Round Olimpia (#8), le considerazioni dopo la sconfitta a Kaunas
Quarto KO consecutivo per gli uomini di Messina che confermano le difficoltà del momento: servono cambi radicali
Marco Brondi
Quarto KO consecutivo per gli uomini di Messina che confermano le difficoltà del momento: servono cambi radicali.
L'Olimpia Milano incappa nella quarta sconfitta consecutiva nella sua campagna di Eurolega, il record recita 3-5, l'infermeria non si svuota e i problemi per coach Messina diventano sempre più importanti. A Kaunas la squadra ha mostrato ancora le difficoltà vissute contro la Virtus che andiamo ad analizzare in punti
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Paura di attaccare: Questa squadra in attacco è il manifesto dell'insicurezza, della sfiducia e della paura. Cosa che le squadre avversarie sanno, percepiscono in campo e poi sfruttano al meglio. Anche lo Zalgiris, come la Virtus al Forum, non ha giocato una partita mostruosa ma semplicemente a lasciato che i biancorossi facessero “pentole e coperchi” in attacco per poi punirli alla distanza. La sensazione e che è ogni giocatore, eccetto Pangos e Mitrou-Long, ragioni tipo “No, non sarò io a sbagliare il tiro” e quindi rinuncia.
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Pangos & Davis, ultimatum? No ma sveglia!: i tifosi dell'Olimpia, noti per la loro pazienza e saggezza, hanno decretato che il canadese è LA CUASA DI TUTTI I MALI e quindi IL bersaglio. Le parole di coach Messina nel post-partita suonano da ultimatum verso il canadese e Brandon Davies: “Lui e Brandon Davies sono stati i giocatori sui quali abbiamo puntato di più in estate. Sono giocatori che io ho portato a Milano, io li ho scelti e voluti. Adesso stanno faticando ed è nostro dovere aiutarli a ritrovarsi. Ma come sempre succede nella vita quando sei in difficoltà devi aiutarti prima di tutto da solo. Ed è quello che mi aspetto facciano loro. Che si aiutino da solo”. Tradotto: sveglia che inizia a farsi una certa. Pangos è un playmaker di distribuzione, NON È MIKE JAMES (altro bersaglio storico dei tifosi biancorossi) che può realizzare 30 punti in un amen, oggi l'attacco di Milano non c'è ed il canadese si trova a coprire un ruolo non suo causa anche un Davies irriconoscibile che non aiuta la causa.
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Il vero problema, Hall: Devon è cotto. Sarà che non si è fermato un momento dalla Pre-Season, sarà che è stato spremuto molto come playmaker (che non è il suo ruolo), ma l'ex Bamberg oggi è nocivo per Milano. Ieri a Kaunas 8 punti, 2/11 dal campo con 2/9 da 3 con almeno 4 triple in ritmo sbagliate. Roba che se ne mette una (quella sul -4 a 6' dalla fine del match) poi la partita poteva rendersi più intrigante. Ci si aspettava da Hall uno step in più dopo la bella stagione scorsa, oggi non c'è e il giocatore ha bisogno di resettarsi un secondo.
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San Nazareth: questo è Mitrou-Long. Migliore in campo per distacco a Kaunas per personalità ed efficacia. Questo è il giocatore che Messina voleva ed è il giocatore che sta emergendo partita dopo partita. È quello che serve a questa Milano in questo momento, lui lo sa, lo ha capito. Ecco, magari migliorare in difesa perché 3 falli in un quarto poi condizionano lui, squadra e partita.
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TLC: questione di ore e Milano annuncerà l'innesto del francese ex NBA Timothé Luwawu-Cabarrot. Non spendi un visto, 3&D puro, atletico, dinamico, signor difensore, ha dimostrato con i colori della Nazionale che sa stare in campo anche in ambito FIBA e punti nelle mani ce li ha. Un acquisto accurato, però bisogna vedere come si amalgama in questa Olimpia contando che verrà inserito in una situazione di emergenza. È la risposta ai problemi? No. È una toppa della disperazione? No. Però è quel giocatore che serve adesso a Messina anche perché Thomas è sempre più fuori che dentro a questa squadra e ricopre un ruolo troppo importante.
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P.O.B.O, fai sto azzardo! Non lo farà mai eh perché Giordano Bortolani, anche se sotto contratto fino al 2025, non vestirà mai la maglia dell'Olimpia Milano però in questo momento un colpo shock "di pancia" è quello che serve a Messina, alla squadra e all'ambiente che, da prassi, ha già alzato bandiera bianca sulla stagione.
Tonut è KO e Alviti giusto ieri a Kaunas è stato riesumato per disperazione, Shields lo si rivedrà forse a marzo, Baron è un tiratore e tranne Mitrou-Long non c'è UN giocatore che crea vantaggi vantando un vasto arsenale offensivo: Bortolani sarebbe la scintilla di cui questa squadra ha bisogno.
Giocatore del vivaio Olimpia, è uno dei migliori prospetti italiani, ha voglia di giocare e mostrare il suo valore su palcoscenici importanti e farlo “a casa sua” sarebbe in incentivo in più. Inoltre i tifosi, in questo momento, non hanno un giocatore simbolo al quale ancorarsi visto che li hanno segati tutti.
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