Le squadre israeliane lasciano la FIBA EuropeCup: "Condizioni impossibili"

Tre club hanno comunicato ufficialmente l'addio alla seconda competizione di Euroleague causa costi e logistica

Scritto da FMB  | 

Tre club hanno comunicato ufficialmente l'addio alla seconda competizione di Euroleague causa costi e logistica

Il Maccabi Tel Aviv giocherà le sue partite casalinghe di Eurolega a Belgrado dopo il recente accordo raggiunto e reso ufficiale la scorsa settimana, in EuroCup si attendono sviluppi sulla situazione delll’Hapoel Shlomo Tel Aviv mentre in FIBA EuropeCup c'è stata una svolta importante per le squadre israeliane partecipanti.

I tre club israeliani ovvero il Bnei Ofek Dist Herzliya, l'Ironi Ness Ziona e l'Hapoel Galil Elion ) si sono ufficialmente tolti dalla FIBA Europe Cup in quanto, si legge nel comunicato congiunto, le condizioni stabilite dalla FIBA fossero impossibili da soddisfare.

A causa del conflitto in corso tra Israele ed Hamas a tutte e tre le squadre israeliane fu permesso di giocare partite casalinghe a Cipro, un'idea che però ha trovato subito degli ostacoli come il fatto di giocare tre partite del girone dal 6 al 17 novembre organizzando al massimo una partita a settimana, cosa teoricamente impossibile.

Inoltre alle squadre israeliane alle non era permesso rimanere a Cipro per periodi più lunghi, poiché il requisito era che il club dovesse arrivare 1 giorno prima della partita e lasciare il paese il giorno successivo alla fine della partita.

Il comunicato congiunto dei tre club

Nelle ultime settimane abbiamo compiuto molti sforzi, finanziari e professionali, per poter continuare a partecipare al torneo FIBA Europe Cup anche quest'anno.

Questi passi derivano dalla comprensione dell’importanza che le squadre israeliane continuino a competere e a rappresentare Israele e del significato che ciò potrebbe avere in futuro per le squadre israeliane se ci ritirassimo unilateralmente.

I funzionari, il Ministro della Cultura e dello Sport Miki Zohar e il Ministero degli Affari Esteri hanno fatto del loro meglio. Purtroppo abbiamo riscontrato una mancanza di cooperazione e di desiderio da parte della FIBA di aiutare o trovare una soluzione che ci permettesse di continuare a competere nel torneo.

Come club con un passato rispettabile nella FIBA e nell’Eurocup in particolare, ci aspettavamo, alla luce di ciò [la guerra], di ricevere un atteggiamento molto più comprensivo e inclusivo. In tempi come questi, il basket e lo sport dovrebbero essere un ponte di pace che collega persone e culture, e siamo delusi dal fatto che ci sia stato negato il diritto di attraversare quel ponte.


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