NFL Tuesday 19: Recap della Week #3 (2018)

Scritto da Fabio Gabrielli  | 
Week #3 NFL con New Orleans sbanca in rimonta Atlanta col solito fantastico Brees, Browns primo hurrà, colpaccio Bills a Minnesota mentre cadono Rodgers e Brady, Los Angeles Rams e Miami Dolphins uniche imbattute!

NFL WEEK #3 2018

La domenica delle sorprese NFL - Week #3 - 2019L'ingresso in campo del pick #1 dell'ultimo draft, Baker Mayfield, rianima l'anemico attacco dei Cleveland Browns che, sotto 14-0 a metà partita contro i New York Jets, trovano nell'ex Oklahoma la guida per una rimonta che vale la prima W dopo quasi due anni, un entusiasmo ritrovato in north-east Ohio e birra gratis offerta dalla Bud. Se la vittoria dei Browns non vi soddisfa ecco arrivare un altro upset dai contorni ai limiti dell'inquientante. Presi in giro da tutti i media nazionali per la debolezza dell'inconsistenza della squadra nelle prime due partite e per la tragicomica vicenda del CB Vontae Davis (ritiratosi dal football a metà della scorsa partita), i Bills sbancano il U.S. Bank Stadium di Minneapolis annichilendo quei Vikings che in tanti danno per favoriti alla vittoria finale e che avrebbero dovuto in teoria far un solo boccone degli avversari. E se è vero che la difesa di Buffalo fa passare una giornata d'inferno al QB dei Vikings Kirk Cousins, così va dato atto al giovane QB Josh Allen di aver guidato l'attacco di Buffalo con l'esperienza e la calma di un veterano contro una delle difese più temibili della Lega. Browns e Bills non vi bastano? Che ne dite dei Detroit Lions che, dopo due tragiche partite di campionato (L contro Jets e 49ers), ammanettano l'attaco dei Patriots costringendo Brady ad appena dieci punti e portano a casa la più insperata delle vittorie? La domenica delle certezze Dopo esserci ripresi da questi risultati andiamo con chi vende solide certezze. E' il caso dei Chiefs che, nonostante la solita vagonata di punti concessi, passa a San Francisco con l'ennesima prestazione monstre del QB Patrick Mahomes. 13 td nelle prime tre partite di campionato non li aveva MAI lanciati nessuno nella storia della NFL e l'attacco dei Chiefs sembra inarrestabile. L'altra certezza riguarda i Rams: nella Battaglia di Los Angeles, la truppa di coach McVay supera senza troppe difficoltà i Chargers confermandosi come favorita d'obbligo in NFC. Il ritorno di Wentz Dello spettacolo di Atlanta-New Orleans parleremo qui sotto nel nostro mini approfondimento e focalizziamo la nostra attenzione sulle altre pretendenti al trono degli Eagles. Proprio Philly suda le proverbiali sette camicie per avere la meglio dei positivi Colts di quest'inizio anno: al rientro dall'infortunio, il QB Carson Wentz, mostra di avere un po' di ruggine addosso ma tiene comunque il punto conducendo Phildelphia al vantaggio di 20-16 che, complice una prova monstre della difesa biancoverde, regge fino alla fine. Proprio Indianapolis ha la possibilità di piazzare il colpaccio a fine partita, ma il drive della vittoria si infrange nella red zone avversaria su un sack subito di Andrew Luck sull'ultimo disperato tentativo. Nella stessa division segnaliamo l'importante successo dei Redskins sui Packers: il RB Adrian Peterson banchetta sulla linea difensiva gialloverde, le secondarie di Washington limitano il fenomeno Rodgers e per Green Bay arriva una sconfitta pesantissima al di là del singolo risultato. L'impressione di una fragilità della squadra in difesa è confermata anche nella Capitale e se Rodgers non tira fuori il coniglio dal cilindro sono grossi guai per i Packers. AFC per chi? Al di là della marcia dei Chiefs, in AFC non sembra esserci un vero padrone. I Patriots, come detto, sono incappati in una prestazione orribile a Detroit, i Jaguars sono tornati quelli offensivamente anemici delle scorse stagioni nella sconfitta contro Tennessee e anche i Bengals, positivi nelle prime due di campionato, cedono in Carolina in casa dei Panthers. Se a questi aggiungiamo gli alti e bassi di Broncos e Ravens, abbiamo una Conference attualmente apertissima. Una menzione particolare la meritano Dolphins: indicata da molti come una squadra mediocre, Miami sfrutta un calendario favorevole per portarsi ad un record di 3-0 (dopo la W contro gli inspiegabili Raiders di coach Jon Gruden) e lanciare un'inedita (per i tempi recenti) candidatura al trono della AFC East. Il vero valore della franchigia della Florida si avrà, come sempre, con il delicato passaggio a Foxborough contro i Patriots. Nel posticipo del lunedì gli Steelers passano a Tampa resistendo al tentativo di rimonta dei Buccaneers. Avanti 30-13 ad inizio quarto quarto, Pittsburgh regge al ritorno di Fitzmagic & Co (due touchdown nella frazione finale) e porta a casa una vittoria che salva la stagione.

PROTAGONISTI

Josh Allen (QB, Buffalo Bills): Dipinto come bust avendo giocato appena una partita e mezzo, il prodotto di Wyoming vive una giornata di gloria in Minnesota. Allen (12 su 22 per 196 yards, 1 touchdown) è effettivo sia in fase di lancio (e le statistiche non tengono conto di alcuni indegni "drop" dei suoi ricevitori) che su corsa (2 td firmati personalmente). L'immagine di Allen che, durante una corsa, salta letteralmente sopra il LB dei Vikings Anthony Barr è la foto perfetta della giornata. Adrian Peterson (RB, Washington Redskins): Canton, Ohio, sede della Hall of Fame, lo vedrà prima o poi come ospite ma nel frattempo All Day continua a terrorizzare le difese avversarie in questo magnifico inizio di stagione. Contro i Packers, Peterson ammassa 120 yards su appena 19 corse e firma i due touchdown che portano il totale in carriera a 102, settimo all-time. Drew Brees (QB, New Orleans Saints): Ai tanti record che detiene, Drew va ad aggiungere anche quello dei lanci completati (oltre 6300...battuto record di Brett Favre). E il record di yds totali lanciate (71,940 di Peyton Manning) è lontano appena altre 400 yds. Brees è infinito (in questa stagione viaggia all'irreale 80% di completi) e anche contro Atlanta ha messo in mostra tutto il suo repertorio, corsa in endzone con spin move compreso (sul td del pareggio pre-overtime)

LA PARTITA

Atlanta Falcons - New Orleans Saints 37-43

Il punteggio non lascia spazio a particolari interpretazioni. La partita fra Atlanta e New Orleans è stato un vero festival per gli attacchi delle due squadre con i due QB, Ryan e Brees, ad imperversare per quasi 800 yds totali "per aria". E paradossalmente la partita è stata poi decisa da due corse (!) dello stesso Brees che prima ha pareggiato il conto a poco più di un minuto dalla fine della partita e poi ha sancito il successo finale con una "quarterback sneak" da 1 yard sufficiente per sbancare il Mercedes Benz Stadium di Atlanta in overtime. L'impressione che rimane di questa partita è che, soprattutto i Saints, siano tornati quelli della versione pre 2017: enormi numeri in attacco ma una difesa che concede spazi, yards e punti agli avversari, costringendo Brees&Co a segnare quasi su ogni possesso. Questa formula non ha funzionato negli anni successivi al Superbowl vinto (2010 vs gli Indianapolis Colts) e solo lo scorso anno, con una difesa insolitamente migliorata, i Saints sono tornati a ruggire arrivando ad un passo dal NFC Championship (atroce sconfitta in quel di Minneapolis). Coach Payton dovrà mettere mano subito alla cosa, perchè pensare di mettere 40 punti sul tabellone ogni volta è un esercizio di puro ottimismo anche quando hai una leggenda come il #9 a guidare l'attacco. Problemi simili a quelli che ha coach Dan Quinn ad Atlanta: l'aggiunta di Calvin Ridley al parco ricevitori ha subito dato i frutti sperati e, con Sanu e Jones, l'ex Alabama forma il trio di ricevitori più letale della NFL. Se quindi Ryan può trastullarsi ogni volta con una soluzione diversa in attacco, così non è per la difesa che, nelle prime partite, ha mostrato qualche cedimento. Gli infortuni al LB Jones e alle due safety Neal e Allen potrebbero rivelarsi fatali nel proseguio della stagione dei Falcons. https://www.youtube.com/watch?v=xKPRYU4K1CM

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