Doncic vs Young: è ancora uno scambio vantaggioso per entrambi?

Oltre quattro anni dopo il draft NBA 2018 andiamo a discutere lo scambio tra Hawks e Mavericks per Dončić e Young.

Scritto da Valentino Aggio  | 

Oltre quattro anni dopo il draft NBA 2018 andiamo a discutere lo scambio tra Hawks e Mavericks per Dončić e Young.

Giovedì 21 Giugno 2018 ha segnato un crocevia importante per la recente storia NBA. Infatti, in quel giorno molte delle attuali star della Lega furono scelte. I Phoenix Suns scelsero DeAndre Ayton alla #1, mentre i Sacramento Kings (come spesso succede) hanno combinato un pasticcio scegliendo Marvin Bagley III alla #2. Ma a noi in questo caso interessano la #3 e la #5: gli Atlanta Hawks hanno scelto Luka Doncic salvo poi girarlo subito ai Dallas Mavericks per prendersi Trae Young ed una scelta protetta al draft dell'anno successivo. Oltre quattro anni dopo è tempo di tirare le somme su questo scambio. 

La stagione 2022/23

Per parlare del passato dobbiamo prima dare un veloce sguardo al presente. Al momento i Dallas Mavericks si trovano al 5° posto nella Western Conference con un record di 24-21. Luka Doncic è al momento il miglior realizzatore della NBA con 33.8 punti di media a partita conditi da 9 rimbalzi, 8.8 assist e 1.6 palle rubate. Insomma, una stagione da alieno per lo sloveno che, se Dallas dovesse finire con un buon record la stagione regolare, potrebbe diventare MVP

Gli Atlanta Hawks navigano a metà classifica nella Eastern Conference. Al momento la franchigia della Georgia si trova al 9° posto con un record di 22-22. Trae Young sta viaggiando a 27.8 punti e 9.8 assist di media a partita. Sono ottimi numeri, che il prodotto di Oklahoma ha dalla sua seconda stagione nella Lega. Infatti, se Young è un ottimo passatore, il #11 degli Hawks tende anche spesso a perdere palla. Questa stagione sono 4 palle perse esatte di media, mentre in carriera siamo a 4.1. 

La notte del draft

Torniamo quindi a dove tutto è iniziato: il 21 Giugno 2018. Come sempre, Brooklyn è il luogo nel quale i futuri rookie vengono scelti. In quell'anno le prime due scelte sembrano scontate: DeAndre Ayton, uscente da Arizona, rimane nello Stato per giocare a Phoenix. L'altro lungo Bagley va in California, a Sacramento. Dopo queste due scelte c'è molta indecisione: è un draft prevalentemente di ali, ci sono pochi playmaker e guardie. Ci sono ancora moltissime scelte: i lunghi Jaren Jackson Jr, Mo Bamba, Wendell Carter Jr. Per quanto riguarda i playmaker non sembra esserci molta scelta: Collin Sexton e Shai-Gilgeous Alexander sembrano essere i migliori, poi c'è l'incognita Trae Young. Ad Oklahoma ha letteralmente incantato con 27.4 punti e 8.7 assist, ma ci sono molti dubbi sul suo fisico troppo esile per il “piano superiore”. 

Ah, poi c'è il ragazzino sloveno Luka Doncic, che ha appena dominato l'EuroLega con il Real Madrid a soli 18 anni. Anche per lui c'erano dei dubbi riguardo al fisico non troppo atletico: alcuni pensavano che lo sloveno avesse già raggiunto il proprio potenziale massimo in Europa e non sarebbe migliorato in NBA. Dobbiamo però ricordarci che ci troviamo negli Stati Uniti, dove i talenti europei non sono sempre ben visti. Di certo non c'è bisogno di dirlo ai Detroit Pistons ed ai Toronto Raptors: i primi hanno scelto Darko Milicic nel 2003, passando sopra a giocatori come Dwayne Wade, Chris Bosh e Carmelo Anthony. Toronto ha invece preferito selezionare il nostro Andrea Bargnani con la #1 nel 2006 prima di LaMarcus Aldridge. Insomma, gli americani hanno i propri motivi per non credere al talento del Vecchio Continente, ma una cosa come Doncic non si è mai vista prima d'ora

Doncic viene comunque scelto alla #3 da Atlanta, che poi decide di girarlo in una trade per scendere alla #5 e prendere Trae Young. Una scelta controversa, che con il senno di poi sembra sbagliata. Il GM degli Hawks Travis Schlenk ha dato le proprie motivazioni il 17 Febbraio 2019 al “The Woj Pod” di Adrian Wojnarowski, insider di ESPN. 

“Siamo stati molto contenti del draft: saremmo stati contenti con 5/6 dei prospetti. È una classe ottima, quindi abbiamo pensato che anche se fossimo scesi di qualche scelta avremmo potuto ottenere un giocatore di nostro gradimento. Per scendere ci serviva un'altra scelta all'interno della lottery, così sono iniziate le trattative con Dallas. I Mavericks non stanno facendo bene, quindi la scelta dovrebbe essere abbastanza alta. Mi ispiro al baseball in questo caso: più volte giri la mazza, più possibilità hai di ottenere una battuta valida. Avere una scelta alta e trasformarla in due scelte aveva completamente senso per il nostro entourage.”

Le carriere a confronto

Luka Magic” ha vinto il titolo di Rookie Of the Year con 21.2 punti, 7.8 rimbalzi e 6 assist di media. Anche Young ha avuto un'ottima stagione, fermandosi però al primo quintetto rookie con 19.1 punti e 8.1 assist di media. Atlanta ha chiuso la stagione con il 12° posto a Est (29-53), mentre Dallas ha chiuso al 14° posto di Conference con 33-49. Stessa posizione anche nella stagione 2019-20 per gli Hawks, questa volta con un terribile record di 20-47: Young è esploso con 29.6 punti e 9.3 rimbalzi. Dallas invece è tornata ai playoff, chiudendo al 7° posto a Ovest (43-32). Doncic ha viaggiato a 28.8 punti, 9.4 rimbalzi e 8.8 assist. La corsa di Dallas ai playoff si è però arrestata al primo turno nel quale ha perso 4-2 con i Los Angeles Clippers. Doncic ha debuttato ai playoff con una partita da 42 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, prestazione migliorata poi dall'incredibile tripla doppia con 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist in Gara4

Proprio i Clippers hanno nuovamente infranto i sogni di Dallas al primo turno della stagione 2020/21, questa volta in 7 partite: proprio nella fatidica Gara7, Doncic ha nuovamente messo in mostra il proprio talento con 46 punti, 7 rimbalzi e 14 assist in quello che è stato il terzo "quarantello" della serie. Il 2020/21 è però l'anno di riscatto per Young e Atlanta: gli Hawks chiudono al 5° posto la stagione regolare, battendo poi per 4-1 i favoriti New York Knicks. Atlanta passa anche i Philadelphia 76ers grazie ai vari infortuni, inchinandosi solo di fronte ai Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo per 4-2 in finale di Conference. Il highlight della serie di Young, prima del suo infortunio, sono i 48 punti, 7 rimbalzi e 11 assist nella vittoria in Gara1

Nel 2021/22 è il turno dei Mavericks di arrivare ad un passo dalle NBA Finals: prima gli Utah Jazz in 6 partite, poi i favoritissimi Phoenix Suns in 7 partite. Contro la franchigia dell'Arizona Doncic ha chiuso con 32.6 punti, 9.9 rimbalzi e 7 assist di media. Dallas, come Atlanta l'anno prima, si è dovuta fermare in finale di Conference perdendo contro i Golden State Warriors. Young invece si è fermato al primo turno con i Miami Heat, i quali hanno annichilito la stella di Atlanta, che ha chiuso la serie con solo 15.4 punti, 5 rimbalzi e 6 assist.

È ancora una trade vantaggiosa per entrambi? 

Ed eccoci qua, dopo 1672 giorni arriviamo alla fatidica domanda: la trade tra Hawks e Mavericks che ha portato Doncic in Texas e Young in Georgia, è vantaggiosa per entrambi

Per poter rispondere in maniera completa a questa domanda bisogna anche velocemente parlare della seconda scelta che ha ottenuto Atlanta. Nel draft 2019 gli Hawks hanno scelto Cam Reddish con la #10. Dopo due stagioni e mezzo nelle quali non ha brillato, il prodotto di Duke è stato spedito ai New York Knicks, dove ora è ai margini delle rotazioni. 

Considerando il tutto, è difficile dire che le due franchigie abbiano ottenuto gli stessi vantaggi nel corso di queste quattro stagioni. Sia Atlanta che Dallas hanno ora dei giocatori-franchigia, uomini sui quali costruire nelle prossime stagioni. Ad ogni modo, Doncic è andato in crescendo nel corso della sua giovane carriera ed ora si trova a vette difficilmente raggiungibili per chiunque. Inoltre, lo sloveno ha già dimostrato di poter vincere ai playoff con un supporting cast di basso livello, mentre Young ha avuto dei compagni con più talento e più esperti. I numeri della point guard di Atlanta sono rimasti più o meno gli stessi nelle ultime stagioni, con gli stessi difetti ovvero delle scelte di tiro discutibili ed il problema delle palle perse. Considerando inoltre la stagione corrente, nella quale Doncic sta dominando mentre Young sta faticando nonostante l'arrivo di Dejounte Murray ad Atlanta, si può dire che al momento siano i Mavericks i vincitori di questo scambio


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