LBA 20/21, il commento della 26^ giornata

Il commento della 26^ giornata: cambia la capolista con Brindisi che batte Milano. Cambia la situazione in fondo, con le vittorie di Trento, Pesaro e Reggio. Treviso non si ferma.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Il commento della 26^ giornata: cambia la capolista con Brindisi che batte Milano. Cambia la situazione in fondo, con le vittorie di Trento, Pesaro e Reggio. Treviso non si ferma. 

RECAP 26^ GIORNATA

Pesaro frena la rimonta F e sbanca Bologna

Sfida importantissima per entrambe con chi vince (Pesaro) che può smettere di guardarsi le spalle e chi perde (Fortitudo) a tornare nel pantano di bassa classifica. Primo tempo con la VL avanti di 15, con 56 punti segnati e un 12/20 grazie anche a una difesa troppo blanda della F. Seconda metà in cui Bologna tenta una gran rimonta, ma nel finale arriva con il fiato corto (altra partita con rotazioni ridotte) e sull’appoggio finale di Robinson, con autostrada dentro l’area a farlo passare, vince Pesaro di 2. Chiave della partita la difesa impostata da Repesa su Banks, che dopo il record in carriera contro Brescia, rimane a 1 punto nella prima metà gara. Totè replica la grande prova dell’andata, ma non basta di fronte a un Cain tutto fare (10 assist). La Fortitudo paga anche i troppi rimbalzi concessi, con extra possessi annessi. 

Sesta vittoria consecutiva per Treviso su una Sassari stanca

La De’ Longhi continua a scalare la classifica di LBA con il sesto successo in fila. Ultimo quello contro Sassari (altra partita a 12) che sembra accusare la stanchezza dai troppi impegni delle ultime due settimane. Treviso invece è sempre più vicina ai playoff e con questa vittoria aggancia a 28 punti proprio i sardi. Ancora una volta protagonisti Mekowulu e Sokolowski. La squadra di Menetti continua quindi a sorprendere, ma si può considerare a tutti gli effetti una realtà affermata del campionato, con un grande utilizzo anche degli italiani. Proprio la stanchezza sembra incidere molto sul rendimento recente di Burnell, mentre Happ non riesce ancora a trovare continuità nel nuovo contesto. 

La rivincita di Caja arriva nello scontro diretto

Stupisce la scelta tecnica iniziale di lasciare fuori Sims, ma Caja ottiene comunque una vittoria contro Varese da ex. Si frena quindi la corsa dell’Openjobmetis, fino a qualche mese fa ultima da sola. Decisivo un protagonista inaspettato, ma che Reggio aspettava da un po’ qual è Petteri Koponen con un 8/12 da 3 mortifero. Altrettanto importanti le prove di Candi, anche lui con percentuali alte nel tiro da fuori, Elegar che firma una doppia doppia da 13+10 rimbalzi, infine Baldi Rossi che sporca il foglio statistico un po’ ovunque, con 27 di valutazione. Varese può sorridere per la continuità di rendimento di Ruzzier e Douglas, ma paga una gara opaca di Egbunu e Scola.

Brescia si perde mentre Watt è ovunque 

Torna alla vittoria la Reyer che si stacca quindi da Sassari al quarto posto e tiene a distanza Treviso. La partita viene direzionata già nel secondo quarto, con un parziale importante di 32-19. Dopo il rientro dagli spogliatoi Venezia non trova più la via del canestro e prova ad approfittarne Brescia, ma senza dare mai l’idea di poterla riprendere e all’ultima sirena il punteggio dice 94-87 per gli orogranata. Mvp della partita Watt che semina il panico nell’area bresciana. Bene anche Chappell, non solo in difesa (sua specialità). Alla Leonessa non bastano un sorprendente Wilson e un Vitali che sbaglia veramente pochissimo.

Williams beffa Cantù

L’Acqua San Bernardo sembra rientrare del tutto dall’ennesimo problema legato al covid, ritrovando in campo lo scorer Gaines. I padroni di casa partono fortissimo con un 9-0, ma Trento riesce a rientrare e dal primo quarto in poi regna l’equilibrio per tutta la gara. Proprio Gaines alterna momenti importanti ad altri in cui colleziona ferri, compreso il tiro finale. Thomas invece gioca finalmente una bella partita dopo tempo, anche se non basta, mentre Smith si mantiene sui suoi standard. A decidere la gara un’altra prestazione super di Jacorey Williams che trascina Trento con punti e rimbalzi. Proprio nell’azione che regala la vittoria, prende 2 rimbalzi offensivi sugli errori di Morgan e Browne e segna il 76-75 finale. Per Cantù (che ha chiesto il ricorso per un errore di assegnazione a una tripla di Leunen) inizia a complicarsi la questione salvezza, con le rivali che si allontanano di 4 punti. 

La Virtus convince e si riposa in ottica Kazan

In quella che poteva essere una partita insidiosa, sotto diversi punti di vista, la Virtus riesce a superare Trieste, lasciando a riposo Markovic, Belinelli, Teodosic e Hunter in vista di gara 3 di Eurocup contro Kazan di mercoledì. I segnali importanti arrivano proprio da chi gioca solitamente meno, che sfrutta a pieno l’occasione del turnover. Bene quindi Abass, Adams, Alibegovic e Tessitori, che in una partita danno a Djordjevic la prova di poter meritare più minuti in campionato. Trieste non si avvicina mai neanche all’idea di poter stare in partita ed è difficile trovare veramente un giocatore da salvare per l’Alma, che sta dando importanti segnali di flessione.

Brindisi prima nonostante gli assenti

I due fotogrammi che potrebbero racchiudere la partita sono 1. Punter, che dopo aver commesso fallo sul -11, piegato sulle ginocchia ha il volto stanco della resa, con Biligha anche lui stanco nel finale. Immagine che racchiude anche il fiato corto in queste ultime partite, quando spesso sono arrivate delle sconfitte. L’immagine di Brindisi è invece coach Alberto Morea circondato dai giocatori a festeggiare. Il simbolo forse dell’entusiasmo che sta vivendo l’ambiente, comunque bella risposta allo scotto post eliminazione dalla Champions League. La vittoria che regala il primo posto a Brindisi (prima volta nella sua storia a questo punto della stagione) arriva con un contributo da parte di tutta la squadra, viste anche le assenze di Harrison, Thompson e Perkins per positività al covid, oltre a Vitucci rimasto a casa in via precauzionale. L’Olimpia invece si aggrappa al talento di Shields e il Chacho Rodriguez, ma è invece qui l’apporto di squadra a mancare. Tra le poche note liete il rientro di Malcolm Delaney, fondamentale per i playoff sia di Eurolega, che di LBA, fondamentale per dare fiato al Chacho e a Punter.


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