Caruso, la verità sulla Free-Agency: "I Bulls? Li avevo tolti dalla lista"

A livello social l'ex Lakers è il giocatore più in voga ed oggi, con la maglia di Chicago, ha aumentato ancor di più la sua popolarità.

Scritto da FMB  | 
Jeff Haynes / Getty Images

A livello social l'ex Lakers è il giocatore più in voga ed oggi, con la maglia di Chicago, ha aumentato ancor di più la sua popolarità.

Non c'è giorno in cui Alex Caruso non appare sui social, ci saranno almeno 1000 meme che lo ritraggono come un Dio scomodando anche paragoni illustri, soprattutto adesso che veste la maglia di Chicago Bulls scelti in estate malgrado non fossero sulla sua lista.

Ospite al podcast di JJ Redick "The Old Man and the Three" il prodotto di Texas A&M ha svuotato il sacco sulla sua Free-Agency raccontando i retroscena: “Entrando in free agency (primo giorno), non sapevo davvero cosa aspettarmi e non ho sentito molto da nessuna squadra compresi i Laker che poi hanno chiamato verso le 18 facendo la loro offerta - aggiunge - Non era un'offerta che avrei accettato perché sarei stato in grado di ottenere molti più soldi da un'altra squadra...E poi il mio agente mi ha mandato un messaggio e ha detto: 'Ehi, Chicago è interessata'. Non sapevo cosa poteva offrirmi, poi avevano già firmato Lonzo Ball e pensai: 'Ok, quindi Chicago è fuori dalla lista'”.

Il momento della verità

Caruso racconta quale è stato il momento chiave: “Ho parlato al telefono con il GM dei Bulls Artūras Karnišovas e con coach Billy Donovan e il modo in cui stavano parlando di come volevano giocare e di come mi vedevano come giocatore, ho pensato che avessero colto nel segno”.

I Bulls avevano messo sul piatto 4 anni per $37 milioni mentre i Lakers non si sarebbero mossi da un biennale da $15 milioni: “Essenzialmente abbiamo ricevuto quell'offerta, siamo tornati a Los Angeles, abbiamo chiesto ai Lakers se potevano fare lo stesso, hanno detto no anche dopo che gli avevo proposto qualcosa in meno basandomi sempre sull'offerta dei Bulls - aggiunge - Così ho detto ‘Ok, sono pronto per andare a Chicago e iniziare il prossimo capitolo’ È stato grandioso. Penso che sia stata un'ottima decisione per me". 

 


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