NBA 2022/23, i playoff: chi rischia la stagione?

Andiamo a vedere quali sono le squadre che se non dovessero partecipare ai playoff avrebbero fatto un grosso buco nell'acqua.

Scritto da Valentino Aggio  | 

Andiamo a vedere quali sono le squadre che se non dovessero partecipare ai playoff avrebbero fatto un grosso buco nell'acqua.

Siamo ormai entrati nella fase finale della stagione NBA: si avvicinano quindi i playoff, dove ci si gioca il titolo. Spesso parliamo delle squadre che si giocheranno l'anello, senza parlare di quelle squadre di mezza classifica. Oggi parleremo delle franchigie che si trovano a metà delle due conference, che potrebbero trarre beneficio nel partecipare alla post-season. La domanda è questa: “Si può considerare fallimentare la stagione se quella franchigia non entra ai playoff?” 

EASTERN CONFERENCE

Atlanta Hawks

Per cambiare allenatore con meno di trenta partite alla fine della stagione regolare bisogna essere messi male. Ricordiamoci che meno di due stagioni fa gli Atlanta Hawks sono andati ad un passo dalle NBA Finals. Al momento la squadra della Georgia si trova all'ottavo posto nella Eastern Conference con un record di 31-30, appena al di sopra del 50%. In estate, alla corte della superstar Trae Young, è arrivato Dejounte Murray dai San Antonio Spurs: i due avrebbero dovuto, insieme ai vari John Collins, Clint Capela e De'Andre Hunter, portare Atlanta ai piani alti della conference e potenzialmente dare fastidio alle varie Boston, Philadelphia e Milwaukee. Ad ora tutti stanno deludendo rispetto alle aspettative, mantenendo più o meno gli stessi numeri rispetto alla scorsa stagione. Al momento ad Atlanta manca la difesa: in questo aspetto la firma di un coach esperto come Quinn Snyder potrebbe fare comodo a Young&co. Snyder ha basato i propri successi agli Utah Jazz grazie alla difesa: non è un caso che proprio sotto di lui un giocatore come Rudy Gobert abbia realizzato il proprio potenziale. Con un roster così competitivo e vista la trade per il promettente Saddiq Bey alla Dead-Line, ci si aspetta un finale di stagione in crescita per Atlanta. 

Miami Heat

Sono arrivati in testa alla Eastern Conference nella scorsa stagione, dopo aver disputato le Finals nella bolla di Orlando nel 2020. I Miami Heat si trovano al momento settimi (32-29) e non del tutto fuori dalla zona pericolo. Ora, il rischio di non partecipare ai playoff è minimo, ma negli ultimi anni Miami ci ha abituati a moltissimi alti e bassi (vedi lo sweep subito dai Milwaukee Bucks nel 2021). La squadra di Erik Spoelstra ha un grandissimo problema in attacco: il Offensive Rating degli Heat è solo il 27° della Lega, al fronte di una difesa tra le migliori in NBA. La squadra non è cambiata di molto rispetto alla passata stagione: è ancora Jimmy Butler a tirare il carro, ma le sole 46 presenze si fanno sentire. Molto più continuo è Bam Adebayo, con Tyler Herro che sta portando a termine un'ottima stagione individuale. Dopo questi tre però c'è davvero poco: Kyle Lowry sembra l'ombra di sé stesso, mentre in panchina mancano dei realizzatori. Miami è partita in questa stagione per provare a dare fastidio alle prime della classe, mentre ora sembra “solo” in grado di evitare il Play-In: questo non si può considerare un successo. 

WESTERN CONFERENCE

Los Angeles Lakers

Come sempre, sui Los Angeles Lakers ci si potrebbe scrivere un libro. I giallo-viola hanno impostato l'intera stagione regolare con un unico chiaro obiettivo: il record di marcature All-Time di LeBon James. Quest'ultimo ha raggiunto l'obiettivo e sta senza dubbio giocando una delle migliori stagioni in carriera dal punto di vista individuale. Il problema è se LeBron non dovesse fare i playoff per il secondo anno consecutivo: sarebbe una vera e propria tragedia sia per lui, che per la franchigia, che per gli ascolti ed il movimento in generale. Ora come ora la NBA non gode uno dei suoi migliori momenti e non vedere la faccia della Lega ai playoff farebbe storcere il naso a molti. Al momento i Lakers si trovano al 12° posto nella Western Conference con un record di 29-32. Fortunatamente durante l'ultimo giorno di scambi a LA si sono liberati della scomoda figura di Russell Westbrook, prendendo in cambio ciò che più serviva: dei tiratori. Il trend dei Lakers è migliorato nelle ultime settimane, ma le continue incognite sulle condizioni di Anthony Davis non possono gettare le basi per un'ultima parte di stagione alla disperata ricerca dei playoff. A questo punto dell'anno ai Lakers serve Davis sano per più partite possibili, così come LBJ. I due insieme possono sperare nella rimonta in classifica, che rimane comunque quantomeno ardua. Potremmo discutere ore sugli errori fatti dalla dirigenza durante l'estate, ma per una piazza come quella di Los Angeles e con LeBron James in squadra arrivare ai playoff è davvero il minimo

Minnesota Timberwolves

Buttare al vento almeno cinque anni di scelte al draft per prendere un centro come Rudy Gobert non è di certo una strategia conservativa. I Minnesota Timberwolves sembravano all-in con questo gruppo, ma i primi mesi non sono stati incoraggianti. Infatti, alla Dead-Line di Febbraio i T-Wolves hanno scambiato D'Angelo Russell ai Los Angeles Lakers. L'ex Nets e Warriors non stava giocando una gran pallacanestro e di certo la chimica con il compagno di reparto Anthony Edwards non era al massimo storico. La grande ombra sulla stagione di Minnesota è la continua assenza di Karl-Anthony Towns: il centro dei Wolves al momento ha giocato solo 21 partite in questa stagione. È chiaro che senza il proprio miglior giocatore Minnesota non possa puntare in alto come si poteva pensare ad inizio stagione. I Wolves rimangono, al momento, al 9° posto nella Western Conference con un record perdente di 31-32. C'è da dire che ad Ovest la lotta per i playoff diretti sembra essere davvero apertissima a tutti: i Phoenix Suns, al momento quarti, hanno un record di 33-29. Quindi, la speranza è quella di rivedere Towns in campo per le ultime 15 partite di stagione regolare. Se dovesse tornare il #32 allora Minnesota potrebbe arrivare nelle prime 6. Chiaramente i Wolves non hanno il roster per competere per il titolo, ma almeno per passare il primo turno. 


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