LBA Finals 2024: Virtus Bologna-Olimpia Milano, la preview

Per il 4° anno consecutivo la Segafredo e l'EA7 si giocheranno il titolo con le V-Nere che avranno il fattore campo dalla loro.

Scritto da Raffaele Fioretti  | 

Per il 4° anno consecutivo la Segafredo e l'EA7 si giocheranno il titolo con le V-Nere che avranno il fattore campo dalla loro.

🏆LBA FINALS 2024🏆

 Virtus Bologna - Olimpia Milano

La Virtus Bologna si presenta in finale dopo aver superato in quattro gare, più combattute del previsto, la Reyer Venezia. Uno dei primi punti da osservare con attenzione riguarderà proprio la condizione fisica dei giocatori della Virtus. La grande prestanza fisica degli uomini di Banchi, sia chiaro, è un grosso punto di forza e di certo non è in discussione. Ma è pur vero che la Virtus è reduce da due serie, quarti e semi finali, che si sono forse rivelate più impegnative del previsto: Tortona costringe i bianconeri ad arrivare fino a gara 5, mentre Venezia combatte per quattro gare (la prima portata anche all’overtime). Il dato si fa interessante se paragonato al cammino di Milano: più tranquillo, considerando che l’unica sconfitta è arrivata alla prima gara di questi playoff contro Trento; poi, tutto liscio verso la finale. Milano, forse, quindi, arriva leggermente più riposata. Secondo le ultime dichiarazioni di Messina, rilasciate a SportMediaset, la squadra sarebbe nella miglior condizione possibile. Il grande vantaggio? Aver giocato 6 gare in continuità con gli stessi 12 giocatori. La Virtus potrebbe compensare con il fattore campo, conquistato con il primo posto in stagione, soprattutto se la serie dovesse arrivare fino in fondo; inoltre, poter giocare subito le prime due gare davanti ai propri tifosi, memori della brutta delusione dell’ultimo anno, potrebbe significare avere una marcia in più, oltre la condizione fisica un po’ indietro rispetto agli avversari.

Qui Olimpia

Dall'inaspettato KO contro Trento al Forum l'Olimpia ha cambiato marcia, il rientro nelle rotazioni di Voigtmann (al posto di Baron) ha ridato equilibrio ai biancorossi che anche senza Shields hanno dimostrato coesione ed intesa. Il tutto con Nikola Mirotic sornione (G2 contro Brescia l'unica dove ha lasciato il segno) e Shabazz Napier finalmente con le redini dell'attacco. Come sempre tutto passa da Nik Melli, il capitano è stato il clutch player nelle prime due gare contro Brescia ed è lui che indica la via.
Milano arriva alla finale con fiducia, sana e conscia che se vuole alzare lo scudetto dovrà: giocare 40 minuti a Bologna senza le sue solite pause, aiutare Napier contro Hackett che storicamente gli entra sotto pelle, cercare di mettere in ritmo Mirotic perché contro Shengelia/Mickey/Dunston può essere il fattore della serie. Riflettori, come sempre, puntati su Shavon Shields chiamato a trascinare l'attacco ma anche la difesa, Cordinier/Belinelli saranno i suoi clienti.
Milano ha già vinto uno scudetto espugnando la Segafredo Arena ma in quella squadra furono decisivi Gigi Datome e Sergio Rodriguez, l'Olimpia in questa stagione ha faticato a trovare un leader al di fuori di Melli, chi farà il passo avanti?

Qui Virtus

Contro la caotica Venezia la Segafredo ha potuto riabbracciare il vero Toko Shengelia che entra in finale motivato e pronto al super duello con Melli, Marco Belinelli è un metronomo in questi Playoffs e Abi Abass si sta confermano una preziosa (e decisiva) risorsa dalla panchina. Ma contro Milano saranno altri due i giocatori chiave: Daniel Hackett ed Isaia Cordinier chiamati attacco-difesa contro Napier e Shields. 
La Virtus ha vissuto serie complicate contro Tortona e Venezia, faticando sui 40 minuti con blackout pesanti nel 3° periodo ma alla fine ha sempre strappato il referto rosa e tra le mura della Segafredo Arena è ancora imbattuta. La squadra di Banchi arriva non al meglio della condizione, ancora da capire le situazioni di Zizic (problema all'inguine) e Iffe Lundberg (fermo da 20 giorni per l'infortunio ala ginocchio contro Tortona), ma sa come vincere perché ha giocatori devoti alla causa che sanno gestire i momenti topici a partire dall'infinito Belinelli. Milano non è anarchica come Venezia, ha i giocatori per punire ogni singola distrazione e di esperienza, per le V-Nere fondamentale l'approccio ma ancor di più la tenuta fisico-mentale ed in questo il fattore campo sicuramente sarà di grande aiuto.

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