Jason's Corner: gli europei al Draft 2020

Iniziamo oggi la collaborazione con Jason Filippi, ex international scout NBA, che ci racconterà la pallacanestro con gli occhi di un insider

Scritto da FMB  | 

Iniziamo oggi la collaborazione con Jason Filippi, ex international scout NBA, che ci racconterà la pallacanestro con gli occhi di un insider.

La Free-Agency NBA deve ancora inziare ma a Basketball-Evolution abbiamo già fatto un gran colpo, da oggi infatti cominciamo una collaborazione con Jason Filippi! Jason ha ricoperto posizioni come scout internazionale per i Detroit Pistons e i Miami Heat oltre ad essere stato anche direttore dello scouting internazionale per i Portland Trail Blazers. È stato membro del front office per le squadre che hanno selezionato i seguenti giocatori europei nei precedenti Draft NBA: Nicolas Batum, Primoz Brezec, Rudy Fernandez, Pau Gasol, Victor Khryapa, Nenad Krstic, Sergio Rodriguez e Hedo Turkoglu. Filippi ha scovato giocatori in oltre 30 paesi diversi.

Come avrete capito Jason e il Draft NBA lato europeo hanno un ottimo feeling quindi, in occasione di questo primo post, ci parlerà dei migliori prospetti del Vecchio Continente all'iiminente Draft (18 novembre)

EUROPEI AL DRAFT NBA 2020

Potential Lottery Picks

Deni Avdija (Maccabi Tel Aviv)
L’MVP del campionato Europeo U20 del 2019, Avdija non ha deluso le aspettative e si candida ad essere il primo giocatore straniero scelto nel Draft NBA 2020. Ha mostrato miglioramenti costanti durante tutta la stagione scorsa (anche in Eurolega) culminato in un ottimo playoff dove è stato votato MVP delle finali del campionato israeliano. Figlio di un ex-giocatore serbo (la madre Israeliana invece era una campionessa di atletica) Deni ha molte delle tipiche caratteristiche (sia tecniche che caratteriali) dei cestisti slavi ovvero grande tecnica e versatilità unita ad un ottima stazza per il suo ruolo. Molto bravo con la palla in mano – tanto da essere un play aggiunto – gli manca solo un tiro da 3 più costante per poter incidere anche a livello NBA. Può giocare sia da 3 che da 4 anche se alla lunga scommetterei che in NBA sarà più efficace da 4. Viene confrontato a giocatori del calibro di Hedo Turkoglu, Nemanja Bjelica e persino Dejan Bodiroga. 

Killian Hayes (Ulm)
La guardia francese e’ forse il giovane giocatore europeo più progredito di tutti. Pur essendo da sempre considerato un ottimo prospetto per la NBA – nessuno si aspettava che avrebbe avuto un cosi grande impatto nella sua prima stagione da giocatore con responsabilità. Ha fatto una grande scommessa su se stesso, lasciando la sicurezza di Cholet per andare in un altro paese per rimettersi in gioco ad Ulm dove ha conquistato subito la fiducia di coach Jaka Lakovic che lo ha lanciato in quintetto dandogli in mano le chiavi della squadra. Da sempre considerate più una combo guard, quest’anno ha fatto passi enormi come playmaker, migliorando le sue decisioni con la palla e giocando con una sicurezza incredibile. Ottimo passatore, bravo anche nel pick & roll. Non è un grande tiratore ma è un giocatore che comunque può segnare quando serve. Potrebbe essere il secondo play scelto in assoluto dopo LaMelo Ball. Viene comparato da molto a D’Angelo Russell oppure ad un altro celebre mancino europeo come Goran Dragic. 

Potential 1st Rounders

Aleksej Pokusevski (Olympiakos)
Il lungo serbo è Il “fattore X” ovvero la grande incognita di questo Draft. Pur avendo giocato poco a livello senior, “Poku” e’ un giocatore dal potenziale immenso che sarà molto attraente per qualche squadra NBA che possa permettersi di avere un po’ di pazienza con lui. L’incarnazione del lungo moderno – mobile, dinamico e perimetrale – Pokusevski ha i fondamentali di una guardia nel corpo di un 4-5. Ma non e’ solo un lungo che può tirare da fuori perché sa anche mettere la palla per terra ed e’ anche un ottimo passatore dal post alto. Il dilemma per chiunque lo scelga e’ se sia meglio lasciarlo ancora un anno in Europa oppure farlo subito venire negli USA dove magari giocherà poco o niente inizialmente ma dove puo’ cominciare a lavorare subito sul piano fisico con preparatori NBA. 

Theo Maledon (ASVEL)
Le sue quotazioni sono in leggero calo (due anni fa era considerato da tanti, compreso il sottoscritto, migliore di Killian Hayes) ma rimane comunque uno dei migliori prospetti europei della sua annata per il quale una chiamata al primo giro rimane molto probabile. Il suo impatto con l’Eurolega era stato duro ma stava mostrando miglioramenti considerevoli prima che il Covid facesse sospendere la stagione passata (era stato anche grande protagonista della Final 8 della Coppa Francese). Non e’ un playmaker che crea molto dal palleggio ma e’ più un uomo d’ordine che sa anche fare canestro (gioca molto bene anche senza la palla). Meno penetratore ma più tiratore di Killian Hayes. Deve dimostrare di essere più un leader sul campo da gioco. 

Leandro Bolmaro (Barcelona)
La guardia argentina è forse il prospetto che ha visto salire le sue quotazioni più di tutti nell’ultimo anno. All’inizio della stagione scorsa era considerato niente più che uno dei tanti prospetti da massimo fine secondo giro, ma ora non sarebbe più una sorpresa se riuscisse ad infilarsi nel primo giro del Draft. Dietro alla sua ascesa sono stati i suoi migloramenti come playmaker: arrivato al Barcelona come un mero 2-3 si è invece fatto notare per la sua abilità di portare palla e creare dal palleggio. Potrebbe essere interessante come combo guard anche per la NBA. Pur avendo giocato poco a livello pro finora, Bolmaro ha comunque sempre fatto qualcosa di buono ogni volta che e’ entrato in campo mostrando la capacita’ di essere un “intangibles guy” che può incidere sul esito di una partita anche facendo le piccole cose. Giocatore inarrestabile in campo aperto deve migliorare il suo tiro da 3 punti per avere impatto anche a livello NBA. 

Nico Mannion (Arizona)
Il figlio di Pace è una delle grandi speranze del basket Italiano e si candida ad essere il play titolare della nostra nazionale per anni a venire. Le sue quotazioni sono forse in leggero calo (dopo un ottimo inizio di stagione è stato infatti molto incostante ed alterno soprattutto al tiro) ma è sempre stato considerato un prospetto da primo giro. Classico esempio di un play realizzatore moderno che può sia arrivare al ferro che segnare da 3 punti. Pur essendo un discreto atleta, Nico deve dimostrare di poter marcare anche i play più veloci e di riuscire a creare dal palleggio con la stessa efficacia anche a livello NBA. 

Potential 2nd Rounders

Paul Eboua (Pesaro)
Le quotazioni del “nostro” Eboua sono in forte rialzo dopo alcuni workout si dice molto positivi. Del resto non c’è da sorprendersi ed ho sempre pensato comunque che il suo gioco fosse più adatto all’NBA che all’Europa. Giocatore con doti fisiche di livello assoluto (ha un apertura di braccia di 2,21) deve migliorare ancora sul piano tecnico. Può giocare sia da 3 che da 4 (su entrambi i lati del campo) ma la previsione è che sarà più un “small ball 4 man”. Eboua comunque è un giocatore che ha ancora grandi margini di miglioramento quindi tutto è possibile. La previsione è che verra scelto nella seconda metà del secondo giro e si prevede comunque molta G-League per lui nella prossima fase della sua carriera. 

Marko Simonovic (Mega Belgrado)
Il lungo montenegrino (che vanta anche lui un passato importante nei campionati giovanili italiani) è un altro giocatore che vede le sue quotazioni in rialzo in particolar modo dopo l’ottimo inizio di questa stagione (è forse uno dei pochi prospetti ad aver beneficiato del lockdown e del Draft posticipato di quest’anno). Molto efficace nei pick & roll, Simonovic è un lungo mobile che può giocare sia da 4 che da 5. Quest’anno ha incrementato il suo range di tiro e può segnare anche da 3 punti adesso. Ha ottimi movimenti in post basso ma deve dimostrare di poter segnare con la stessa facilità anche a livello NBA dove potrebbe trovarsi a subire fisicamente da giocatori più prestanti ed atletici. 

Yam Madar (Hapoel Tel Aviv)
Il playmaker israeliano era quasi uno sconosciuto due anni fa ma dopo l’ottima prestazione ai campionati europei U20 del 2019 ed una stagione da protagonista a livello senior con la maglia del Hapoel si è ritrovato ad essere seguito da diverse squadre NBA (ha beneficiato molto del fatto che tanti scout NBA sono venuti a Tel Aviv a seguire Deni Avdija). Play realizzatore con ottime gambe e molto difficile da contenere in campo aperto. Attacca bene il ferro ma deve assolutamente migliorare il suo tiro da 3 punti. Considerato da molti un “long-shot” per la NBA ha comunque visto le sue quotazioni salire dopo alcuni buoni workout in USA e adesso potrebbe ricevere una chiamata alla fine del secondo giro. 

Abdoulaye Ndoye (AS Monaco)
Il prospetto francese cresciuto nelle giovanili di Cholet forse non diventerà mai una star neanche in Europa ma ha delle caratteristiche che lo rendono interessante per le squadre NBA. Ndoye è un giocatore estremamente versatile che può realisticamente giocare da 1-2-3 su ENTRAMBI i lati del campo. Non è molto pericoloso in attacco ma è comunque migliorato molto al tiro (ha un buon tiro da 3 dagli angoli) e il resto del suo gioco si addice al NBA dove potrebbe ritagliarsi un ruolo come difensore e regista occulto. Un giocatore che potrebbe finire in NBA anche se non venisse scelto. Personalmente lo vedrei particolarmente adatto al sistema di una squadra NBA “europeizzata” stile San Antonio. 

Borisa Simanic (Stella Rossa Belgrado)
Il lungo serbo è stato uno dei prospetti europei più “controversi” degli ultimi anni. Solo 3-4 anni fa, dopo aver dominato a livello giovanile, era considerato un “can’t miss prospect” destinato alla lottery. Purtroppo per lui, complice la mancanza di minutaggio a livello senior con la Stella Rossa e forse anche un po’ la mancanza di grinta/carattere da parte sua, il suo talento non è mai esploso. Sicuramente è una grande delusione per gli scout NBA ed ha visto le sue quotazioni cadere in picchiata ma forse è anche vero che Simanic è stato “over-scouted” con il risultato che ora si vedono solo i suoi difetti e non i suoi pregi. Ha sempre il fisico e l’atletismo da NBA con un buon tiro da 3 il che lo rende ai miei occhi ancora un giocatore da valutare alla fine del secondo giro e/o da convocare per un provino (o summer league in futuro) anche nel caso in cui non venisse scelto. 


💬 Commenti