Final Eight Coppa Italia 2019: le pagelle del Doc
Si è conclusa con la vittoria della Vanoli Cremona la Final Eight di Coppa Italia, ecco le nostre pagelle finali delle partecipanti alla competizione.
Il secondo trofeo della stagione va ad una Vanoli Cremona ormai solida realtà della nostra pallacanestro. La squadra di coach Meo Sacchetti ha superato a pieni voti l’esame di metà stagione, e come in tutti gli esami ci sono promossi e bocciati. Eccovi le nostre pagelle delle otto partecipanti alle Final Eight di Coppa Italia.Vanoli Cremona - 10 e Lode: Cremona ha vinto e, soprattutto, convinto tutti. Adesso non è più una sorpresa, ma è ufficialmente diventata una contender, ed anche seria, per quando farà decisamente più caldo. Nelle tre partite giocate a Firenze ha sempre imposto il suo gioco alle avversarie, senza mai preoccuparsi di chi si è trovata contro, forzando pochissimo e trovando punti da tanti giocatori. Il menù della casa. Se a questo ci aggiungiamo anche la difesa fatta vedere, allora si può dire che siamo di fronte alla nascita di una grande squadra. E poi cosa dire di quel ragazzino nuovo con il #7….
Happy Casa Brindisi - 9,5: E’ mancata solo la zampata finale ad un altra squadra che si è confermata altra vera realtà del nostro basket. In finale ha pagato il fatto di avere un roster decisamente meno profondo rispetto ai rivali, per cui alcuni giocatori fondamentali nelle due vittorie, non hanno reso per quello che potevano. Di sicuro i ragazzi di coach Vitucci escono rafforzati da queste Final Eight, con la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno.
Segafredo Virtus Bologna- 8,5: La vittoria contro Milano ha fatto capire che questo gruppo ha talento e possibilità per poter ambire a raggiungere posizioni più elevate rispetto a quella occupata attualmente. Da qui deve ripartire coach Sacripanti. La sconfitta contro Cremona fa capire che quando Bologna gioca senza “garra” prende parziali da cui rialzarsi diventa difficile. Di sicuro sono state delle Final Eight positive, un punto di partenza per poter proseguire la stagione.Banco di Sardegna Sassari - 7,5: Per Sassari era una Coppa Italia piena di aspettative. Squadra per talento, e budget, inferiore a poche, con troppi problemi al suo interno, oltre a quelli legati agli infortuni, culminati con il cambio di coach subito prima dell’evento. La vittoria contro Venezia, per come è arrivata ha fatto capire che, come si pensava, non sono esattamente tecnici i problemi della Dinamo. Contro Brindisi sono usciti, invece, i soliti drammi sportivo-caratteriali di quando le cose non girano bene per alcuni. Queste Final Eight sono state uno spaccato della stagione di Sassari, alti e bassi che non possono ripresentarsi troppe volte da qui alla fine della stagione regolare.
Sidigas Avellino - 5: Le Final Eight sono durate tre quarti per Avellino. Poi nell’ ultimo periodo del quarto di finale la Scandone ha deciso di prendersi una pausa, che è durata un pochino troppo. E così è arrivata una cocente eliminazione, che si spera non abbia ripercussioni su un ambiente già nell’occhio del ciclone per altri motivi. E qualche infortunio, anche importante, non deve essere una scusante.Openjobmetis Varese - 4,5: Come la temperatura di Mosca nelle previsioni del tempo degli anni 70: non pervenuta. Troppo molle per essere vera, in alcuni giocatori chiave. Che il momento non fosse dei migliori per la banda di coach Caja era abbastanza preventivabile, ma arrendersi senza nemmeno provarci no. Non un bel segnale per il proseguio della stagione.
Umana Venezia - 4,5: Sei una delle favorite, sei abbondantemente avanti dopo la metà del terzo periodo, stai anche giocando bene e contro una squadra con qualche problema e poi…..Black out. Totale. Una delle cose che è già costata qualche sconfitta di troppo alla Reyer, ma che questa volta si è materializzata in una semi catastrofe sportiva. Il bilancio non può che essere negativo, e abbondantemente.
A|X Armani Exchange Milano - 4: Cosa dire. Partiva con i favori del pronostico, sulla carta non avrebbe dovuto avere rivali, malgrado gli infortuni. Invece si è verificata l’unica cosa che avrebbe potuto battere l’armata milanese. La supponenza, che abbatte anche il più forte dei giganti, ed in una competizione ad eliminazione diretta se non stai con la testa sulla partita per 40 minuti alla fine paghi. Non credo che questo avrà ripercussioni sulla stagione dell’Olimpia, di certo un trofeo che era alla portata è andato perso.
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