C'era una volta O.J Mayo, dimenticato dall'NBA

Scritto da FMB  | 
Non ho preso un colpo di sole o sono rientrato da una serata tardi ubriaco perché scrivere su O.J Mayo al 1° d'agosto i dubbi verrebbero però da una discussione con un amico mi è venuto in mente propruo l'ex USC e la sua carriera. Col nostro Fabio G discutevo di Josh Gordon, il talentuoso ricevitore oggi sotto contratto con i New England Patriots ma col futuro incerto visto che a metà della passata stagione, di sua spontanea volontà, ha lasciato la franchigia per tornare a combattere i vecchi demoni (tossicodipendenza), si scoprì poi che il giocatore era stato beccato pieno come un uovo durante un test e quindi di comune accordo con i Patriots lasciò la squadra ma ciò non gli consentì di evitare la squalifica a tempo indeterminato...ricordando che aveva già scontato un anno di squalifica per qualche canna di troppo Oggi Josh sembra essere finalmente sulla retta via, si è allenato privatamente con Tom Brady frequentandolo anche fuori dal campo, i Patriots attendono di capire cosa deciderà la Lega, in caso favorevole Gordon potrà tornare a giocare con i Patriots da protagonista sennò tanti cari saluti. Gordon ha una chance di poter restare in NFL, una chance che O.J Mayo pare non abbia più.

Ve lo ricordate?

Terza scelta assoluta al Draft del 2008 dietro a Derrick Rose e Michael Beasley, scelto da Minnesota ma girato la notte del Draft ai Memphis Grizzlies, giocatore two-way con mano rovente, piazza ben sette 30elli nella stagione da matricola e chiuderà 2° nel R.O.Y alle spalle dell'inarrivabile D-Rose oltre ad essere inserito nell'NBA All-Rookie First Team (2009). Mayo giocherà un'altra stagione a Memphis per poi finire a Dallas dove sembrava aver trovato la sua dimensione, gioca una buona stagione da 15,3 punti col 44% dal campo ma dura giusto quella stagione, declina la Team-Option e da Free-Agent firma con i Milwaukee Bucks un contratto da 3 anni per $24 milioni. Nella prima stagione gioca solo 52 partite perché non era in condizione, si presentò totalmente fuori forma, nella seconda gioca la sua miglior annata da PRO con 17,5 punti di media col 45% dal campo in 38' di utlizzo e nell'ultima stagione (2015/16) Mayo resta fuori tutta la seconda parte per un misterioso infortunio alla caviglia...il preludio a quello che poi sarebbe successo a fine stagione. Il 1° luglio 2016 Ovinton J’Anthony Mayo viene squalificato dall'NBA per l'ennesima violazione dei termini del regolamento antidroga condiviso da Association e sindacato giocatori togliendo il primato a Chris Andersen aka Birdman, il primo ad essere squalificato per quel motivo (2006). Nella sua stagione da sophomore fu sospeso 10 giornate (con multa da $400k) per doping che lui giustificò dicendo che beveva troppe energy drink, la squalifica del 2016 invece non fu per doping ma per assunzione di droghe pesanti. La pena fu il bando per 2 anni con reinserimento nella stagione 2018/19...reinserimento che poi non accadde o meglio, oggi non è nel radar NBA. Infatti Mayo finirà prima in Porto Rico presso l'Atléticos de San Germán dove giocò 18 partite con 13 punti di media, poi in Taiwan con i Dacin Tigers ed attualmente in Cina con lo Hunan Yongsheng Basketball Club. https://www.youtube.com/watch?v=QXMNbuFbmEk Mayo oggi ha 31 anni, nella sua carriera NBA ha giocato 547 partite in 8 anni viaggiando a 13,8 punti di media con career-high di 40 punti (due volte), ha guadagnato $45 milioni di cui $568 mila spesi in multe ed il suo futuro sembra esser segnato nel campionato cinese o comunque NON in NBA. Dalla Cina raccontano di un bravo ragazzo, si allena, si tiene in forma, condivide, aiuta e va d'accordo con i compagni cosa non sempre avvenuta e noi ne sappiamo qualcosa visto che ruppe la mascella durante un allenamento a Daniel Hackett quando giocavano insieme ai tempi di USC, un Mayo che ha occhi solo per il titolo cinese e non pensa a quell'NBA che sembra averlo abbandonato definitivamente. Chi è causa del suo mal pinga solo se stesso e da questo Mayo non scappa però è un peccato che nessuno abbia voluto provare a riprenderlo: giocatore tosto, di personalità, ottimo arsenale offensivo una sorta di Kyrie Irving con meno ball-handing ma più verticalità, buon difensore sulla palla con un tiro da 3 da rispettare, perfetto dalla panchina come nella sua avventura ai Bucks sotto Jason Kidd.

Se ve lo state chiedendo, ecco come è oggi O.J Mayo


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