Milano concede troppo in difesa: Brescia si aggiudica il match. Bene Trapani.
La Germani Brescia gioca una partita di altissimo livello davanti ai propri tifosi e si aggiudica lo scontro diretto contro un'Olimpia Milano troppo permissiva in fase difensiva.
La Germani Brescia gioca una partita di altissimo livello davanti ai propri tifosi e si aggiudica lo scontro diretto contro un'Olimpia Milano troppo permissiva in fase difensiva.
6ª giornata
TRAPANI NON SBAGLIA - Napoli ci prova con tenacia e orgoglio per sorprendere i tifosi partenopei ed evitare un'altra delusione, ma non basta l'impegno profuso: Trapani ritorna in Sicilia con due punti preziosi vincendo 90-97. La squadra di Repesa dimostra per l'ennesima volta di saper stringere i denti quando la partita esce dai binari prestabiliti e tenere duro: è in quei momenti che Trapani si prepara a prendere la rincorsa per invertire la rotta. È così è stato oggi: la Shark ha saputo resistere agli arrembaggi di Simms (21 punti, 12 rimbalzi) e Mitrou-long (18 punti, 8 assist), incassando il colpo e rispondendo a dovere. Pur vero che gli azzurri avranno non pochi rimpianti: spesso sono troppo superficiali e approssimativi, ed è inammissibile quando si affronta una squadra così puntigliosa nella fase difensiva. Il risultato? 18 palle perse e tanti punti concessi in contropiede. Notae (16 punti, 3 palle recuperate, 4 assist) è il giocatore che ne approfitta di più: le sue incursioni, soprattutto nel terzo quarto, indirizzano Trapani alla vittoria; Allen (19 punti, 8 rimbalzi) invece, è il finalizzatore che sigla gli affondi decisivi.
L'OLIMPIA SCIVOLA A BRESCIA! - È la vittoria di Brescia il vero tema scottante di questa giornata: la Germani sfodera una prestazione di altissimo livello su entrambi i lati del campo e vince 85-78 contro l'Olimpia Milano. Se alla palla due i pronostici si sbilanciavano per l'EA7, dopo 20' le aspettative potevano dirsi già completamente ribaltate. La Leonessa, infatti, chiude il secondo quarto con un clamoroso +15 di vantaggio. Merito dei padroni di casa o demerito dei meneghini? La risposta sta anche questa volta nel mezzo: Brescia è brava capitalizzare ogni volta che ne ha l'occasione, ma Milano concede addirittura 56 punti agli avversari. Qui si è rotto l'ingranaggio oggi: nella fase difensiva, troppo permissiva e meno attenta del solito. Non ce l'aspetteremmo mai da una squadra di Messina. Nella seconda fase della gara ci pensa l'uomo del momento in casa Olimpia a ricucire lo strappo: Armoni Brooks (28 punti, 2 rimbalzi, 2 assist) ci prova a trascinare i suoi, ma ormai l'inerzia della gara sembra più che segnata. Giocare contro una Brescia così in fiducia rappresenta sempre una sfida molto impegnativa, anche per un roster navigato e talentuoso come quello milanese. Quando, proprio come oggi, il quintetto della Germani acquisisce ritmo c'è poco da fare: l'alchimia che lega Bilan, Burnell (18 punti, 4 rimbalzi, 3 assist), Ndour (14 punti, 6 rimbalzi) e Ivanovic - oggi tutti in doppia cifra - li rende una macchina perfetta e senza pietà. Ancora una volta, in modo particolare, Miro Bilan (23 punti, 11 rimbalzi, 3 assist) ha dimostrato di essere un fattore decisivo in questo campionato: mentre Brooks si affaticava a cercare il coniglio in un profondissimo cilindro, il centro in maglia azzurra dominava nel pitturato. Alla fine ha vinto lui.
QUARTA DI FILA IN TRASFERTA PER LA VIRTUS! - La Virtus Bologna, al termine di una partita estremamente complessa, si aggiudica due punti sul campo dell'Openjobmetis Varese vincendo 77-83 e allugando la striscia positiva in trasferta. La partita si sblocca a favore della squadra di Ivanovic solamente nella sua fase finale. Varese, infatti, nonostante il considerevole divario tecnico, ha saputo tenere orgogliosamente testa agli avversari, dando non poco filo da torcere. Certo: non è stata una delle serate migliori dei virtussini dall'inizio della stagione. La Segafredo tira con un misero 5/26 dai tre punti e concede ben 18 rimbalzi offensivi a una squadra che, dall'altra parte, genera addirittura 23 palle perse… A dipanare la matassa - e stasera veramente era questione complessa - ci pensa il solito Carsen Edwards: la tripla segnata nel terzo quarto e che vale il vantaggio proietta i suoi verso la vittoria. A lui si aggiungono le ottime prestazioni, soprattutto se si considerano i momenti caldi, di Jallow (17 punti) e Niang (17 punti, 4 rimbalzi). I tifosi di Varese, invece, a fine gara rendono ancora una volta omaggio ai loro due uomini franchigia: Librizzi, innanzitutto, e poi ad Alviti; i loro sforzi, però, non sono sufficienti a impensierire una Virtus sempre più slanciata verso una delle migliori stagioni degli ultimi anni.
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