Philadelphia 76ers, il grande enigma 2019/20


MOSSE

ROSTER
Una squadra difficile da decifrare, enigmatica, da un lato: Harris è un bel giocatore, polivalente, si sposa bene col gioco della squadra e ti assicura 20 di media, Richardson è un giocatore con punti nelle mani reduce dalla sua miglior stagione (16,6 punti) un giovane e promettente 3&D, Horford è stata una firma molto furba per una serie di motivi: 1) Hai tolto IL problema al tuo leader, l'ex Celtics è sempre stato l'incubo di Joel Embiid, nelle sfide tra Phila e Boston Embiid ha sempre sudato le proverbiali 7 camicie contro il prodotto di Florida 2) Horford sa giocare in tutte le posizioni/distanze con la stessa efficienza e questo può garantire sicurezza e diversi assetti per coach Brown 3) In difesa è un giocatore di livello assoluto che sa anche come dar fastidio al pericolo numero uno della Eastern Conference, il Greco. 4) Se Embiid sta fuori ha un sostituto degno 5) Uomo spogliatoio vero, l'unico a tenere in piedi il disastro Celtics l'anno scorso, aspetto non da poco per le aspettative di Philly. Inoltre, dettaglio non da sottovalutare, il quintetto base è uno se non il più lungo della Lega che non guasta soprattutto in difesa; Simmons 2,08, Richardson 1,98, Harris 2,06, Horford 2,15 ed Embiid 2,13 Dall'altro lato però: non hai profondità in panchina (Mike Scott e?), non hai più il closer nei momenti topici (Butler) o parafulmine nei momenti difficili ed Harris non è quel tipo giocatore, Richardson è una bocca da fuoco ma non è un tiratore puro in uscita dai blocchi come lo era J.J (35% da 3 contro il 39% e 41% nei Playoffs) e si trova in una nuova realtà dove non sarà il primo terminale, non c'è un vero tiratore ed infine la convivenza Horford-Embiid. Al da quando entrò in NBA con Atlanta e nel suo periodo ai Celtics non ha MAI giocato con un lungo come Embiid; agli Hawks era lui il #5 e conviveva benissimo con Paul Millsap, giocatore ordinato ed efficiente a livello tecnico/tattico, a Boston c'era un "mestierante" come Aaron Baynes che consentiva ad Horford di poter giocare ovunque in attacco e di essere il suo muro in difesa. Con Embiid come si fa che gioca ovunque con i suoi possessi che variano dal post-basso, al gomito, all'1-Vs-1 frontale da fuori area, tiro da 3, e momenti di scelte scellerate e forzature? Horford è un giocatore molto intelligente e credo riuscirà a trovare una chimica ma il fulcro dei Sixers, che lo vogliate oppure no, ha il #25 sulla schiena.BEN TIME

Quest'anno la musica cambia.
Lo scrissi più di una volta, senza quel miracolo di Leonard Philadelphia avrebbe avuto grandi occasioni di battere i Raptors soprattutto se il suo leader fosse riuscito a giocare con continuità la serie, il discorso Embiid è sempre molto delicato; l'anno scorso senza peli sulla lingua scrissi che Joel era il problema dei 76ers perché non poteva garantire continuità di prestazioni ad alto livello causa un fisico problematico e nella stagione in arrivo senza Jimmy Butler per forza di cose lo spilungone africano sarà ancor di più al centro dell'attacco specie nei momenti clou. Simmons è chiamato a fare uno step avanti significativo, è chiamato ad essere un leader ed un giocatore più completo, si ironizza che i $170 milioni di rinnovo siano $10 milioni per ogni tripla tentata l'anno scorso (17 in totale) e proprio dal tiro da 3 e long-two ci aspettiamo miglioramenti e personalità contando che le difese lo battezzano anche irrisoriamente lasciandogli più di 2 metri di spazio. Non scopriamo l'acqua calda, Embiid non ti fa 92 partite e ai playoffs non ti gioca una serie al 100% (vedi con Toronto), senza Butler serve un giocatore che si prenda in mano la squadra e questo deve essere Simmons, siamo al 3° anno da PRO, il contratto pesa, se la scorsa annata è stata "interlocutoria" questa DEVE essere LA SUA stagione, per Phila che ci ha appena investito molto ma soprattutto per lui. Tanto della stagione di Philadelphia dipenderà da questo step. Tornando a Philadelphia ho la stessa sensazione dell'anno scorso, squadra che potenzialmente può battere chiunque e allo stesso tempo farsi del male da sola, il quintetto base volendo è anche più forte ed equilibrato di quello dell'anno scorso ma bisogna trovare l'alchimia tra i due lunghi, ambientare J-Rich, sperare che Simmons faccia lo step e allungare di qualità la panchina, tante piccole cose che alla lunga possono essere la croce o la delizia. L'anno scorso i Sixers cominciavano la stagione ed entravano in Post-Season con la nomea di "Dark Horse" il che li rendeva più pericolosi ed affamati senza nulla da perdere, nell'annata che sta per arrivare partono favoriti con Milwaukee per la conquista dell'East, anche questo step mentale sarà fondamentale sia per la squadra che per coach Brett Brown quasi sull'uscio dopo l'eliminazione contro Toronto e poi confermato.
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