Eurolega 2022/23, i 5 punti del Round #8

L’Efes torna alla vittoria, Procida e il nuovo closer del Monaco offrono ottime prestazioni, mentre anche gli allenatori alzano i toni

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 
Round 22

L’Efes torna alla vittoria, Procida e il nuovo closer del Monaco offrono ottime prestazioni, mentre anche gli allenatori alzano i toni

I 5 PUNTI DEL ROUND #8

🎥 Video commento Virtus-Valencia

📝 Round Olimpia (#8)

Mbaye e Dunston alzano i giri in difesa e l'Efes torna alla vittoria

L'Efes vince in casa contro il Barcelona grazie alle prestazioni offensive in formato MVP dei soliti Vasilje Micic (22 punti con 3/5 da 3) e Will Clyburn (24 punti con 5/8 da 2 e 4/8 da 3). Nonostante ciò i veri protagonisti del ritorno alla vittoria dei turchi si rivelano Mbaye e Dunston che mettono una pezza sulla problematica più evidente di questo inizio stagione: la battaglia nel pitturato. Se a livello individuale la prestazione di Polonara, partito titolare, non é così negativa(5 punti,1 rimbalzo,1 assist  in 12 minuti) il tentativo di risolvere il problema difensivo affiancandolo a Pleiss dal primo minuto si rivela un buco nell'acqua. A fine primo quarto il risultato recita 22-16 per gli ospiti e il rischio di una sesta sconfitta stagionale in otto gare sembra concreto. A questo punto Ataman decide di affidarsi alla vecchia guardia formata da Dunston e Mbaye che non deludono.
L’americano ruba 2 palloni, il francese effettua 3 stoppate, ma soprattutto i due giocatori dell'Anadolu riescono ad invertire l'andamento della battaglia a rimbalzo che nel primo quarto aveva dato la possibilità al Barcellona di dominare il campo. Mbaye condisce la sua prestazione difensiva con 13 punti (3/5 da 3) con i quali offre l'impressione di poter essere lui il terzo violino su cui Coach Ataman deve puntare in attesa del rientro del fondamentale Shane Larkin. Al Barcelona non basteranno la super prestazione da 28 punti di Laprovittola  e i 18 dell'ex Sanli per ribaltare il parziale di 50-35 prodotto dai padroni di casa tra il secondo e il terzo quarto. L'Efes torna quindi alla vittoria, ma senza convincere ancora del tutto in quanto Dunston, avendo 36 anni, non può essere una soluzione costante nella regular season se vorrà essere in condizione per il periodo in cui le partite conteranno davvero. I vari Zizic, Polonara, Pleiss devono iniziare a dare il loro contributo per far sì che la squadra turca riesca a raggiungere serenamente i playoff.

Okobo: quando il clone di Mike James lo tieni in casa

Il francese ha chiuso con 22 punti, di cui 9 nell'ultimo quarto con parziale personale di 5-0 a 2 minuti dalla fine decisivo nella vittoria contro la mina vagante Baskonia. Solita serata del solito Mike James voi direte, e invece no, i dati che vi ho elencato sono di Elie Okobo, riserva di extra lusso di coach Obradovic che in una serata no di Mike James, nella quale l’ex Nets mette comunque a referto 10 punti e 7 assist, il francese si fa autore di quel tipo di prestazione al quale il #55 ci aveva abituato durante la sua carriera. Inizia piano, aspetta che la partita gli si cucia addosso in maniera naturale lasciando agli altri l'incombenza di mantenere la squadra in zona di galleggiamento per poi dare una sterzata quando la partita sembra essere in equilibrio.
É già la seconda volta quest'anno che il Buon Elia mostra di avere questa capacità. Stessa cosa la fece al round 5 con l'Olimpiacos ammazzando la partita segnando 11 dei suoi 23 punti nel quarto finale che era iniziato con un non rassicurante +5 per la Roca. Insomma questo Monaco dimostra di avere 2 point guard da takeover nell'ultimo quarto e se a questi due si aggiungono i vari Moerman, Montejunas, Brown, Diallo e Lloyd si capisce che forse questa squadra non è così Mike-dipendente come i suoi detrattori ci vogliono far credere. 

Il "generale" Dusko Ivanovic torna ad allenare e la Stella Rossa torna a vincere

Il primo obiettivo di Dusko Ivanonic alla guida della Stella Rossa doveva essere, secondo la conferenza stampa di presentazione, quella di infondere tranquillità ad un ambiente. Sinceramente non so se definirei tranquillizzante svolgere un allenamento da 6 ore e mezza, ma se l'ultima squadra di Eurolega con un record che recitava 1-6, riesce subito dopo a vincere nella partita d'esordio con il coach montenegrino allora il risultato giustifica i mezzi. Ivanovic torna ad allenare dopo i successi con Baskonia (3 titoli ACB e 3 coppe del Rey) e Limoges (1 campionato e 1 coppa francese) e lo fa per la prima volta in Serbia.
L’obiettivo annunciato? Difendere il titolo in ABA Liga che garantirebbe la permanenza in Eurolega rendendo allo stesso tempo più complicata quella del Partizan. (chi vince la lega Adriatica, campionato che raggruppa squadre dell’ex Yugoslavia, stacca il pass per svolgere l'Eurolega dell'anno successivo).  Per fare ciò  bisogna ritrovare salute ed entusiasmo anche attraverso qualche upset contro le giganti europee. La rosa sembra essere leggermente più debole rispetto a quello dei cugini bianconeri, ma con l'arrivo di Vildoza e Delije si sono sicuramente rinforzate. Se a ciò si aggiunge la etica lavorativa di Ivanovic gli obiettivi potrebbero diventare raggiungibili.

Liti tra gli allenatori europei: stavolta di mezzo c'è anche Trinchieri

Il siparietto che vi avevamo raccontato la settimana scorsa tra Ataman e Pesic durante la finestra qualificazioni FIBA in Serbia-Turchia é stato solo l'antipasto per ciò che poi ci ha attesi in questo turno di Eurolega. A fare notizia questa settimana sono stati due episodi. Anche in questo caso l’allenatore della Turchia è presente.  L'allenatore del Barcellona Jasikevicius ha accusato uno degli assistenti dell'Efes di aver filmato gli allenamenti dei blaugrana per trarne vantaggio. La risposta di Ataman non si è fatta attendere: "Se Jasikevicius proverà la veridicità di tali accuse, mi dimetto"  in caso contrario ha affermato, inoltre, che Sarunas gli dovrà delle scuse. Anche il nostro Trinchieri si è trovato coinvolto in una divergenza tra allenatori nel post-partita con il suo collega dell'Olympiakos. Dalla nostra ricostruzione dei fatti sembra che la base delle incomprensioni tra Bartzokas e l'allenatore del Bayern sia stata una protesta rivolta dall'allenatore greco verso un arbitro. Trinchieri, secondo le dichiarazioni post-partita, avrebbe mal interpretato tali proteste come un’accusa contro di lui e per questo motivo sarebbe nato il siparietto davanti al tavolo ufficiale subito dopo il match vinto dall'Olympiakos. 

Procida sempre più protagonista nell'Alba Berlino

Nonostante la sconfitta nella partita contro i vicecampioni d'Europa del Real Madrid. Gabriele Procida si rende protagonista di una prestazione di ottimo livello. In appena 18 minuti realizza 13 punti, suo carrier high in Eurolega, con 4/8 dal tiro (solo 1/5 da 3) e senza sbagliare nessuno dei 4 tiri liberi concessigli dai blancos. Il talento italiano sta viaggiando a 8,6 punti e 2,2 rimbalzi di media confermando il trend che vede i giovani italiani performare meglio all'estero rispetto che nelle squadre locali iniziato proprio a Berlino con Simone Fontecchio Credo che a base della questione ci sia la smania di vincere subito di certi proprietari che preferiscono un veterano americano o straniero che porta garanzie piuttosto che puntare sui giovani europei.
Peccato che poi chi vince davvero (i vari Real e Fener per intenderci) abbiano puntato forte nel loro recente passato sui giovani europei. Doncic il Real lo ha pescato 13enne, Bogdanovic  è stato rilevato dal Fenerbahce da giovane dal Partizan, Procida sia Pistons che l'Alba ci stanno puntando mentre in Italia si ha quasi paura di far giocare lui o Spagnolo in nazionale. Possibile che nessuna tra Olimpia e Virtus sia in grado di investire nello scouting interno un decimo dei milioni che si vanno ad investire su soluzioni che per quanto fruttuose nell'immediato presente non garantiscono un domani? (si penso ai vari Chacho, Hines, Milos, Hackett). É solo questione di tempo prima che il Real, il Barcellona o il Fener trovino un nuovo fenomeno europeo con cui garantirsi un paio di titoli europei ed intanto a Milano e a Bologna se continua così sarà sempre l'anno prossimo quello buono per raggiungere obiettivi ambiziosi a livello continentale.
 


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