NCAA Final Four 2024: La preview delle semifinali

In quel di Phoenix tre squadre cercano di spodestare UConn mentre gli Huskies puntano al secondo titolo consecutivo

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

In quel di Phoenix tre squadre cercano di spodestare UConn mentre gli Huskies puntano al secondo titolo consecutivo

NCAA F4 2024: Semifinals Preview

 

Purdue (#1 Midwest) vs NC State (#11 South)
⏰ 0:09

La prima semifinale vedrà uno scontro tra titani sotto le plance parecchio interessante con Edey e Burns protagonisti. Zach Edey è la stella di Purdue. I suoi 30 punti e 16,3 rimbalzi di media nel torneo sono la testimonianza che siamo davanti a qualcuno di speciale. Zach, oltre ad essere stato nominato miglior giocatore del college nel 2023, possiede una medaglia di bronzo vinta al mondiale con il Canada di Shai Gilgeous-Alexander. La prestazione da 40 punti (sui 72 di squadra) e 16 rimbalzi nelle Elite 8 coronata dalla stoppata decisiva su Knecht è solo l'ultima delle imprese della sua incredibile carriera collegiale. All'esterno dal pitturato, per fortuna degli avversari, il canadese non è dotato come Wemby ai piani alti, ma nel pitturato resta comunque ingiocabile per i suoi coetanei grazie ai suoi 2 metri e 24 di altezza.
Per nascondere i suoi limiti perimetrali coach Painter lo ha circondato di una batteria di tiratori pronti a colpire sugli scarichi dal raddoppio. Tra questi spicca Lance Jones una guardia in grado di difendere il miglior esterno avversario e garantire fiammate da oltre l'arco. I Boilermakers sono una squadra solida, ma tendono ad affidarsi troppo alla propria stella e qualche segnale di sbandamento si è visto nel primo tempo contro i Volunteers. Inoltre, Purdue  non è nuova a disattenzioni rischiose. L'anno scorso i Boilermakers uscirono al First Round contro una squadra con la testa di serie numero 16 ed è proprio da questo dato che i Wolfpack devono costruirsi la propria opportunità.
Nonostante sia la cenerentola più grande della storia del torneo (le 14 sconfitte sono un record per le partecipanti alle Final Four) NC State dopo aver vinto l'ACC è riuscita anche a sovvertire le gerarchie della South Region sconfiggendo squadre sulla carta più attrezzate come Duke, Texas Tech e Marquette. DJ Burns Jr è il giocatore simbolo della squadra. Il centro classe 2000 è un lungo atipico in quanto abbina una sublime tecnica di realizzazione dal post ad un corpo di 2,06 metri e ben 125 chili. DJ ha guidato i compagni negli upset di questa March Madness mettendo a referto 18,3 punti a serata con un picco prestazionale arrivato con i 29 punti siglati nelle Elite 8 contro Duke. Attorno alla sua stella i Wolfpack hanno costruito una squadra che punta a dominare sotto le plance anche con l'altro lungo Mohammed Diarra che oltre ad essere incaricato a svolgere il ruolo di tuttofare difensivo è un ottimo rimbalzista con 13 rimbalzi di media, mentre la guardia DJ Horne è il secondo violino con 16,5 punti a partita. La chiave di svolta di questa semifinale sarà il pitturato perché è proprio attraverso il dominio a rimbalzo che Edey alimenta le sue abilità di scorer nel pitturato. Difficilmente NC State potrà contare su un altra serata no dei tiratori dei Boilermakers dopo le pessime percentuali dall'arco viste contro Tenesee, quindi, catturare i rimbalzi sarà cruciale se i Wolfpack vorranno rimanere in partita. Il duello tra Burns e Edey sarà sicuramente interessante anche da un punto di vista mediatico, ma è impensabile che DJ possa limitare il canadese da solo, quindi, molto dipenderà da come Diarra riuscirà ad aiutare il suo compagno di reparto. Purdue è quindi favorita, ma il momento idilliaco di NC State potrebbe non essere finito soprattutto se i lunghi troveranno un modo per tagliare fuori efficacemente il gigante canadese,  quindi, l'esito di questa semifinale è comunque incerto 

UConn (#1 East) vs Alabama (#4 West)
⏰ 2:49

La seconda semifinale vedrà scendere in campo gli Huskies campioni NCAA in carica e la esordiente Alabama.
UConn ha vinto le partite della March Madness con uno scarto medio di 28 punti. Gli uomini di coach Hurley arrivano da una partita dove con un parziale di 30-0 hanno spazzato Illinois in meno di una decina di minuti tra fine primo tempo e inizio secondo. Il giocatore principale del progetto è sicuramente Donovan Clingan che nella March Madness ha viaggiato a 15,8 punti e 3,5 stoppate di media. Il centro offre una sicurezza difensiva importante nel proprio pitturato rendendo l'area inaccessibile per gli avversari. Chiedere a Illini che si è vista costretta a cercare soluzioni dalla media o dall'arco per evitare di subire continuamente le sue stoppate. Gli altri due giocatori fondamentali  sono Tristen Newton e Cam Spencer. Newton con i suoi 13,8 punti e 6,8 assist guida l'attacco pazientemente cercando la soluzione migliore attraverso la circolazione della palla quando la difesa avversaria è posizionata, mentre quando grazie all'efficacia difensiva si aprono le opportunità in transizione, gli Huskies tendono ad alzare i ritmi e costruire le proprie travolgenti scoring run. Spencer, invece, è arrivato da Rutgers tramite il transfer portal per garantire quei punti dal perimetro che mancavano dopo il passaggio di Jordan Hawkins in NBA e ci sta riuscendo segnando 13,8 punti di media con ottime percentuali dall'arco.
Visto il modo in cui i campioni in carica riescono a chiudere il pitturato l' unico modo per scardinare la loro difesa è tramite attacchi esterni all'area e se esiste una squadra in grado di segnare spesso dal perimetro quella è proprio Alabama. Sui canestri dall'arco di Mark Sears e di Grant Nelson, i Crimson Tide hanno costruito le proprie fortune nelle vittorie contro Clemson e North Carolina. Sears ha segnato 20 punti a serata durante questa Madness mentre Nelson dopo aver deciso la sfida contro North Carolina nelle Sweet 16, ha avuto una flessione nelle Elite 8. Per battere una corazzata come UConn è necessario che Alabama sia perfetta per tutti i 40 minuti, quindi, anche Nelson dovrà restare sul pezzo in questa partita. Se così non fosse preparatevi a vedere un altra partita dominata dagli Huskies.
Infine, va ricordato che il maggior punto di forza della squadra del Connecticut in questa seconda stagione è stato quello di riuscire a dare continuità al percorso iniziato l'anno scorso. È vero Sanogo, Hawkins e Jackson jr non sono più nel roster, ma Newton, Karaban e Clingan sono rimasti in squadra mettendo a disposizione la loro esperienza di campioni. In un era dove la prassi in NCAA è avere giocatori One and Done, la carta esperienza potrebbe diventare una determinante durante questa fase finale e per questa Uconn è la favorita d'obbligo per raggiungere la finale.


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