NFL Monday 19: commento alla Week #17

Cleveland sfata la maledizione playoffa, Derrick Henry e Aaron Rodgers da record e suicidio Eagles...voluto?

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

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Cleveland sfata la maledizione playoffa, Derrick Henry e Aaron Rodgers da record e suicidio Eagles...voluto?

Domenica ad alta intensità che, al di là della lista finale delle partecipanti ai playoff, regala diversi spunti di interesse. Partiamo da chi aspettava questo giorno da quasi venti anni e da quanto successo al First Energy Stadium dove i Browns hanno finalmente staccato il biglietto per la post-season dopo un'attesa che durava dal 2002. Cleveland ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio di Pittsburgh che, nonostante l'assenza per riposo di alcuni titolari (Ben Roethlisberger, TJ Watt, Maurkice Pouncey su tutti) ha venduto cara la pelle fino all'ultimo secondo: iconica rimarrà la giocata finale con cui Baker Mayfield, su un 3&2 decisivo, ha corso le cinque yards necessarie a conquistare il down e la partita chiudendo un cerchio che si era aperto domenica scorsa con quell'orrendo 4&1 con fumble che aveva consegnato la W ai Jets e un'ennesima settimana di agonia ai tifosi di Cleveland. 

Nella stessa Division i Ravens superano agevolmente i Cincinnati Bengals e accedono ai playoff sulle ali della seconda stagione consecutiva con oltre 1000 yards corse da Lamar Jackson. Il prodotto di Louisville segna un record quasi irreale per un quarterback ed è chiamato ora a smentire la sua allergia ai "big game" con un turno di playoff complicato in quel di Nashville in casa di quei Titans che lo scorso anno, alla fine di una stagione da MVP, lo limitarono in maniera decisiva. Proprio Tennesse, ricevute buone notizie da Buffalo (la vittoria dei Bills sui Dolphins regalava l'automatico accesso ai playoff) ha dovuto faticare non poco contro i Texans. Houston aveva anche pareggiato la partita con meno di venti secondi sul cronometro ma la dormita colossale delle secondarie texane ha permesso a Ryan Tannehill di completare un lancio da 52 yards per Brown che ha consentito agli ospiti di vincere con un comodo field goal allo scadere in una partita che non farà certo rasserenare l'umore di JJ Watt (il DE dei Texans aveva criticato pesantemente l'atteggiamento di alcuni compagni colpevoli di scarso impegno). Di sicuro una tirata d'orecchie la meriterà la linea difensiva che ha concesso 250 yards (su 34 portate) a Derrick Henry che diventa così solo l'ottavo giocatore nella storia a correre per più di 2000 yards in stagione; se non ci fosse un certo #12 gialloverde in circolazione il premio di MVP sarebbe suo.

Con la comoda vittoria sui Jaguars, anche i Colts si assicurano un gennaio-playoff. Rivers&co devono ringraziare però la già citata performance dei Bills contro i Dolphins. A differenza di Pittsburgh, Buffalo fa partire molti titolari e stritola letteralmente Miami cui una W sarebbe bastata per accedere ai playoff: al di là della dimostrazione di forza dei padroni di casa, crea un po' di sconcerto il totale disfacimento dei Dolphins chiamati ad una prova di maturità che non è arrivata. In cabina di regia Tua Tagovailoa ha stentato sin dai primi drive e il 28-6 di fine secondo quarto ha piantato una croce sulle speranze degli ospiti (seppelliti poi sotto 56 punti totali). 

Ai Packers serviva una W per avere la certezza di mantenere il seed #1 e puntualmente, sul difficile campo dei Bears, Aaron Rodgers ha sfoderato l'ennesima performance monstre di una stagione che gli consegnerà un meritato MVP. 19-24 per 240 yards, 4 touchdown in totale relax (battuto il suo personale record di segnature in stagione con 48) e Green Bay arriva da stra-favorita in NFC con fattore campo e settimana di riposo assicurata. Chicago può consolarsi con l'accesso ai playoff (complice l'aiuto arrivato dagli altri campi) che, considerata come si era sviluppata la fase centrale della stagione, si rivela un risultato più che positivo. Con Saints, Seahawks e tampa bay che blindano il loro seed, le sorprese arrivano dai big match della NFC East e dallo scontro diretto fra Rams e Cardinals.

Senza il proprio QB e uno dei propri WR principali (Jared Goff e Cooper Kupp), i Rams sapevano di aver bisogno di una partita monstre della propria difesa e così è stato. Aarond Donald, Jalen Ramsey e agli ragazzi della D di Los Angeles ammanettano l'attacco dei Cardinals sin da inizio partita complice anche l'infortunio al QB di Arizona Kyler Murray. A mettere (quei pochi) punti sul tabellone pensa in qualche modo John Wolford, QB di riserva di coach Sean McVay, che regala qualche buon drive concretizzato con quel paio di field goal poi decisivi nel finale di partita. La sconfitta è la degna conclusione di una stagione dai due volti per Arizona: una prima parte spumeggiante, elogi e controelogi per Murray & Co e una seconda parte di regular season dove, tolta la botta di fortuna contro i Bills e pochi altri lampi, li ha visti quasi sempre soccombere fino a perdere un posto playoff che sembrava quasi sicuro a metà novembre. 

Chiusura con la NFC East che regala un giallo nell'ultima partita stagionale. Nel pomeriggio la W dei Giants sui Cowboys aveva regalato a New York la possibilità di accedere ai playoff se Washington avesse perso contro Philadelphia nel posticipo serale. E proprio qui arrivano le "sorprese". Con gli ex Redskins guidati da un commovente Alex Smith in cabina di regia in vantaggio per 17-14 in una partita completamente in bilico, gli Eagles decidono, a fine terzo quarto, di non calciare il field goal del pareggio andando per una complicata trasformazione di quarto down (4&goal dalle 5 yards, non impossibile ma neanche così automatico). Jalen Hurts, QB di Philly, manca il bersaglio e si rimane quindi sul stesso punteggio, con il match ancora in discussione. A questa inspiegabile decisione ne succede una ancora più surreale: coach Pedersen decide di togliere Hurts dal campo (lo stesso non era stato particolarmente efficace in fase di lancio ma aveva comunque segnato le due mete su corsa per i biancoverdi) affidandosi a Nate Sudfeld, suo sostituto. Lo stesso Sudfeld è in campo perchè Carson Wentz, in rotta con la società, è stato messo fra gli "inattivi" per la partita e non è quindi pronto per giocare. Sudfeld si dimostra il disastro che è con un fumble e un intercetto nei primi due drive; errori che condannano Philadelphia ad una sconfitta che, a conti fatti, sembra essere stata guidata più dalla voglia di non perdere tre posti al draft (cosa che sarebbe avvenuta con una W) che dalla reale incapacità di vincere.

Faccio veramente fatica a capire e ad immaginare lo stato d'animo dei giocatori degli Eagles nel momento in cui si sono accorti del cambio Hurst-Sudfeld. Al di là di questo Washington ringrazia e si prepara a ricevere tampa bay nel match di Wild Card domenica prossima.


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