NBA 2020/21, ma chi è davvero l'MVP?

Mancano solo poche partite alla fine della regular season e la corsa per il titolo di MVP è apertissima: vediamo i maggiori candidati.

Scritto da Valentino Aggio  | 

Mancano solo poche partite alla fine della regular season e la corsa per il titolo di MVP è apertissima: vediamo i maggiori candidati.

Mancano solamente poche settimane alla fine della Regular Season per la stagione 2020/21. Nonostante il Coronavirus abbia condizionato fortemente le stagioni delle 30 franchigie NBA, grazie anche alla nuova regola del Play-in, ci sono ancora molte cose da definire. 

Qui a Basketball-Evolution ci interroghiamo su chi potrà vincere il titolo più ambito della stagione regolare, il Most Valuable Player. Dopo due anni nei quali Giannis Antetokounmpo ha vinto l'ambito premio, quest'anno abbiamo ben quattro nomi papabili. Andiamo con ordine, partendo con i più probabili, passando poi a delle nomination “romantiche”.

Joel Embiid (Philadelphia 76erst)

Come detto nell'articolo dei premi di metà stagione, Joel Embiid rimane uno dei migliori candidati per il premio. Con 29 punti, 10.8 rimbalzi e 3 assist di media, il camerunense ha guidato i Philadelphia 76ers al primo posto momentaneo nella Eastern Conference. Il punto per Embiid è semplice: è il miglior giocatore nella miglior squadra a Est. Purtroppo per il #21 c'è un problema che potrebbe costargli il premio: Embiid ha giocato solamente 45 delle 66 partite affrontate dai suoi Sixers. Abbiamo visto che il giocare poche partite nel corso dell'annata è costato proprio ad Embiid il titolo di Rookie Of the Year qualche anno fa. D'altro canto, Embiid ha semplicemente dominato quando è sceso in campo.

Nikola Jokic (Denver Nuggets)

La stagione di Nikola Jokic è a dir poco fantastica, soprattutto nella seconda parte. Nonostante fosse un Runner-Up per il premio a metà anno, adesso il serbo sta rendendo difficile la vita ad Embiid. I Denver Nuggets sono “solo” al terzo posto nella ben più competitiva Western Conference, quindi non vale il discorso fatto prima per Embiid. Dando un occhio più accorto alle statistiche nel corso degli anni, possiamo vedere come i numeri di Jokic quest'anno siano impressionanti. Dai 20.1 punti di media della scorsa stagione, Joker è passato a 26.3, tirando con percentuali migliori (40.9% da tre punti). Ma i punti non sono la cosa che più sorprende di Jokic, basta guardare i 10.9 rimbalzi e 8.5 assist di media. In più, Jokic ha giocato ben 65 delle 66 partite finora, che sono 20 in più di Embiid.

Chris Paul (Phoenix Suns)

Arriviamo finalmente alla prima delle due “menzioni d'onore”. La stagione dei Phoenix Suns lascia senza parole tifosi e addetti ai lavori: dopo oltre dieci anni di digiuno dai playoff, la franchigia dell'Arizona finalmente torna in post-season con largo anticipo. Il trascinatore morale e non solo di questi Suns è Chris Paul. CP3 è ormai conosciuto nella Lega per la sua incredibile abilità di rendere la squadra migliore rispetto alla stagione precedente, nonostante un roster non irresistibile. Il 2020/21 ha giovato pure alla reputazione di Paul: solo qualche anno fa l'ex Thunder era considerato uno spreco di soldi, visto il contratto faraonico. Una volta arrivato ad OKC Paul ha zittito tutti, portando una squadra mediocre ai playoff. La storia si ripete anche quest'anno a Phoenix: Paul ha 16.2 punti e 8.8 assist di media, con quasi il 50% dal campo. La candidatura di Chris Paul non è sicuramente come quella di Jokic o Embiid, ma è importante sottolineare come un 35enne possa ancora dire la propria in questa Lega.

Stephen Curry (Golden State Warriors)

Nel bel mezzo della giungla che è la Western Conference troviamo anche i Golden State Warriors. I californiani stanno lottando per entrare nel torneo del Play-in, che ha suscitato tante critiche anche da parte di LeBron James. I Dubs si trovano in questa situazione quasi solo esclusivamente grazie all'insostituibile Stephen Curry. Il #30 ha distrutto ogni tipo di record realizzativo nell'ultimo mese, viaggiando a 31.5 punti di media nella stagione con 57% da 2 punti, 42% da tre e 91% ai tiri liberi. Quasi tutte le vittorie degli Warriors sono opera di Curry, sempre più immarcabile per le difese avversarie. Ovviamente è praticamente impossibile che il premio di MVP venga assegnato a Curry vista la posizione di Golden State. Ad ogni modo, la stagione di Curry verrà ricordata per molti anni: secondo alcuni il 2020/21 quest'anno Curry ha giocato anche meglio dei due anni dove ha vinto il titolo di MVP. 


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