Eurolega 2022/23, i 5 punti del 1° derby di Belgrado: Partizan-Stella Rossa

Atmosfera pazzesca, clima rovente, match bellissimo con finale thriler...e nessuno scontro. Riviviamo una serata storica.

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

Atmosfera pazzesca, clima rovente, match bellissimo con finale thriler...e nessuno scontro. Riviviamo una serata storica.

L’occasione è speciale: nel Round 12 si gioca il primo derby di Belgrado nella storia dell’Eurolega, quindi, noi di Bball Evolution abbiamo pensato di regalarvi un qualcosa di altrettanto speciale. 5 punti sul primo Вечити дерби tra Stella Rossa e Partizan in Eurolega raccontato tramite le parole dal nostro Stefan, che in Serbia ci è nato. 

Cenni storici di una rivalità sul campo e fuori che dura quasi 80 anni

Il derby cestistico per antonomasia, quello più conosciuto per l’odio tra le due tifoserie, quello più violento che viene spesso fermato per oggetti in campo, liti, risse e purtroppo anche per morti e arriva per la prima volta in Eurolega. Le basi di questo scontro sportivo, ma anche ideologico e politico nascono dalla nascita per ogni amante dello sport in Serbia che quando si approccia allo sport ha una scelta fondamentale da fare nella sua vita: Quale tra le due squadre di Belgrado tifare.
La prima opzione è quella di tifare il Partizan squadra nata come polisportiva dell’esercito yugoslavo nel 1945. Il Partizan vive i suoi anni d’oro negli anni 70 quando giocatori come Kicanovic e Dalipagic dominano la scena mondiale ed il Partizan in quegli anni vince 3 campionati yugoslavi (1976,79 e 81) e due coppe Korac (1978 e 1979). Nel 1992 i bianconeri vincono l’unica competizione massima europea vinta da una squadra serba sino ad oggi con un giovane Obradovic in panchina e un giovanissimo Sasha Djordjevic a disegnare basket in campo,i bianconeri vincono la coppa dei campioni 1992 all’ultimo secondo proprio con canestro di quel Sale (questo il soprannome di Djordjevic) che sia da giocatore che da allenatore si toglierà numerose soddisfazioni. Il Partizan ha vinto anche 13 campionati nazionali consecutivi tra il 2002 e il 2014 con Dusko Vujosevic in panchina con cui ha anche raggiunto le F4 di Euroleague nel 2010. Questa è la squadra dove sono cresciuti talenti come Divac, Djordjevic, Danilovic, i sopracitati Kicanovic e Galipagic, ma anche più recentemente i talentuosi Bojan Bogdanovic, Vladimir Lucic e Jan Vesely.

La seconda opzione è la Stella Rossa polisportiva fondata sempre nel 1945 da un gruppo di universitari. La squadra cestistica ha dominato i primi 10 campionati yugoslavi (dal 1946 al 1955) a cui ha partecipato giocando nel campo del piccolo Kalemegdan, parco storico di Belgrado, diventato zona di culto cestistico famosa a livello mondiale per gli appassionati del nostro sport preferito. A livello europeo è l’unica squadra serba ad aver vinto la Coppa delle coppe nel 1974. Dopo molti anni bui e senza successi che hanno portato la squadra a rischiare il fallimento,nel 2015 si apre una nuova era di successi che dura sino ad oggi in questi ultimi 8 anni la Zvezda ha vinto 6 titoli ABA su 7.Gran parte di questi successi si devono all’attuale allenatore del Panatinaikos Dejan Radonjic. I giocatori più illustri della storia biancorossa sono stati Aleksandar Nikolic, Nebojsa Popovic, Peja Stojakovic e più recentemente Nikola Kalinic, Charles Jenkins, Nemanja Bijelica e il simpaticone Bobi Marijanovic.

Queste due polisportive provano un odio l’una contro l’altra che è difficile capire se non si è serbi.Nei balcani lo sport viene vissuto con una morbosità diversa, perdere il derby è simbolo di vergogna e quando si perde vige questa idea che gli ultras se la debbano prendere con i tifosi avversari per vincere la battaglia del tifo. Questo modo altamente aggressivo porta a rendere questi match pieni di passione, ma anche pressione. Questa rivalità che si allarga in tutti gli sport a cui le due polisportive di Belgrado aderiscono, è qualcosa di indescrivibile. Dal risultato del derby sembra dipendano le vite dei giocatori, degli allenatori, dei dirigenti, ma anche dei tifosi.

Spesso le partite vengono sospese perché vengono lanciati oggetti pericolosi in campo, spesso ci sono risse tra le tifoserie prima e dopo le partite e purtroppo spesso gli ultras rendono il tutto ancora più drammatico arrivando ad uccidere coloro che tifano la fazione opposta. Famosissimo è il caso del 1990 in cui per colpa di un razzo fu ucciso un tifoso appena 17enne della Zvezda.

Il pre-partita

In Serbia il basket viene guardato con pari interesse al calcio, anzi, addirittura il basket è forse più popolare e quindi non c’è da stupirsi se prima del match l’emittente Sportklub (detentrice dei diritti dell’Eurolega in Serbia) ha dedicato un prepartita di 2 ore e mezza al primo storico Derby Europeo. Nei giorni pre-partita, inoltre, il Partizan insieme ad Euroleague con un video congiunto su Instagram hanno messo l’accento sull’importanza di un tifo pulito, ma passionale in occasione del primo Derby ULEB tra le due fazioni di Belgrado. Sono stati venduti 600 biglietti ai tifosi della Zvezda mentre i restanti 15.400 posti erano per i tifosi del Partizan che giocava in casa. È stata chiusa per l’occasione l’entrata alla Stark Arena normalmente dedicata ai tifosi biancorossi ed in tal modo per questa volta ci si è potuti concentrare per fortuna sull’aspetto sportivo dello scontro, non rinunciando, però, al tifo passionale che vi documentiamo nei video e nelle immagini che arricchiscono questo articolo speciale dedicato a questo Derby tutto serbo. Le due squadre arrivavano allo scontro diretto in due stati d’animo completamente diversi.

La Stella Rossa aveva iniziato la stagione europea con un pessimo record che recita va 1-6, ma dopo la sconfitta in ABA Liga contro la squadra croata di Zara si è deciso di cambiare allenatore ed ingaggiare Dusko Ivanovic che con 4 vittorie consecutive è riuscito a portare la squadra dall’essere ultima in classifica al poter dire la sua. Discorso completamente opposto per coach Obradovic che dopo aver raggiunto un positivo 4-4 ha perso 3 partite consecutive. Da considerare, inoltre, che le due squadre si sono affrontate In Lega ABA solo 10 giorni prima del derby europeo e a vincere era stata la Stella Rossa in casa sua per 90-74. Obradovic non ha ancora potuto schierare per infortunio né Aleksa AvramovicAlen Smailagic (che ha debuttato proprio giovedì nella partita che vi stiamo per raccontare), ma ha dovuto anche fronteggiare grossi lapsus difensivi da parte dei suoi giocatori. La pressione di far bene era quindi tutta dalla parte del Partizan che avrebbe giocato in casa.

La partita


Inizia meglio il Partizan grazie ad un ottimo Kevin Punter che segna subito 7 punti e recupera 2 palle portando i padroni di casa su un sorprendente 16-4. Anche Lessort (11 punti e 10 rimbalzi) si mostra pronto per battagliare mentre la Stella Rossa fatica a segnare non solo dal campo, ma anche dal tiro libero e il primo quarto finisce sul 20-11 per la squadra casalinga.
Nel secondo quarto gli ospiti iniziano a difendere con efficacia e a segnare in attacco. Petrusev (10 punti con 4/4 dal campo) e Nedovic alimentano la rimonta, mentre i bianconeri si spengono e si vedono recuperare il +9 di fine primo quarto. La Zvezda passa in vantaggio sul 22-24 dopo un’ottima azione difensiva in cui la zona mette in difficoltà Punter che sbaglia passaggio e regala 2 punti facili in transizione ad Hassan Martin.
 Dopo i primi 15 minuti la partita si accende anche offensivamente, Yan Madar (14 punti) segna due canestri dalla media, ai quali Dobric e Petrusev rispondo da dietro l'arco, mentre Martin protegge il pitturato con 2 stoppate importanti. Nedovic nell'ultima azione del primo tempo batte sul tempo sia Papapetrou che Smailagic con una pregevole finta dopo la quale realizza il lay up che porta le due compagini di Belgrado all' intervallo sul 33-40 per la Stella Rossa. Il Partizan nel terzo quarto reagisce con Madar e Punter che finalizzano gli attacchi mentre Lessort protegge la propria area in difesa. Markovic perde stupidamente palla dopo una rimessa concedendo a Madar un facile lay up che nuovamente porta la partita in perfetta parità a quota 44.

I problemi mostrati dal Partizan in difesa in questo avvio di stagione sembrano essere accantonati per una sera e le due squadre concedono al pubblico belgradese una partita equilibrata e godibile. Punter (15 punti,6/12 dal campo) e Nedovic diventano i terminal offensivi principali delle due squadre ed a fine terzo quarto sono già entrambi in doppia cifra. Nell'ultima azione del periodo è, però, Hassan Martin con un canestro di gancio in faccia a Lessort a portare il risultato sul 52-54.  A inizio quarto quarto Exum e Andusic segnano due triple di fila in una serata in cui entrambe le fazioni sentono la partita e pochi tiri dall'arco bucano la retina.  A loro però rispondono Petrusev, autore finalmente di una prestazione positiva e il solito Nedovic. Papapetrou (13 punti con 6/10 dal campo) mette un’altra tripla e riporta il Partizan davanti facendo esplodere la Stark Arena. Si entra nel crunch time sul 67-64  Gli ultimi 4 minuti thriller

Dopo un libero segnato da Lazic, Exum raccoglie un rimbalzo offensivo e mette il risultato sul +4. Successivamente ad una stoppata su Vildoza, capitan Punter segna dalla media portando i suoi sul +6. Sembra poter essere l'inizio dei festeggiamenti per i bianconeri, ma qui si ripresentano i ben conosciuti problemi difensivi e dopo un canestro di Martin,nell’azione successiva i padroni di casa si perdono anche Vildoza che sfrutta il blocco dei compagni e spara la bomba che vale il -1 per gli ospiti. Dopo il time out Papapetrou segna un tiro contestato dalla media a cui rispondere nuovamente l’argentino dall'arco. 73-73 manca 1 minuto e 23 alla fine. Punter manca per 2 volte l'appuntamento con la gloria dalla linea da 3 sbagliando due tiri apertissimi, quindi, si arriva all'ultima azione degli ospiti, Vildoza attira le attenzioni della difesa bianconera su di sé per poi passarla nell'angolo dove c'è Nedovic che fino a quel momento aveva sbagliato tutte le 6 triple tentate, Leday prova il recupero ma è tutto inutile, il tiro della vittoria entra, è 76-73.

Madar prova la tripla della disperazione, ma la sbaglia. Il primo derby serbo in Eurolega va alla Stella Rossa.  A fare la differenza sono stati i dettagli, la squadra di Ivanovic ha fatto 2 assist in più e perso 2 palloni in meno rispetto a quella di Obradovic. Entrambe le squadre hanno tirato male da 3 (19% il Partizan, 25% gli ospiti), il Partizan ha dominato la battaglia dei rimbalzi, ma ha avuto due volte la palla della vittoria nelle mani del suo interprete migliore e la partita è andata persa su quei due tiri sbagliati.

Nedovic: Player of the Game 

Il miglior modo per spiegare cosa significhi vincere queste partite è semplicemente quello di riportare le parole di chi questo derby lo ha deciso. Queste le parole di Nemanja Nedovic dopo la partita

Cosa posso dire, è la migliore emozione di sempre. Battagliare in un’atmosfera come questa è qualcosa di incredibile, ma ero 100% sicuro che avrei segnato l'ultimo tiro, ora bisogna continuare così. Ho sentito dire che saremmo stati il piatto principale del Partizan quindi immagino che non fossimo così saporiti. Sapevamo che se fossimo rimasti attaccati al risultato avremmo avuto la possibilità di vincere e lo abbiamo fatto

Queste le parole dell'ex Olimpia Milano che ha concluso la partita con 20 punti (4/8 da 2, 1/7 da 3 e 9/10 dai liberi),4 assist e 17 di valutazione. Vi proponiamo anche la foto goliardica che ha postato sul suo profilo Instagram poche ore dopo la fine del primo Veciti Derby che offre il nome di Nedovic alla storia.


 


💬 Commenti