Milos Teodosic, anatomia della stagione del mago

Milos ha trovato finalmente le redini della squadra ed è stato il protagonista di una stagione indimenticabile per la Virtus.

Scritto da Giacomo Albazzi  | 
Silvia Fassi / Ciamillo-Castoria

Milos ha trovato finalmente le redini della squadra ed è stato il protagonista di una stagione indimenticabile per la Virtus.

Teodosic ha vissuto una pazza stagione, dalla disgrazia contro Kazan all'impresa scudetto e come tutta la squadra ha avuto tanti alti e bassi, trovando alla fine una buona coesione con i compagni che gli ha permesso di fare quella perfetta cavalcata playoff, grazie anche all'ottima gestione della squadra e in particolare di Milos coordinata da coach Djordjevic. 

La Rinascita

Teodosic è quel tipico giocatore con cui hai sempre un rapporto di amore e odio, sai che la difesa non è la sua specialità, ma appena varca l'altra metà campo le aspettative salgono….e di molto.
Nei suoi anni alla Virtus ha sempre fatto vedere belle cose, si è fatto ricordare per grandi passaggi e ottime partite, ma non è sempre stato tutto rosa e fiori il rapporto con il campo.
A Bologna la tifoseria è tornata già da un po' di tempo ad essere molto esigente e appena qualche cosa va male si cerca sempre qualcuno a cui imputare le colpe.
Verso metà stagione la Virtus in campionato stava riscontrando grossi problemi nelle partite casalinghe (apice della situazione la partita contro Cremona e un super Poeta), nonostante il percorso Eurocup non si fosse ancora macchiato da sconfitte.
La squadra era disunita e senza ruoli, mentre Milos forzava troppo la giocata in attacco e le critiche non tardarono ad arrivare, poi ci fu una rinascita con una squadra che era tornata a giocare bene e a divertire, ma c'erano ancora tanti black-out durante le partite.

Nei Playoff la mentalità è cambiata, soprattutto quella di Milos, che ha sempre giocato per i compagni forzando pochissime volte un tiro e non sbagliando praticamente nulla, poi come succede spesso questa mentalità si è trasmessa tra tutti i giocatori, che si sono uniti per un obiettivo comune (non più Eurolega) che li ha portati allo scudetto.

Soluzione Panchina

Djordjevic ha trovato il modo per far rendere al meglio Teodosic, ovvero quello di farlo partire dalla panchina. Sia nella scorsa che in questa stagione l’ormai ex coach virtussino lo faceva partire in panchina nelle partite meno importante e titolare in quelle più difficili, questa tattica però usurava il talento serbo. 
In questi playoff l’aiuto di Pajola è stato fondamentale per lui, in difesa così ha dovuto lavorare meno mentre nell’altra metà campo è potuto essere un appoggio in più per i compagni senza dover essere a tutti i costi il go-to-guy.

Il Futuro Di Milos (senza Sale?)

Teodosic è la pietra preziosa di questa Virtus, colui che colora il gioco a detta di Djordjevic, ma senza il suo allenatore, che lo conosce bene e che sa come vuole giocare e sa come farlo giocare, resterà ancora in maglia bianconera?
Da tempo si conosce il legame che c'è tra Teodosic, Markovic e Djordjevic e a detta di molti se andasse via uno, andrebbero via anche gli altri.
Giusto ieri Baraldi ha detto che Milos ha una clausola escape per l'Eurolega e al momento lo corteggiano CSKA ed Efes.

"Ha un’escape – con un pagamento importante – a favore di una società di Eurolega. Io però credo che stia bene a Bologna e che possa tranquillamente terminare la sua carriera qui. Credo che prima di abbandonare la Virtus ci penserà due volte, anche perchè non è che prende poco qui, dovrebbe avere offerte di un certo tipo."

Ora la scelta sarà tutta di Teodosic e, considerando anche il notevole stipendio in maglia vnera, la scelta dipenderà dal rapporto con società e nuovo allenatore, che dovrebbe essere Sergio Scariolo dopo l'addio ufficiale di Djordjevic.


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