NBA 2023-24, 5 motivi per seguire la stagione

Con la stagione NBA ormai alle porte, vediamo insieme i cinque maggiori motivi d'interesse per il 2023/24.

Scritto da Valentino Aggio  | 

Con la stagione NBA ormai alle porte, vediamo insieme i cinque maggiori motivi d'interesse per il 2023/24.

Nell'ultimo articolo pre-stagione NBA 2023/24 la redazione di Basketball-Evolution presenterà i cinque motivi d'interesse di quest'anno. Sono molti i temi che ci terranno incollati ai teleschermi nei prossimi mesi: vediamo quali.

Victor Wembanyama

Partiamo da uno dei fenomeni cestistici con più aspettativa negli ultimi anni. È vero, nell'epoca di internet qualsiasi giocatore riceve molto più hype rispetto ad un decennio fa. Nonostante ciò, Victor Wembanyama sembra proprio essere il nuovo fenomeno internazionale della NBA. Scelto alla #1 dai San Antonio Spurs, il gigante francese ha già fatto vedere molte cose interessanti nel corso della pre-season. Certo, i texani non partono di certo per una stagione di vertice, ma tutti gli occhi saranno comunque puntati sul giovane ex-Metropolitans 92.

Antetokounmpo-Lillard: il nuovo dynamic duo

Con la trade tra Milwaukee Bucks, Phoenix Suns e Portland Trail Blazers si è finalmente chiusa la telenovela Damian Lillard. Il nativo di Oakland, dopo 11 stagioni in Oregon, ha optato per il trasferimento nel Wisconsin, alla corte di Giannis Antetokounmpo. La nuovissima coppia di Milwaukee è, di per sé, un motivo d'interesse per questa stagione. Questo è solo l'ultimo tentativo di formazione di un superteam per puntare direttamente all'anello. C'è, ovviamente, molta curiosità: come i due giocheranno insieme, la chimica anche al di fuori del parquet, ma soprattutto se la scommessa del front office porterà al secondo titolo dell'era Antetokounmpo. 

L'ultimo ballo di Golden State?

È ormai da anni che lo diciamo, ma questa stagione potrebbe rappresentare l'ultimo ballo dei Golden State Warriors, almeno con questo core. Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green stanno man mano finendo le energie, dato che sono tutti ben al di sopra dei 30 anni d'età. Già negli scorsi playoff, quando sono stati annichiliti dai Los Angeles Lakers, si è parlato di “fine della dinastia”. Questo è vero, in un certo senso: Golden State, indipendentemente dalla stagione regolare, ha sempre ben figurato ai playoff. Il 2023/24 probabilmente sarà l'ultima chance per essere competitivi: sarà importante anche vedere se e come si integrerà Chris Paul all'interno del sistema di gioco di Steve Kerr.

I nuovi Phoenix Suns da “tutto o niente”

A proposito di superteam formati recentemente, come non parlare dei Phoenix Suns. Dopo aver accolto Kevin Durant alla scorsa trade-deadline, la franchigia dell'Arizona si è aggiudicata un altro colpaccio ad inizio estate. Bradley Beal ha lasciato Washington per la prima volta nella sua carriera in cerca di un anello. La squadra è indubbiamente fortissima in attacco, probabilmente senza eguali nella Lega. Ci sono, però, più di qualche perplessità riguardo la fase difensiva. Sarà compito del coaching staff creare un sistema di gioco che permetta di vincere, soprattutto in primavera. 

In-Season Tournament 

Sembra addirittura passato sottotraccia, ma nella stagione NBA 2023/24 debutterà il In-Season Tournament. Il nuovo torneo inter-stagionale ideato da Adam Silver ed il suo staff dovrebbe aumentare l'interesse di squadre, giocatori e fan nella prima parte della stagione regolare. Le 30 franchigie vengono divise in sei gironi da cinque squadre: le otto migliori squadre passeranno poi ai “knockout rounds”, che andranno fino alla finale prevista per il 9 Dicembre. C'è chi definisce questa idea come una trovata geniale e chi come una buffonata di prima categoria: solo il tempo ci saprà dire se la NBA ha avuto ragione o meno. 


 


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