Italia, analisi del roster che giocherà i Mondiali 2023
Lo zoccolo duro che è arrivato ai quarti degli Europei con intriganti novità non solo per il presente degli Azzurri.
Lo zoccolo duro che è arrivato ai quarti degli Europei con intriganti novità non solo per il presente degli Azzurri.
Ieri sera, dopo l'amichevole a Ravenna contro Porto Rico, il Ct Gianmarco Pozzecco ha ufficializzato il roster che giocherà i Mondiali a Manila, il Poz è andato sul sicuro confermano lo zoccolo duro visto ad Eurobasket la scorsa estate ma con novità importanti per il presente e futuro della Nazionale.
ItalBasket ai Mondiali 2023
La squadra ha la sua identità il che non è poco in una competizione dove molte squadre arriveranno senza i perni o giocatori importanti: Melli il leader, Fontecchio la stella, Spissu il risolutore, Polonara il tuttofare più giocatori devoti al sacrificio ed efficaci come Tonut, Pajola, Ricci. Poi c'è sempre capitan Datome, il fisico non lo sostiene più ma qualche minuto di qualità ce l'ha sempre.
Questo è lo zoccolo duro che ci ha trascinato agli ultimi europei: si trovano bene in campo, sanno sempre cosa devono fare, oltre al carattere e alla mentalità che il Poz è stato bravo a coltivare.
Le intriganti novità
Vero, spicca l'assenza di Nico Mannion, bocca da fuoco importante per il sistema azzurro ma il sostituto è un Upgrade non da poco. Matteo Spagnolo in queste 5 amichevoli si è già preso le redini della squadra. Spissu è titolare inamovibile ma l'ex Trento ha dimostrato una gran visione di gioco a 360°, sa creare per se e per i compagni, pensa ed esegue rapidamente e la personalità non gli manca. Meno punti di Mannion nelle mani? Nico era giocatore di striscia ma se non era in serata rischiava di essere deleterio, Matteo è più omogeneo e predilige di più l'assist.
L'altra novità è l'altro Alba Berlino Gabriele Procida. L'ex Fortitudo si è sbloccato a Trento contro la Cina e da quel momento ha preso sempre più confidenza con la Nazionale fino ai 16 punti di domenica contro Porto Rico. Gabriele è “quel giocatore” che serve all'Italia: dinamico ed atletico per aiutare a rimbalzo ed esplosivo in attacco con una buona mano da dietro l'arco. Le caratteristiche del gioco Azzurro si sposano con le sue specie quando condivide il campo con “Manué” Spagnolo, questo connubio ha iniziato a funzionare e con Datome che vedrà poco il campo Procida ha la grande chance di mettersi in mostra a livello internazionale.
Luca Severini ha un solo compito e lo sta facendo egregiamente: prendere e sparare da 3 tutto quello che gli arriva. Infine Momo Diouf, che ha battuto la concorrenza di Willie Caruso, avrà il compito di "sostituire" le giocate d'intensità ed atletismo di Paul Biligha.
Dove può arrivare l'Italia?
Non porsi limiti. Il mantra è lo stesso che a momenti ci porta alla semifinale di EuroBasket l'anno scorso e ci avrebbe portato anche alla finalissima. La forza di questo gruppo è il carattere ed il fregarsene dell'avversario, non abbiamo sudditanza psicologica con nessuno e abbiamo la forte esperienza appunto degli Europei: questa squadra sa reagire ai momenti di difficoltà e sa esaltarsi nei momenti favorevoli.
È un mondiale che ha le sue 3-4 favorite (analizzeremo più avanti) ma, complessivamente, c'è molto equilibrio e le stesse favorite non sono un gradino o due sopra le altre quindi andiamo a giocarcela con tutte.
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Il possibile percorso
Se vogliamo giocare ai pronostici un posto ai quarti di finale non ce lo toglie nessuno. La fase a gironi nel Gruppo A contro Filippine, Rep.Domenicana ed Angola è ampiamente alla nostra portata con il 1° posto nel mirino. Passato il Gruppo A si entra al secondo turno (passano le prime 2 di ogni gruppo) ovvero il Gruppo I insieme all'altra qualificata del Gruppo A più le migliori 2 del Gruppo B quello con Serbia, Cina, Porto Rico e Sud Sudan (3 su 4 le abbiamo battute in queste settimane).
Fondamentale vincere, quindi 1° posto nel Gruppo I, perché se dovessimo arrivare #2 vorrebbe dire al 100% incrociare Team USA (dando per scontato che vincerà il Gruppo J) ai quarti. Arrivando #1 affronteremmo la #2 del Gruppo J che, oltre agli Stati Uniti, vedrebbe Grecia (senza Giannis), Lituania e Montenegro quindi avversarie da affrontare a testa alta senza timore.
Sulla carta non siamo favoriti per le medaglie ma questo gruppo Azzurro parte per i Mondiali con la mentalità da medaglia, sappiamo stupire e stupirci ed esaltarci più la salita si fa ripida, come dicono dall'altra parte dell'Oceano “Don't count out us”.
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