Fenerbahce, sconfitta o solida base per un possibile progetto vincente?

Dopo aver perso al Pireo la domanda è lecita sulla squadra di Itoudis: fallimento o una base dalla quale costruire successi nel futuro?

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Dopo aver perso al Pireo la domanda è lecita sulla squadra di Itoudis: fallimento o una base dalla quale costruire successi nel futuro?

Dopo l'annata disastrosa del 2022 (10-18 e stagione chiusa al termine della stagione regolare), il Fener aveva deciso di puntare su un progetto nuovo andando ad individuare in Dimitris Itoudis la figura per costruire una squadra che possa nel giro di pochi anni tornare ad essere tra le contendenti alla vittoria finale del torneo che manca dal 2017-

Fenerbahce, l'ottimo avvio di stagione

L'inizio (10-2) promettente aveva fatto pensare che il percorso di risalita sarebbe potuto essere più breve del previsto, ma l'infortunio di Motley prima, e una chiusura di stagione regolare disastrosa poi(3 vittorie nelle ultime 9) che è coincisa con l'infortunio di Wilbekin hanno fatto sì che i turchi si siano trovati indietro in classifica. Chi vuole vedere nelle prestazioni della squadra turca il bicchiere mezzo vuoto dirà che questa squadra avrebbe dovuto almeno raggiungere le Final Four visto il gioco che ha espresso ad inizio stagione, chi vuole guardare al bicchiere mezzo pieno, invece, dirà che questa è stata una stagione di passaggio nella quale andavano costruite le fondamenta per un futuro in cui competere con le migliori sarà un imperativo non una possibilità. 
La verità è che l'unico grande rimpianto della squadra di Istanbul è quello di non aver avuto la rosa integra per la maggior parte della stagione (ricordiamo anche il lungo stop di Bijelica quasi mai a disposizione) in quanto, senza i vari infortuni arrivare quarti o quinti nella prima fase non sarebbe stato proibitivo. Con sole 2 vittorie in più i turchi avrebbero evitato le 3 big e contro Maccabi o Monaco probabilmente sarebbero stati i favoriti per raggiungere già quest’anno le Final 4.

Fenerbahce, la sanguinosa #8

Così non è stato e i gialloblù nel turno playoff si sono trovati ad affrontare l’Olympiacos. Sono stati degli avversari tosti per Sloukas e compagni dando l'idea soprattutto nelle tre gare centrali di non essere così inferiori come, invece, la classifica poteva fare credere. Ma senza Wilbekin, Bijelica e Booker in campo fare di più era oggettivamente impossibile ed, inoltre, l'Olympiacos aveva un’urgenza di vincere diversa visto il buco nell’acqua fatto a Belgrado l’anno scorso rispetto ad una squadra in ricostruzione. La delusione della sconfitta, infatti, non deve essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza per un gruppo che ha la guida tecnica e il talento adatto per poter creare un progetto vincente già nel medio-breve periodo. L'acquisto di Motley si è rivelato una scommessa vincente in quanto l'ex Lokomotiv Kuban si è dimostrato comunque pronto per la fisicità della massima competizione europea già dal primo anno anche se visto il rendimento altalenante dimostrato nella post-season le possibilità per migliorare ci sono. L' annata di adattamento alla pallacanestro europea dell'altro acquisto americano Carsen Edwards può considerarsi positiva nonostante la mancanza di grandi acuti nel corso dell'anno.

Fenerbahce, il futuro

Gli ottimi segnali mostrati proprio nella serie appena conclusasi dall’ex Celtics fanno pensare che anche lui possa svilupparsi in un giocatore di livello . Avendo seguito qualche anno fa la sua scalata con Purdue nel torneo NCAA, reputo che possa diventare un’altra pedina fondamentale per il futuro della squadra turca. Il colpo Tyler Dorsey (visto il contratto  pluriennale) avvenuto a stagione in corso, può considerarsi il passo fondamentale verso una maggiore competitività nella prossima stagione. 

Dyshawn Pierre e Nigel Hayes-Davis sono i soliti giocatori bivalenti che non possono mancare nelle squadre che puntano in alto e le prestazioni di Marko Guduric dalla panchina (ultimo ad arrendersi in gara 5 dopo una prestazione individuale di altissimo livello) garantiscono una sicurezza che poche squadre hanno a disposizione. Con i contratti di Calathes e Wilbekin non in scadenza se ad Istanbul punteranno sulla continuità di progetto come crediamo, l’eliminazione subita quest'anno potrebbe essere solo il primo capitolo di una storia di successi. La società reagire egregiamente alla stagione fallimentare vissuta con Djordjevic un anno fa. Preso atto del punto da cui si partiva bisogna essere pazienti ed accettare il risultato di un vero e proprio anno 0 che oltre ad essersi rivelato migliore rispetto a quello vissuto dai cugini biancoblu, ha riportato il Fener anche tra le migliori 8 d'Europa.

Prima di chiudere il sipario sulla stagione attuale, resta comunque la sfida domestica nella quale l'obbiettivo sarà sconfiggere l'Efes in campionato lasciandolo senza titoli visto che la coppa non si è giocata. D’altronde alzare il primo trofeo anche se nazionale, della gestione Itoudis potrebbe portare entusiasmo in un ambiente che vuole crescere per tornare ad essere grande.


💬 Commenti