Golden State Warriors 2021/22: L'anno della ripartenza.

I Warriors si vanno a riprendere il Larry O'Brien Trophy e si riconfermano come squadra più forte in questi ultimi 10 anni.

Scritto da Giovanni Marino  | 
ANSA

I Warriors si vanno a riprendere il Larry O'Brien Trophy e si riconfermano come squadra più forte in questi ultimi 10 anni.

I Warriors ritornano in cima alla lega dopo due anni segnati da infortuni e inesperienza di molti giocatori. Dopo una regular season strabiliante che ha visto anche il ritorno di Klay Thompson, la squadra della baia è andata ai playoff più sicura che mai di vincere questo campionato. Playoffs caratterizzati anche dalla PG Stephen Curry, che viste le meravigliose Finals giocate, ha vinto per la prima volta il premio di MVP delle Finals. Sopresa dell'anno è stato invece il prodotto della University of Michigan, Jordan Poole, che si è visto protagonista di una crescita che gli ha permesso di entrare nella corsa per il premio di giocatore più migliorato. 
Andiamo ad analizzare meglio però la stagione dei Golden State Warriors.

Regular Season

La regular season di quest'anno è stata molto particolare: ha visto i Warriors avere un inizio strabiliante arrivando ad avere un record i 28 vittorie e 7 sconfitte. Per mesi hanno fatto a lotta con i Suns per il primo posto nella Western Conference. Curry ha infranto uno dei record migliori della lega, cioè: record per più triple siglate, battendo l'ex detentore, Ray Allen. Poi è arrivato Klay Thompson, dopo 941 giorni d'assenza, ma come si poteva aspettare il rientro nel parquet non è stato subito perfetto. A questo va aggiunta l'assenza di Draymond Green di 26 giorni, con un infortunio alla schiena che ha visto nel mentre i Warriors scendere di posizione nella conference. Il tutto però è stato accompagnato da vittorie trionfanti e la crescita di giocatori molto giovani. 
Le prestazioni difensive dei Warriors, hanno permesso alla squadra di piazzarsi prima nella classifica dei punti subiti: 106.9.
Buone anche le statistiche per quanto riguarda l'attacco, ma soprattutto per il quintetto titolare: Curry 25.5 ppg, Wiggins 17.2 ppg, Thompson 20.4 ppg, Green 7.5 ppg e Looney 6.0 ppg. Da non dimenticare poi le prestazioni dei giocatori provenienti dalla panchina: Poole 18.5 ppg, Porter Jr 8.2 ppg, Kuminga 9.3 ppg e  Payton II 7.1 ppg. Il tutto ha permesso agli Warriors di piazzarsi in terza posizione nella Western Conference registrando cosi un record di 53 vittorie e 29 sconfitte. 

Post Season 

Andandosi a piazzare in terza posizione Golden State ha dovuto affrontare la squadra che si era classificata 6a, I Denver Nuggets. Denver, pur avendo in roster il back-to-back MVP della regular season, Nikola Jokic, non ha saputo sfruttare le potenzialità dei suoi giocatori e per questo è stata spazzata via dalla squadra di San Francisco che ha sfiorato anche lo sweep, andando a vincere la serie 4-1. I Warriors cosi accedono alle semifinai di conference dove c'è Memphis, guidata da Ja Morant. La squadra del Tennessee da deel filo da torcere alla squadra di Kerr, ma l'esperienza fa da padrona e i Warriors vincono in 6 gare (4-2). Alle finali di Conference, i Warriors trovano gli inesperti dei Dallas Mavericks, che arrivati non per merito loro alle finali (I suns si presume abbiano avuto tutti il covid), vengono stracciati con un 4-1 secco che vede la squadra della California riscaldarsi per le vere Finals, dove incontreranno i Boston Celtics.

Le Finals

I Warriors ritornano alle Finals NBA dopo 3 lunghi anni segnati da molti infortuni, inesperienza di giocatori e molti altri ostacoli trovati lungo il percorso. I Celtics di Coach Udoka sono alla loro prima esperienza Finals, dato che nessun giocatore nel roster era arrivto fino a questo punto. I Warriors e tutti gli analisti delle molteplici emittenti televisive statunitensi danno per scontata la vittoria di Golden State, ma le previsioni sono state del tutto errate. Infatti la squadra di Kerr ha trovato molte difficoltà nelle prime gare dove si è vista sorpassare nel risultato della serie e andare cosi sotto 2-1 dopo le prime 3 gare. Ma l'esperienza e la stanchezza dei giocatori dei Celtics, che venivano da due gare7 consecutive, ha visto dominare nelle ultime 3 gare la squadra della California. Cosi dopo tre lunghi anni Golden State può dire di essere tornata cone le squadre che contano. Come ciliegina sulla torta, Curry ha vinto il titolo di MVP delle Finals, il che lo fa entrare tra i più grandi della storia. 

I Giovani 

I giovani quest'anno, come detto nei paragrafi precedenti, sono cresciuti molto in tutti gli aspetti della pallcanestro. Cosa c'è da aspettarsi nel futuro? Poole, Wiseman, Moody, Kuminga e ci aggiungimao anche Wiggins dovrebbero crescere ancora e diventare giocatori chiave nelle rotazioni dei Warriors, o diventare anche giocatori importanti cosi da scambiarli in trade che porterebbero giocatori dal calibro importante in quel della California. I Warriors poi hanno anche a disposizione le scelte n° 28,51,55 nel Draft 2022 e in più tutte le altre scelte al primo round dei prossimi anni, dove potranno pescare e portarsi a casa giovani dalle potenzialità importanti. 
Poole e Wiggins hanno il contratto in scadenza nel 2023, Wiseman nel 2024 e infine Kuminga e Moody nel 2025. Tutti dovrebbero firmare una estensione del contratto cosi da rimanere come minimo fino al 2027, quando Curry, Thompson e Green saranno in spiaggia a godersi il pensionamento. 

La Dinastia 

Con il loro 4°titolo e sei apparizioni nell ultime 8 finali NBA, non c'è dubbio che questi Warriors abbiano costruito una vera e propria dinastia. 
La loro vittoria contro Boston è stata veramente impressionante. Boston è arrivata alle finals con la miglior difesa dell'anno e dopo aver battuto in questi playoffs KD, Giannis e Butler, quest'ulitmi due in gara 7. 
La vera domanda però adesso è: Per quanto tempo possono rimanere cosi forti?  Curry ha 34 anni, Thompson e Green entrambi 32, per questo possiamo dire che la dinastia possa andare avanti ancora per 4-5 annetti. Una cosa certa: questi giocatori rimaranno nelle fila di Golden State almeno fino al 2026, dopo che Curry ha firmato per altri 4 anni per $53 milioni di dollari a stagione, Thompson altri due anni per un totale di 84 milioni di dollari e infine Green che sicuramente eserciterà l'opzione giocatore nel 2023-24 e andrà a guadagnare 53 milioni di dollari nei prossimi due anni. Quindi si, possiamo affermare che i Warriors saranno ancora nelle parti alte della classifica per i prossimi 4 anni, poi il destino sarà segnato dalla crescita o meno dei giocatori più giovani.


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