NFL Playoffs 2017: Analisi delle Wild-Card

Scritto da Fabio Gabrielli  | 
Il mese di gennaio è per antonomasia IL mese NFL, iniziano i Playoffs con Wild-Card, Divisional, Championship e poi l'evento più atteso dell'anno, il Super Bowl che quest'anno si giocherà a Houston il 5 febbraio, ma andiamo con ordine. Questo Week-End in scena i match di Wild-Card con sfide molto intriganti (sotto programmazione TV).

AFC

Houston Texans – Oakland Raiders (NGR Stadium, Sabato alle 22:25)

Parliamoci chiaro: con Derek Carr abile ed arruolabile, avremmo liquidato questa partita in un paio di righe: troppo più forti questi Oakland Raiders per questi Houston Texans. Anzi, probabilmente i Raiders avrebbero chiuso la stagione al #2 in AFC e in Texas, per questo Wild Card Game, sarebbero finiti i Chiefs (che già lo scorso anno annichilirono i Texans nei playoff infliggendo loro una batosta storica). Ma Carr non c'è e non ci sarà, a meno di miracoli, per tutti i playoff. Al suo posto, a guidare l'attacco dei Raiders ci sarà il terzo quarterback Connor Cook, rookie da Michigan State, che nell'ultima partita persa con i Denver Broncos ha sostituito McGloin anche lui infortunato. Quella che sembrava poter essere un'annata magica per i nero-argento sta assumendo contorni sempre più inquietanti e quella che, contro Houston, sarebbe dovuta essere un passeggiata di salute rischia di trasformarsi in un impegno più ostico del previsto. Dal canto loro i Texans, pur contando sulla difesa #1 della Lega, non stanno passando un buon momento di forma e il passaggio ai playoff è legato ad una Division, la AFC South, decisamente debole. In cabina di regia abbiamo assistito recentemente al panchinamento del titolare (e strapagato) Brock Osweiler in favore di Tom Savage: lo stesso Savage ha dovuto lasciare il campo per una sospetta commozione celebrale nell'ultima partita con i Titans ridando le chiavi della regia a Osweiler. Resta comunque l'impressione di una squadra offensivamente non all'altezza e che solo qualche giocata difensiva può tenere a galla contro Oakland

Pittsburgh Steelers – Miami Dolphins (PPG Paints Arena, domenica alle 19:05)

La partita più scontata del weekend è quella di Pittsburgh dove i lanciatissimi Steelers aspettano i Miami Dolphins per quella che sembra una contesa senza storia. Troppo dinamico e multidimensionale l'attacco degli Steelers per pensare che non possano mettere almeno 20-25 punti sul tabellone. Non così facile sare l'impresa per i Dolphins: che sia Ryan Tannehill (in dubbio per infortunio) a guidare l'attacco di Miami o che trovi ancora spazio il suo sostituto Matt Moore, le sorti dei Dolphins passeranno necessariamente per una buona giornata del running back Jay Ajayi. Con i titolari riposati dopo la partita vinta con i Browns (in cui hanno trovato spazio le seconde linee) e il vantaggio del fattore campo, l'unico pericolo per Ben Roethlisberger & Co è quello di prendere sottogamba la partita avendo già la testa all'eventuale Divisional contro i Kansas City Chiefs di settimana prossima.

NFC

Seattle Seahawks – Detroit Lions (Century Link Field, sabato alle 2:15)

Se ci limitassimo a guardare il rullino casalingo dei Seahawks nei playoff degli ultimi anni (nove vittorie consecutive in casa, terza striscia più lunga nella storia NFL) non dovremmo dare alcuna speranza ai Lions. La stessa Detroit viene da una non lusinghiera striscia di tre sconfitte consecutive e deve ringraziare solo il "suicidio" dei Redskins in casa con i Giants per l'accesso alla post-season. Detto questo, la partita è, a mio modesto parere, più aperta di quanto sembri. L'assenza della safety Earl Thomas ha creato un buco difficilmente colmabile nelle secondarie degli 'Hawks e se l'attacco dei Lions dovesse riuscire a trovare il giusto ritmo potrebbe impensierire non poco la difesa di Seattle. Offensivamente i padroni di casa hanno perso il wide receiver Lockett per infortunio la scorsa settimana e Russell Wilson si affiderà al tight end Graham e al wide receiver Doug Baldwin per creare scompiglio nelle non certo affidabili secondarie dei Lions. Il pronostico pende leggermente dalla parte del team di coach Pete Carroll che potrà contare, fra l'altro, sul solitamente caldo pubblico del Century Link Field come prezioso alleato.

Green Bay Packers – New York Giants (Lambeau Field, domenica alle 22:40)

Eli Manning - Aaron RodgersIl match più interessante del weekend è senza dubbio quello del Lambeau Field che vedrà affrontarsi Packers e Giants. E se è vero che Green Bay arriva da una striscia di sei vittorie consecutive e che Aaron Rodgers è in un momento di forma eccezionale, è anche vero che se c'è un avversario che i Packers avrebbero voluto evitare, questi sono proprio i Giants. Primo per un motivo di ricorsi storici: nel 2007 i Packers si presentarono ai playoff da assoluti protagonisti, con un Favre ancora sulla cresta dell'onda e forti di un 13-3 di record. Nel gelo del Wisconsin i Giants beffarono i padroni di casa con un field goal all'overtime di Lawrence Tynes. Nel 2011, dopo una stagione da 15-1 e con un Rodgers MVP, Green Bay venne annichilita da New York. Da notare che, in entrambe le occasioni, i Giants poi arrivarono al Superbowl (vinto) contro i Patriots. L'altro motivo è di natura tecnica: New York può contare su delle ottime secondarie (specie se dovesse recuperare il cornerback Jenkins) che potrebbero controllare i ricevitori di Green Bay per quei 2-3 secondi necessari per consentire alla linea "in blu" di pressare Rodgers con successo. Eli Manning si trova a suo agio nel consueto gelo di Green Bay e quando sente aria di playoff assomiglia un po' di più al fratello Peyton. Il limite dei Giants potrebbe risiedere in una linea offensiva non all'altezza e in un running game non continuo: elementi questi che, nell'arco del match, potrebbero costringere Manning a lanciare in situazioni non facili. In definitiva, nonostante tutto, l'attacco dei giallo-verdi sta girando a mille nelle ultime settimane e vedo la banda di Aaron Rodgers favorita.

📺PROGRAMMAZIONE TV📺

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