Oklahoma City Thunder o Mr.Robot?

Scritto da FMB  | 
Con colpevolissimo ritardo sto recuperando la terza stagione di "Mr.Robot", una di quelle serie Tv che come "Westworld" una volta dentro non ne esci più malgrado passi tutto il tempo a dire "Che cazz...?" proprio quello che gli appassionati NBA e soprattutto i tifosi degli Oklahoma City Thunder si domandano ogni notte. Become a Patron! Piccola parentesi perché magari non tutti hanno mai visto Mr.Robot; brevemente parla di un Hacker di nome Elliot Alderson che combatte la sua doppia personalità chiamata appunto Mr.Robot, una personalità totalmente opposta alla prima ossia aggressiva, maniacale e diabolica, proprio com i nuovi Oklahoma City Thunder del nuovo trio Westbrook-Anthony-George, in continua lotta per trovare un'identità che sia una. Oggi è venerdì 1 dicembre e i Thunder sono attualmente al 9° posto nella Western Conference con 8-12, per carità come tutte le squadre che cominciano da zero bisogna avere pazienza visto anche il potenziale però dopo 18 partite era difficile immaginarsi un record negativo oltre ai tanti soldi che stanno facendo perdere ai vari scommettitori, la stagione è ancora lunga e avranno tempo di recuperare ma quello che preoccupa è il DISORDINE alternato allo SPLENDORE messi in scena in questo inizio stagione; li vedi piallare, perché li hanno dominati per 48', i Golden State Warriors e pensi che possono davvero essere più di una minaccia ad Ovest con il trio praticamente ingiocabile e un supporting-cast presente...poi però c'è stato il post-Warriors che ha ridimensionato l'opinione pubblica e anche loro. Arrivano i Pistons, ottima squadra, OKC vola sul +17 e poi Black-Out nel 4°: KO Vanno a Dallas, squadra tragica, mai in partita: KO Vanno ad Orlando, squadra medio-buona, mai in partita: KO Dicasi 5 sconfitte nelle ultime 6 partite e tutte contro squadre abordabilissime perché San Antonio senza Leonard è comunque vulnerabile...e se vogliamo fare i bastardi dentro, ad oggi l'unica Quality Win l'hanno ottenuta contro Golden State (Perso con Spurs, Celtics e due vote con Minnesota). https://www.youtube.com/watch?v=uOADLGeZ194

TUTTE le sconfitte dei Thunder hanno lo stesso minimo comune denominatore; Russell Westbrook!

NO, Carmelo Anthony in questo post non verrà bersagliato primo perché ne ha parlato ieri il nostro Simone nella sua rubrica (CLICCA QUI per leggere) e secondo perché non è lui il vero problema: fateci caso, in tutte le sconfitte dei Thunder il copione è sempre lo stesso, vanno sotto pesante nel 4° periodo e Russ si mette DA SOLO a rimontare e questo perché?

Perché non sta trovando la sua dimensione con questa squadra perché NON ci sono paletti!

Russell Westbrook gioca e deve giocar alla sua velocità, in questo inizio stagione troppe volte si è tirato indietro per dare il "contentino" ai suoi due nuovi partner rinunciando lui a magari iniziative personali, se segnano bene ma se spaccano il ferro il discorso cambia come d'altronde lui, da "Volemose bene" a "Levatevi dalla palle". Bisogna sedersi ad un tavolo e chiarire le gerarchie: Questa è la squadra di Russell Westbrook e tutti vanno dietro a Russell Westbrook Paul George è il primo alfiere Carmelo Anthony può essere preziosissimo come closer, essere la punta di diamante nel finali quando le difese si sfiancano sui primi due che si mettono a sua disposizione Roberson e Adams i falegnami dal lavoro sporco. Devono trovare la loro identità, NON possono giocare ai Pokémon della serie "Oggi scelgo te!" perché così non ne escono specialmente nei match che non si indirizzano subito, tempo fa gli paragonai ai Denver Nuggets del periodo Iverson-Anthony, squadra con meno talento di questi OKC chiaramente ma a grandi linee la pasta era lo stessa: notte singola in grado di battere/dominare chiunque ma di base una squadra che non aveva un'identità e malgrado un quintetto di livello (Iverson-J.R-Melo-Martin-Camby) rimase sempre la mina vagante mai esplosa dell'Ovest di quegli anni, due volte ai Playoffs e sempre eliminata al primo turno con una sola vittoria. OKC oggi gioca con due personalità che poi dipendono sempre da Russ: quella passiva, timida che aspetta e cerca di trattenersi, quella aggressiva che esplode dalla prima palla a due trascinandosi dietro la squadra, il tempo è dalla loro, la Conference è dura ma hanno le carte per poter stare tra le prime 4, resta ai giocatori decidere chi voler essere.

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