Virtus Bologna, Banchi i primi 50 giorni: gioco, Shengelia, Milano...

Nell'intervista rilasciata alla Gazzetta il coach della Segafredo parla dell'ottimo avvio di stagione e dei singoli

Scritto da FMB  | 
Bianca Costantini

Nell'intervista rilasciata alla Gazzetta il coach della Segafredo parla dell'ottimo avvio di stagione e dei singoli.

La Virtus Bologna ha cominciato la stagione a marce altissime, 14 partite giocate e 12 vittorie con 1° posto in LBA e in piena corsa Playoffs in Eurolega, coach Luca Banchi ha saputo subito plasmare la squadra e alle pagine della Gazzetta dello Sport ha raccontato i suoi primi 50 giorni in bianconero

L'inizio di stagione e l'idea di gioco

Il mio vissuto mi dice che non sarà sempre settembre od ottobre, le stagioni sono lunghe e stressanti. Ci saranno altre sconfitte, quindi rimetto il giudizio perché è quando si minano gli equilibri che si testa la consistenza. Accadrà, come ho detto dopo la sconfitta a Cremona - aggiunge - La squadra è cambiata poco con l’idea di redistribuire le responsabilità. Belinelli, Hackett, Dunston e Toko sono leader per definizione, esperienza, talento. Il disegno, pianificato da Scariolo e club, prevede una pallacanestro diversa,magari meno spettacolare, ma più affidabile in difesa”.

Shengelia

Ha passato un’estate tormentata con i club che lo hanno cercato. La carica con cui è arrivato dopo l’eccellente Mondiale non è stata".

Belinelli e Pajola

Alessandro mi sembra tutto tranne che timido. Come Beli, rappresenta l’essenza del club. È bello pensare che il suo gioco sia in evoluzione. È encomiabile il suo sforzo difensivo. Ne ho visti pochi con quello spirito competitivo anche in allenamento. Ha disciplina, educazione. Tutti valori che fanno onore a un brand come Virtus. Sarei orgoglioso di contribuire al suo miglioramento e a diventare uomo simbolo”.

La rivalità con Milano

"Grazie a due imprenditori come i signori Armani e Zanetti, il basket è tornato ad avere grandi squadre e grandi giocatori. Ho avuto il privilegio di lavorare due anni a Milano e ora a Bologna dove ti misuri con l’eccellenza. Ogni giorno, quando vado in ufficio, vedo chi è passato di qui: Porelli, Peterson, Messina, Bucci, Brunamonti, Sugar Richardson e altri. E mi chiedo cosa devo fare per esserne all’altezza"


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