NBA Best Moment 2021 scelto da voi: Nets-Bucks (G7)
Riviviamo insieme la semifinale di conference tra Nets e Bucks, che ha visto Kevin Durant fare cose indescrivibili.
Riviviamo insieme la semifinale di conference tra Nets e Bucks, che ha visto Kevin Durant fare cose indescrivibili.
Esattamente quattro giorni fa è uscito sul sito di Basketball-Evolution l'articolo contenente le nominations per il miglior momento del 2021 NBA (che puoi leggere QUI). Con ben il 43% dei voti ha vinto Gara7 disputata il 19 Giugno scorso tra i Brooklyn Nets ed i Milwaukee Bucks, valevole per le semifinali della Eastern Conference. Che dire, voi lettori avete un gran bel gusto! Quella partita è stata certamente il momento più alto della pallacanestro d'oltreoceano per quanto riguarda quest'anno e, come confidatomi da F.M.B. stesso: “Il momento più brutto della mia vita sportiva NBA”. Sono certo che molti appassionati possano sottoscrivere a questa affermazione. Andiamo quindi a vedere cosa ci ha portati a quel tiro strepitoso, in una delle serie più belle e controverse degli ultimi anni.
Atto I: la trade per James Harden
Il 13 Gennaio 2021 viene finalmente ufficializzato lo scambio che porta James Harden dagli Houston Rockets ai Brooklyn Nets, formando così l'ennesimo Big Three della lega con Kevin Durant e Kyrie Irving. L'annuncio arriva proprio nel giorno della stracittadina tra Nets e New York Knicks, che i bianco-neri vincono, portandosi così ad un record di 7-6. Per prendere l'ex MVP, i Nets hanno lasciato andare Jarrett Allen, Caris LeVert, Rodion Kurucs ed alcune scelte di minore importanza. I Nets, che già avevano un signor roster, ora sono a tutti gli effetti dei contender.
Atto II: finale di Regular Season e primo turno di playoff
Dopo una partenza non delle migliori, i Brooklyn Nets riescono comunque a raggiungere il secondo posto nella Eastern Conference con un record di 48-24, dietro solo ai Philadelphia 76ers di Joel Embiid e Ben Simmons (quando ancora giocava, bei ricordi). Molto simile il record dei Milwaukee Bucks, che si presentano al via dei playoff con un record di 46-26 e la terza testa di serie. Mentre per la franchigia si prospetta un re-match delle finali di conference dell'anno prima contro i Miami Heat. Discorso diverso per i newyorkesi, che devo attendere il risultato del play-in tra Boston Celtics e Washington Wizards, vinto poi dai bianco-verdi grazie ad un Jayson Tatum straordinario.
Primo turno che va liscio come l'olio per entrambe le squadre, con i Bucks che spazzano via degli imbarazzanti Heat con un rotondo 4-0 con tanto di imbarazzante 132-98 (+34!) in Gara2. Discorso analogo per Brooklyn, che domina sotto ogni aspetto i Celtics trascinati dal solo Tatum: proprio lo #0 di Boston evita lo sweep, infilando ben 50 punti in Gara3 al TD Garden per la vittoria della consolazione. Il trio dei Nets sembra però inarrestabile, con Durant da 32.6 punti di media, Harden da 27.8 punti e 10.6 assist mentre Irving da 24.8 punti.
Atto III: l'infortunio di Harden
Il primo turno è quindi solo un antipasto per l'unica delle due semifinali di conference d'interesse: è Nets-Bucks. La serie ha già quel gusto da finale di conference, visto che entrambe le squadre sulla carta sono molto più forti degli Atlanta Hawks e dei Sixers. Si alza così la palla a due al Barclays Center e tempo 43 secondi di gioco che succede l'irreparabile. Dopo una penetrazione ed uno scarico nell'angolo James Harden si tocca la gamba ed esce dal campo zoppicando; non rientrerà più e gli esami saranno tremendi: è frattura del bicipite femorale per il #13, che sarà quindi in dubbio per la serie. Nonostante l'infortunio del Barba, Irving e Durant mettono insieme 54 punti in due per surclassare i Bucks, nonostante i 34+11 di Antetokounmpo. Lo stesso numero combinato di punti aspetta i due assi di Brooklyn in Gara2, con i Nets che spazzano via la concorrenza grazie ad un rotondo 125-86: la cosiddetta Statement Win, questi fanno sul serio.
Atto IV: da solo sull'isola
Al Fiserv Forum Kris Middleton e Giannis Antetokounmpo sentono aria di casa: i due si combinano per 68 punti e 29 rimbalzi, vincendo così una tiratissima Gara3. Stesso epilogo attende Durant e i suoi anche in Gara4, partita maledetta dalla distorsione alla caviglia destra di Kyrie Irving, che rimarrà fuori per il resto dei playoff. Insomma, al peggio non c'è mai fine: ora Kevin Durant è completamente solo, con un quintetto mediocre e con una serie in parità sul 2-2. Se c'è un giocatore che non si tira indietro, quello è proprio KD!
Tornato tra le mura amiche, Durant tira fuori dal cilindro una prestazione irreale in Gara5 da 49 punti (con il 62.5% dal campo!) conditi da 17 rimbalzi e 10 assist per scacciare via ogni fantasma dei Nets. Gara5 vede anche il rientro di Harden, ma si vede subito dalle prime azioni che il Barba non è assolutamente quello visto prima dell'infortunio: il #13 è al massimo al 30% delle proprie potenzialità e di certo non può fare troppa differenza. KD va in Wisconsin con la possibilità di chiudere la serie, ma il trio dei Bucks ha ben altre idee: Giannis, Middleton e Jrue Holiday segnano 89 punti in tre e si va a Gara7.
Atto V: Gara7, quel maledetto piede
Siamo sul 3-3: entrambe le squadre finora hanno vinto solo in casa. Gara7 si gioca al Barclays Center di Brooklyn. Sia Durant che Antetokounmpo partono forte: entrambi hanno 10 punti alla fine del primo quarto, con il #7 che si è preso ben 9 tiri: Brooklyn è avanti di 3 punti. Entrambe le squadre tirano con percentuali basse, ma KD segna altri 10 punti nel secondo periodo, chiudendo il primo tempo in vantaggio di 6 lunghezze. Il #7, dopo una serie fenomenale, ha giocato tutti i 24 punti dei primi due quarti. La reazione degli ospiti arriva nel terzo periodo grazie al solito greco, che segna 16 dei 35 punti di squadra per il sorpasso Bucks 82-81. Aumentano anche le percentuali dei Bucks, che tirano molto bene. Di certo Durant non si è fermato: sono 13 i punti dell'ex Warriors nel terzo quarto.
Mentre per i Bucks nell'ultimo periodo salgono in cattedra Middleton e Holiday, dall'altra parte il signore col #7 mette a segno 15 degli ultimi 20 punti dei Nets con un arsenale di soluzioni disarmante. Durant segna tre canestri consecutivi negli ultimi due minuti, rispondendo colpo su colpo agli avversari. Il jumper insensato dal mezzo angolo di KD nonostante la difesa impeccabile di PJ Tucker porta la partita sul 107-109. Middleton sbaglia la tripla per chiudere il match e Brooklyn ha la palla in mano potenzialmente per vincere con solo 6 secondi sul cronometro. Tutti sanno chi si prenderà quel tiro. Jeff Green esegue la rimessa e trova KD, che scappa per un momento al cagnaccio Tucker: il #17 dei Bucks è perfetto nel difendere KD, che non riesce a penetrare e quindi deve inventarsi un tiro girandosi indietro e fuori equilibrio. La palla va in aria, la retina si muove ed il pubblico, così come i giocatori, impazziscono. Anche senza bisogno di consultare il replay gli ufficiali di gara convalidano il canestro da due punti per colpa della punta del piede sinistro di Durant, che ha toccato la linea. La partita è quindi sul 109-109 e si va all'overtime. I 48 minuti dei regolamentari hanno sfinito Durant, che non riesce più a segnare nel supplementare nonostante i sei tiri presi.
I Bucks espugnano così il Barclays Center per 111-115, avanzando nel turno per poi battere gli Hawks ed i Suns, per vincere quel titolo NBA che mancava in Wisconsin da mezzo secolo.
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