NFL Tuesday 19: Recap Week #10 (2019)

Week #10 NFL ricca di emozioni dal colpaccio in extremis dei Titans contro Kansas City passando pe rla grande vittoria esterna di Minnesota a Dallas fino al pazzo Monday Night vinto da Seattle.

Scritto da Fabio Gabrielli  | 


NFL WEEK #10 2019

Con i Patriots a riposo per il bye, la scena della AFC è occupata dalle pretendenti al trono di Brady&Co e chi sembra fare proprio sul serio sono quei Ravens unici in grado, fino ad oggi, di battere New England. Contro i patetici Bengals di quest'anno, Baltimore passeggia senza problemi con un Lamar Jackson in formato MVP: l'ex Louisville firma un touchdown su corsa da stropicciarsi gli occhi e continua a zittire quei critici che poco lo vedono nel ruolo di quarterback "moderno".

Intanto i Ravens salgono a 7-2 ad una sola partita di distanza dai Patriots e avendo in mano il tie breaker dello scontro diretto vinto, rendono interessante la corsa al seed #1. Nella stessa Division grande W degli Steelers che proseguono nel loro momento magico battendo i Rams: i gialloneri sono la vera sorpresa della Conference e con la quarta vittoria di fila salgono, per la prima volta, in zona playoff al seed #6. Chi perde un passo sono invece Bills e Chiefs. Come al solito Cleveland fa di tutto per spararsi nei piedi ma un ultimo drive di Baker Mayfield consegna la W ai Browns salvando la panchina di coach Kitchens anche con un po' di fortuna.

Buffalo può recriminare per il field goal mancato a tempo scaduto dal kicker Steve Hauschka che avrebbe portato la partita all’ OT vanificando la solita gagliarda prova difensiva. Kansas City invece incappa in una rara giornata di grazia dell’attacco dei Titans: a Nashville sia il RB Henry che il redivivo QB Ryan Tannehill (sostituto del panchinato Mariota) giocano la partita della vita e neanche una super prova del rientrante Patrick Mahomes impedisce la sconfitta dei Chiefs che hanno fatto di tutto per perderla; sbagliano lo snap del FG del possibile +8 a 100" dalla fine, si subiscono in 50" il TD-Pass Tannehill-To-Humphries e poi si fanno parare il FG del pareggio.

Il Monday Night regala invece la partita più interessante fra due protagoniste della NFC. I Seattle Seahawks passano a San Francisco al termine di un match mozzafiato interrompendo l’imbattibilità dei Niners (vedi approfondimento sotto). La vera sorpresa è legata alla sconfitta dei Saints con i Falcons: New Orleans incappa nella classica giornata storta e Atlanta cavalca una giornata positiva della propria difesa per sbancare il Superdome contro qualsiasi credibile pronostico. Della disfatta di Saints e Rams approfittano le front runner della NFC North: i Packers superano i Panthers al Lambeau Field mentre i Vikings fanno l’altro colpo grosso di giornata. A Dallas i Cowboys non trovano risposte al RB Dalwyn Cook e Minnesota può festeggiare una W fondamentale in ottica playoff.

PROTAGONISTI

Derrick Henry (RB, Tennessee Titans). Nel weekend in cui la "sua" Alabama cade in casa contro LSU, Henry fa a pezzi la linea difensiva dei Chiefs. 188 yards su 23 portate condite da due touchdown per la migliore stagionale dell'ex Crimson Tide

Minkah Fizpatrick (FS, Pittsburgh Steelers). Da quando è arrivato lui gli Steelers sono un'altra squadra in difesa. 5 intercetti, 2 forced fumble e 2 td segnati per ridare vita ad un’intera squadra. Contro i Rams l'ennesima prestazione monstre dell'ex Alabama. E il prezzo pagato (apparentemente salato, un first round 2020) sembra improvvisamente il classico steal di metà stagione

Nick Chubb (RB, Cleveland Browns). Una delle poche certezze nell'isterica stagione dei Browns è Nick Chubb. L'ex Georgia fa il suo anche contro la solida difesa dei Bills e con 116 yards su 20 portate aiuta Cleveland a mantenere accesa la speranza dei playoff.

LA PARTITA

San Francisco 49ers - Seattle Seahawks 24-27 OT

Quando i Niners intercettano Russell Wilson ad inizio overtime con i Seahawks in redzone avversaria e riportano l’ovale sulle 30 yards di Seattle tutto sembra presagire ad una comoda W. Ma nel football niente è scontato e il field goal di McLoughlin vola alla sinistra dei pali e regala ulteriore vita a Seattle che ringrazia e centra una W che infrange il sogno di “perfect season” dei red&gold e certifica la tremenda solidità della squadra di coach Pete Carroll. La partita ha avuto fasi alterne con i Niners partiti fortissimi (10-0) nonostante la pesante assenza del TE Kittle. Quando sembrava potersi verificare una comoda vittoria dei padroni di casa è invece cominciato il dominio di Wilson&CO: a suonare la carica ci ha pensato subito il DE Clowney con un fumble riportato in endzone. San Francisco accusa il colpo e per tutto il secondo e terzo quarto non segna un punto affondando sotto altre due realizzazioni degli ospiti.
21-10 e partita finita? Niente di tutto ciò perché è un altro fumble ritornato in endzone (da parte del DE DeForest Buckner) a ricaricare il Levi’s Stadium ridando speranza ai Niners che agguanto poi il pareggio con un calcio allo scadere di McLoughlin. Overtime ed il resto è storia. San Francisco perde l’imbattibilità ma mantiene l’impressione di una squadra ben costruita e tremendamente coriacea in ogni aspetto del gioco pur mancando, come già sottolineato in altre occasioni, di vere e proprie superstar.
Seattle la superstar ce l’ha e indossa il #3. Anche ieri partita importante del QB che si candida sempre di più per un MVP che solo qualcuno da Baltimora potrebbe togliergli.

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