice è altrettanto vero che proprio quelle regole gli hanno permesso di arrivare sano e salvo ai 43 anni di età in quella forma. La dieta, il sonno, la preparazione fisica e mentale possono aiutare ad andare in là con la carriera ma niente possono contro placcaggi durissimi, infortuni dati dagli stessi, commozioni celebrali subite in fase di gioco (Brady, ricordiamo si è rotto “solo” un crociato in carriera).

Proprio quelle modifiche che critica lo hanno "protetto" negli ultimi (almeno dieci) anni di carriera, dandogli la possibilità di riempirsi le dita di Anelli. 

E forse questo Brady avrebbe dovuto sottolinearlo


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