NBA 2021/22, la preview della Eastern Conference

La stagione NBA è alle porte: andiamo a vedere chi sono i favoriti nella Eastern Conference ai nastri di partenza della stagione.

Scritto da Valentino Aggio  | 

La stagione NBA è alle porte: andiamo a vedere chi sono i favoriti nella Eastern Conference ai nastri di partenza della stagione.

La 75^ stagione della NBA è alle porte! Dopo i consueti mesi estivi di attesa, è arrivato il momento di aprire le danze. Oggi si parlerà di Eastern Conference: chi sarà a togliere dal trono i Milwaukee Bucks? Ecco le nostre previsioni.

EASTERN CONFERENCE

Brooklyn Nets

I Brooklyn Nets sono arrivati a mezzo piede dalle finali di conference la scorsa stagione, proprio contro quelli che sarebbero poi diventati i campioni NBA. Con un James Harden a pieno servizio ed anche senza Kyrie Irving (causa vaccino), la compagine di Steve Nash è la favorita per uscire da Est. In estate sono arrivati dei rinnovi e la firma di alcuni veterani (Patty Mills su tutti) che potranno aggiungere quel poco che manca per puntare all'anello. Ovviamente, quando hai Kevin Durant a roster, parti in vantaggio.

Milwaukee Bucks

Normalmente i campioni in carica avrebbero i favori del pronostico, ma il mercato statico dei Milwaukee Bucks li fa retrocedere di una posizione. Giannis Antetokounmpo e compagni non hanno più la scimmia dell'anello e magari possono giocare con più tranquillità. Proprio il greco ha dimostrato in preseason che ha migliorato ulteriormente il tiro da tre punti. "Squadra che vince non si cambia": al parquet il verdetto.

Miami Heat

È chiaro come il sole che i Miami Heat siano andati all-in quest'anno. Dopo la figuraccia rimediata al primo turno contro i Bucks, i ragazzi della Florida hanno fatto una campagna acquisti di tutto rispetto. Kyle Lowry è passato dal freddo Canada alle calde spiagge di Miami, mentre Tyler Herro sembra aver ritrovato la forma della bolla, nonostante delle affermazioni rilasciate alla stampa un po' esagerate. Tutti agli ordini di Jimmy Butler per ritornare ai piani alti della conference: resta l'incognita Victor Oladipo.

Philadelphia 76ers

L'altra telenovela estiva oltre al vaccino di Kyrie Irving è il rapporto di Ben Simmons con i Philadelphia 76ers. Dopo gli scorsi playoff imbarazzanti, il #25 voleva andarsene da Phila, ma dopo mesi di tira e molla parrebbe essere arrivato il rientro in squadra. Ad ogni modo, con o senza Simmons, l'obbiettivo dei Sixers di coach Rivers rimane quello delle semifinali di conference. Si è già visto che un Joel Embiid in modalità MVP non basta per vincere, ora tocca agli altri.

Atlanta Hawks

Di certo bissare la cavalcata in postseason degli scorsi playoff non sarà affatto facile, ma gli Atlanta Hawks proveranno di certo a ripetersi, con la consapevolezza di avere un gruppo competitivo capitanato da Trae Young. Il core della squadra è ancora molto giovane, ma con alcuni veterani come il nostro Danilo Gallinari si crea un buon mix nello spogliatoio. 

New York Knicks

Dopo aver raggiunto i playoff per la prima volta dopo anni, i New York Knicks sono pronti a ripetersi. Julius Randle è pronto alla consacrazione ed un roster di giovani promesse capitanate da Derrick Rose può dare filo da torcere a molti. In più, c'è molta curiosità per Kemba Walker: l'ex Hornets arriva da delle annate a Boston non esaltanti e deve dimostrare che può tornare ad un livello All-Star.

Boston Celtics

Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, sono arrivati dei cambi importanti in casa Boston Celtics. Fuori Brad Stevens, dentro Ime Udoka nelle vesti di Head Coach. I Celtics hanno salutato Kemba Walker, acquisendo così di ritorno Al Horford. Proprio l'ex Thunder partirà titolare insieme ad Enes Kanter, una coppia che desta qualche sospetto nella veloce NBA di oggi. Le conferme sono Jayson Tatum e Jaylen Brown, entrambi che arrivano da una stagione di assoluto livello. Boston ha anche dei giovani interessanti, come Payton Pritchard e Romeo Langford pronti a prendersi un posto da protagonisti.

Chicago Bulls

Occhio ai Chicago Bulls: dopo qualche anno lontano dai riflettori, in estate la franchigia del Michigan si è presa più di qualche scommessa. Partendo da Lonzo Ball, che ha giocato bene a New Orleans ma non ha mai rispettato tutto l'hype creatosi su di lui (per colpa del padre, principalmente) all'entrata nella lega. Altra acquisizione è DeMar DeRozan, in uscita dopo degli anni grigi ai San Antonio Spurs: il talento dell'ex Raptors è fuori discussione, ma il suo “mid-range game” è ormai passato di moda da un pezzo. Ultimo, ma non per importanza, Alex Caruso: l'ex Lakers sta dimostrando di non essere solo un meme, ma sarà molto interessante vedere il suo progresso nell'arco dell'annata. 

Ora passiamo alle squadre che possono senza dubbio giocarsi un posto ai playoff, ma per ora le vedo come sfavorite rispetto alle otto squadre precedenti elencate. Gli Charlotte Hornets sono arrivati vicini ai playoff la scorsa stagione trainati da un più che solido LaMelo Ball. Ora il terzo dei fratelli Ball non è più un rookie, deve iniziare a fare sul serio e portare la squadra verso la postseason. Gli Indiana Pacers sono più talentuosi degli Hornets, tant'è che li hanno battuti proprio al primo match dei play-in qualche mese fa: la rivoluzione in panchina con l'acquisto di Rick Carlisle dimostra una volontà di vincere da parte della società ed i pezzi di certo non mancano. Stesso discorso per i Toronto Raptors, in cerca di un'identità dopo l'addio di Lowry. I canadesi possono fare affidamento su un roster giovane ma già esperto, trainato da Pascal Siakam e Fred VanVleet. Interessanti anche i Washington Wizards, che hanno stravolto il roster rispetto allo scorso anno. Tanti giocatori in cerca di riscatto, a partire da Spencer Dinwiddie e Kyle Kuzma, sempre con la certezza Bradley Beal a trainare il carro (vaccino permettendo).

Ultime sono le squadre attualmente in rebuild: i riflettori vanno quindi principalmente sui rookie. In particolare, c'è da vedere come si comporterà Cade Cunningham, prima scelta assoluta in forza ai Detroit Pistons. Stessa cosa si può dire per gli Orlando Magic, che hanno scelto alla 5 Jalen Suggs: entrambi i rookie giocano da Point Guard, ma al momento Cunningham sembra più pronto, sono tante le incognite sul fisico minuto di Suggs. I Cleveland Cavaliers hanno invece scelto Evan Mobley, lungo in uscita da USC: i Cavs sono pieni zeppi di lunghi, ma i piedi veloci e la mano educata di Mobley fanno sempre comodo. Come sempre, occhi puntati su Collin Sexton.

Appuntamento a domani con la preview della Western Conference.


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