Eurolega 2022/23, i 5 punti del Round #11

Round 11 di Eurolega tra big match, il ritorno di Mirotic e le svolte di Pana e Stella Rossa

Scritto da Riccardo Corsolini  | 
Round 22

Round 11 di Eurolega tra big match, il ritorno di Mirotic e le svolte di Pana e Stella Rossa.

I 5 PUNTI DEL ROUND #11

📝 Round Olimpia (#11)

📝 Round Virtus (#11)

The Decision

Partiamo da una questione che, per ora, ha poco a che fare con il basket giocato, ma che ha tenuto banco per l’intera settimana e probabilmente lo farà anche nei prossimi giorni. Il taglio da parte di Dallas di Facundo Campazzo, dopo aver firmato Kemba Walker, ha creato quello scossone che già si aspettava in estate. Ma che a stagione iniziata potrebbe cambiare molto a qualsiasi squadra. L’improbabilità dichiarata poi dall’agente Villanueva, di trovare un posto per Facu in una squadra Eurolega, ha amplificato le voci di un probabile arrivo per almeno 4 società. Il Fenerbahçe, tramite Derya Yanner (General Manager) ha negato l’esistenza di qualsiasi trattativa con il giocatore, anche se nelle dinamiche di mercato è sempre difficile capire quanto una smentita lo sia veramente. Si tratterebbe comunque di un’aggiunta a un roster, dove le chiavi in mano della squadra sono già affidate a Nick Calathes. Il rumor di Donatas Urbonas su un interesse della Virtus fin qui non ha trovato troppo seguito, anche perché le priorità bianconere potrebbero stare nella ricerca di un lungo.
Il Real sembra avere ancora la preferenziale, perché non è data sapere la cifra esatta rimanente da pagare da Campazzo nei confronti della Casa Blanca, ma proprio questo credito del Madrid potrebbe essere l’ago della bilancia. Dovesse essere blanca la meta, il Real potrebbe sbarigliare tutta la concorrenza nella Lega, visto che il principale limite sono le fatiche di Llull e del Chacho in regia. Infine Milano che oltre all’infortunio di Pangos da gestire e l’eventuale complicata co-esistenza dei 2, andando su Campazzo dichiarerebbe bandiera bianca sul progetto tecnico creato in estate. Tutto questo per dire che qualunque sarà la squadra, oltre ad essere gradito il ritorno di Facundo in Europa, sarà una pedina che cambierà di molto di equilibri.

 

Il Fener inciampa su Tavares

Proprio due delle squadre menzionate sopra sono state le protagoniste del big match di giornata. Prima contro una delle seconde. Per quanto visto fin qui, potrebbe essere sicuramente uno scontro valido per la semifinale di Final Four. Quindi a Istanbul passa il Real di Chus Mateo, con un’altra gran prova, dopo quella contro il Partizan, da parte di Edy Tavares (17 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 3 stoppate e 26 di PIR) che forse non era mai stato decisivo per i blancos, sicuramente non in una partita così importante. Importanti anche i contributi di Deck e Musa, anche se in questo caso sorprende meno, ma è tutta la squadra che gioca con una serenità, con una tranquillità totalmente differente. Aiuta senz’altro che la partita viene messa in ghiaccio già nel primo tempo, per poi aver bisogno di essere controllata nella seconda metà, ma il Real visto contro la capolista è tutt’altra squadra rispetto a quella sconfitta in casa dalla Virtus, tanto che forse si può trovare la svolta in quella partita (6 vittorie in fila da allora). Il Fener dalla sua non ha convinto come nelle altre.
I quattro perni di Itoudis deludono, anche se in maniera diversa. I due centri Motley e Booker, seppur dividendosi la metà dei punti di squadra, non hanno tenuto a sufficienza i lunghi avversari. Hayes-Davis (MVP con Milano) torna ad essere la sua versione impaurita vista al Barça e infine Calathes è quello che delude di più, pur non facendosi mancare mai gli assist ai compagni (6). Divario (14 punti) che in ottica scontri diretti potrà di certo avere il suo peso alla lunga.

Benvingut de Nou Mirotic

Ben più faticata del previsto, ma alla fine arriva la vittoria per il Barça a Berlino. L’Alba grazie ai suoi soliti punti cardine Jaleen Smith, Tamir Blatt e Johannes Thiemann (delodono Sikma e Lo) regge la forza blaugrana, che per ben due volte prova a chiudere la partita, sia con il parziale del primo, che del terzo quarto, chiudendo in entrambe le occasioni con una doppia cifra di vantaggio. I quarti pari sono invece stati dell’Alba, capace di rimontare stoicamente in entrambe le occasioni.
A scavare il divario finale (di soli 2 punti) il 3/4 ai liberi di Nikola Mirotic. Poteva rientrare gradualmente in campo, dopo il suo lungo stop, invece no. Prima partita post-infortunio si prende l’MVP della partita. In molti sono curiosi di vedere se, quando e come gli equilibri creati con il tempo da coach Jasikevicius mancheranno, visto l’ingresso/ritorno della stella in squadra. Intanto la prima impressione non poteva essere migliore (19 punti, 6 rimbalzi, 3 rubate, 4/5 da 3 e 29 di PIR) per quello che ad ogni allacciata di scarpe potrebbe essere l’MVP della Lega. Benvingut de nou Nikola.  

Classifica sempre più corta

Fatta sempre la doverosa premessa “siamo solo all’inizio” non si può non notare come la classifica non si voglia allungare e, visto il momento, rimane un fattore positivo per le italiane. Complice la sconfitta in casa col Real del Fenerbahçe, rimangono 6 vittorie di differenza tra la 1° e la 18° (Milano). Fa abbastanza specie che l’unica a non avere compagni di banco in classifica (oltre i gialloblu) sia l’Olympiacos, che con la sconfitta a Istanbul, sponda Efes, rimane l’unica a quota 7 vittorie. Tutte le altre si spartiscono invece delle fasce, che con una sola vittoria potrebbe far saltare qualche posizione già dal prossimo turno. Mai l’Eurolega era stata così equilibrata a questo punto della stagione.

I cambi che cambiano

Oltre al ritorno di fiamma dell’Efes, che si poteva aspettare e prevedere, ci sono altre due squadre che si stanno facendo notare al momento, tanto che dopo un inizio stagione da bassifondi della classifica, proprio per il discorso qui sopra, ora si trovano alla 10° e 12° posizione in classifica, ad una sola vittoria dalle prime 8. Il Panathinaikos di Radonjic e la Stella Rossa di Dusko Ivanovic hanno sicuramente due cose in comune, oltre allo status di forma. Sicuramente due ambienti caldissimi alle spalle, anche se mentre alla Nikolic Hall (vd. vs Virtus) il pieno è assicurato, non si può dire lo stesso di OAKA.
Ciò che però accomuna di più il loro momento è il fatto che sia stato cambiato qualcosa a roster. La Stella Rossa ha cambiato direttamente regista, con Dusko Ivanovic che ha già fatto rumore con allenamenti intensi e lunghi e polemiche di suoi ex giocatori. I risultati intanto dicono 4 vittorie consecutive e entusiasmo ritornato nella parte Rossa di Belgrado. Il Pana invece dall’arrivo di Bacon ha trovato quello scorer, che non può ancora vedere in Grigonis, specie vista la precaria condizione fisica e che magari ha proprio “passato” alla Stella Rossa, ovvero Nedovic. Sarà curioso capire quanto in là si spingeranno queste 2 squadre.


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