Super Bowl LIV: Chiefs ancora in rimonta, Mahomes piega i 49ers!

Kansas City rimonta dal -10 nel 4° periodo e con uno straordinario Mahomes porta a casa il suo 2° titolo di sempre, San Francisco crollata sul più bello

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

Kansas City rimonta dal -10 nel 4° periodo e con uno straordinario Mahomes porta a casa il suo 2° titolo di sempre, San Francisco crollata sul più bello

SUPER BOWL LIV

Kansas City Chiefs - San Francisco 49ers 31-20

Mancano 7'13" sul cronometro, quarto periodo: i Chiefs sono sotto 20-10 e devono affrontare un letale 3&15 dalle loro 35 yards. Fino a quel momento Patrick Mahomes e il suo attacco sono stati incredibilmente fermati dalla difesa dei Niners che si trovano ad una giocata, probabilmente, dal vincere il Superbowl. Parte lo snap, Mahomes indietreggia e con quel cannone che si trova al posto del braccio lancia un missile da cinquanta yards che termina placido nelle braccia di Tyreke Hill per il completo che tiene in vita i Chiefs.

L'unico errore della difesa dei Niners fino a quel momento si rivela costosissimo: Kansas City segna immediatamente, con Kelce, il touchdown del 20-17 e rivede la luce dopo tre quarti e mezzo di anemia offensiva. San Francisco vede sgretolarsi il castello di certezze che la condotta ad un amen dalla W finale e i Chiefs volano avanti con la segnatura di Williams (ben imbeccato ancora da Mahomes) a meno di tre minuti dalla fine.
Jimmy Garoppolo avrebbe ancora il drive per il sorpasso ma non riesce a concretizzare una buona occasione sul profondo e i 49ers devono arrendersi. Il touchdown finale di Williams è la croce che chiude il discorso e consegna a Kansas City la prima W in un Superbowl dopo 50 anni

È quindi un quarto quarto da 21 punti (a 0) a risultare decisivo così come decisivi erano stati parziali simili contro Texans e Titans: la capacità del team di coach Andy Reid (finalmente una W in un Superbowl per lui) di piazzare parziali terrificanti in qualsiasi momento è stata ancora una volta decisiva e non sorprende la freddezza e la leadership di Mahomes, in grado di superare le difficoltà di una partita oggettivamente orrenda fino a metà quarto quarto, trovando quelle giocate e quei lanci che sono poi risultati decisivi. 
A differenza di Dan Marino (cui lo avevamo paragonato in precedenza), l'ex Texas Tech si toglie subito il "problema" di un Superbowl vinto e dimostra alla Lega che il vero MVP in circolazione è lui e che tutta la NFL dovrà fare i conti con il quarterback texano per tanti anni a venire, inoltre scrive la storia come giocatore più giovane di sempre a vincere MVP e Super Bowl.

 
A San Francisco rimane l'amaro in bocca per una partita difensivamente dominata in cui è mancata, secondo me, proprio quella giocata di Garoppolo (e del suo attacco) in grado di allargare il gap a fine terzo quarto (quando si era sul 20-10) o di recuperare una volta finito in svantaggio con uno di quei drive che tanto hanno caratterizzato la carriera del suo ex compagno di squadra, Tom Brady. Coach Shanahan perde un secondo Superbowl quasi vinto (dopo quello lasciato andare con i Falcons vs i Patriots quando era coordinatore dell'attacco di Atlanta) e questa cosa potrebbe diventare una mini maledizione da qui in poi: detto questo, i Niners hanno comunque una squadra molto giovane e molto futuribile e, se riuscirà ad evitare il tipico "hangover" da Superbowl perso, potrà di nuovo essere protagonista il prossimo anno.

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